Weird Book non finisce mai di stupirci tante sono le novità che riesce a proporre nel giro di pochissimo tempo… e ogni volta con uscite di grande qualità. Stavolta è il turno di un saggio dedicato a uno dei registi che ha saputo fare la storia dell’horror soprattutto negli anni Ottanta, Wes Craven, e di un’antologia firmata da una delle firme più interessanti del panorama horror italiano, Davide Camparsi.
Ma andiamo con ordine e presentiamo per cominciare WES CRAVEN – DAL PROFONDO DELLA NOTTE (204 pagine; 25,90 euro), un saggio a cura di Roberto Lasagna e Rudy Salvagnini pubblicato nella collana “Revolution”.
Sin dagli anni Settanta, l’universo di Wes Craven libera con toni selvaggi la rappresentazione della paura sul grande schermo e si prepara a forgiare maschere destinate a imprimersi nella memoria degli spettatori: il suo cinema sarà un carnevale di travestimenti, da quello che caratterizza il volto deturpato di Freddy Krueger, grottesco e maligno, ghigno disturbante per gli adolescenti invasi nel loro spazio onirico in Nightmare – Dal profondo della notte a quello di Ghostface, pronto a celare gli assassini che scopriamo uccidere a sangue freddo le loro vittime perseguitate in Scream e nei successivi tre seguiti diretti sempre da Craven.
Regista, sceneggiatore e produttore, Wes Craven rivoluziona ripetutamente il genere in vari lustri, e se la maschera sarà un elemento ineludibile anche in titoli tardivi, sino all’ultimo-non ultimo My Soul to Take – Il cacciatore di anime, essa ha i suoi antefatti nei film degli anni Settanta, in titoli come L’ultima casa e sinistra e Le colline hanno gli occhi, laddove il cineasta vi raccoglie anche le ansie dei giovani in un preciso momento storico della società americana. Con il tempo, egli cesellerà titoli cult variamente innovatori, dimostrandosi autore più complesso di quanto si possa talvolta essere indotti a pensare. Un autore eclettico che sin dalle prime affermazioni si rivela politico e attento alla società del suo tempo, esattamente come nei film degli anni Settanta dove appare legato ai motivi del viaggio e dedito a cogliere le perversioni dei personaggi nell’America rurale ed emarginata della Route 666.
Chiudiamo con l’antologia UNA GEOGRAFIA DELLE TENEBRE (220 pagine; 17,90 euro) di una nostra vecchia conoscenza, Davide Camparsi, che viene pubblicato nella collana “I narratori del buio”.
Si tratta di undici racconti partoriti nell’oscurità. Storie che si inabissano tra le profondità del nero, lì dove si nascondono le più sinistre visioni. Fiabe del crepuscolo che invece di ammansire i sogni della notte, li deformano in incubi. UNA GEOGRAFIA DELLE TENEBRE non è solo una mappa di luoghi maledetti, firmamenti sconosciuti, manufatti sconsacrati e incubi che si incarnano nel quotidiano, è piuttosto una sorta di bussola che guida lungo strade dissestate, sentieri infidi e vie malferme che conducono tutte nel medesimo punto. Il cuore segreto che pulsa e sogna i suoi cupi sogni tra le pieghe oscure della natura umana.
Buona lettura.