STEPHEN KING

Stephen Edwin King nasce a Portland, nel Maine, il 21 settembre 1947 ed è considerato uno dei più celebri autori di letteratura fantastica, in particolare horror, dell’ultimo quarto del XX secolo.

Scrittore prolifico, nel corso della sua carriera, iniziata nel 1974 con “Carrie”, ha pubblicato oltre ottanta opere, fra romanzi e antologie di racconti, entrate regolarmente nella classifica dei best sellers, vendendo complessivamente più di 500 milioni di copie.

Buona parte dei suoi racconti ha avuto trasposizioni cinematografiche o televisive, anche per mano di autori importanti quali Stanley Kubrick, John Carpenter, Brian De Palma, J. J. Abrams, David Cronenberg, Rob Reiner, Lawrence Kasdan, Frank Darabont, Taylor Hackford e George A. Romero. Pochi autori letterari, a parte William Shakespeare, Agatha Christie e Arthur Conan Doyle, hanno ottenuto un numero paragonabile di adattamenti.

A lungo sottostimato dalla critica letteraria, a partire dagli anni Novanta è iniziata una progressiva rivalutazione nei suoi confronti. Grazie al suo enorme successo popolare e per la straordinaria capacità di raccontare l’infanzia nei propri romanzi è stato paragonato da alcuni addirittura a Charles Dickens, paragone che lui stesso, nella prefazione a “Il miglio verde”, pubblicato a puntate proprio nello stile di Dickens, ha sostenuto essere più adeguato per autori come John Irving o Salman Rushdie.

Suo padre, di origini scozzesi-irlandesi nato David Spansky, in seguito modificò il cognome in Donald Edwin King ed era impiegato della Electrolux, ex capitano della Marina Mercantile dal 1945 nella Seconda Guerra Mondiale. Sua madre, Nellie Ruth Pillsbury King, era invece una casalinga di modeste origini. King ha inoltre un fratello maggiore, David Victor, adottato dai coniugi King il 14 settembre 1945.

Nel 1949 il padre, a causa di problemi familiari, esce per una delle sue passeggiate e non farà più ritorno a casa. Questo evento segnerà profondamente il carattere del futuro scrittore, tanto che è possibile trovare in numerosi romanzi, il difficile rapporto padre-figlio.

La famiglia inizia così a spostarsi da un luogo all’altro: si stabilisce per brevi periodi in Indiana, a Milwaukee, infine nuovamente nel Maine. La signora Nellie Ruth King in quegli anni e nei successivi sarà spesso impegnata per quasi tutto il giorno in diversi lavori come stiratrice in una lavanderia, lavoratrice notturna in una panetteria, commessa e donna delle pulizie. Con il proprio lavoro riesce comunque ad assicurare ai due figli una buona educazione, guidandoli all’ascolto di buona musica e alla letteratura, dando la possibilità a Stephen di provare a scrivere qualche storia horror. Di quegli anni, Stephen King dirà, “Non possedemmo mai un’automobile, ma non saltammo mai un pranzo”.

L’infanzia di Stephen King venne segnata, oltre che dalla scomparsa del padre, dalla morte di un suo amico. All’età di quattro anni, i due bambini erano impegnati a giocare nei pressi di una ferrovia, quando l’amico del futuro scrittore cadde sulle rotaie e venne travolto dal treno. Stephen, in stato confusionale, ritornò a casa senza ricordare quanto era successo.

Iscritto in prima elementare, King passò i primi nove mesi malato. Colpito prima dal morbillo, ebbe in seguito problemi con gola e orecchie. Curato da alcuni esperti, si ritirò dalla scuola per volere di sua madre, passando diversi mesi in casa. È durante questo periodo che King inizia a scrivere, copiando interamente fumetti ai quali aggiungeva descrizioni personali. Il suo primo racconto, completamente inventato da lui, trattava di quattro animali magici a bordo di una vecchia macchina, guidati da un enorme coniglio bianco, con il compito di aiutare i bambini.

Durante questo periodo inizierà anche a leggere tutto ciò che gli interessava. A dieci anni, dopo aver visto un film sugli extraterrestri, scopre il genere horror. Due anni dopo rinviene nella soffitta della zia i libri del padre, appassionato di Edgar Allan Poe, H. P. Lovecraft e Richard Matheson, nonché appassionato scrittore. Nel 1960 King invia il suo primo racconto a una rivista, la “Spacemen”, che si occupava di film di fantascienza, ma il suo scritto non verrà mai pubblicato.

Nel 1959 inizia a scrivere per un piccolo giornale, il Dave’s Rag, giornale prodotto dal fratello maggiore di King in tiratura limitata e distribuito a vicini di casa e coetanei.

All’età di circa dieci anni si stabilisce con la famiglia a Durham, nel Maine e frequenta la Lisbon Fall High School, nella vicina Lisbon Falls. La sua passione per i film dell’orrore e per la letteratura lo spingeranno a scrivere diversi racconti, spesso delle semplici trasposizioni dei film visti al drive-in. Questi racconti vengono letti fra i suoi amici di scuola, grazie all’utilizzo del ciclostile del Dave’s Rag. Sarà il film “Il pozzo e il pendolo”, tratto dal racconto di Edgar Allan Poe, a ispirare King che, tornato a casa, realizzerà una trasposizione dello stesso. Prodotta poi in una quarantina di copie, la vende il giorno successivo a scuola, ma gli insegnanti, una volta scoperto, lo obbligheranno a restituire i soldi.

Dopo due anni alla Lisbon High School viene nominato direttore del giornale scolastico The Drum, in coppia con Danny Emond. Il giornale avrà scarso successo, ma costerà una punizione a Stephen King, che, annoiato dai soliti articoli, ha l’idea di realizzare un giornale umoristico prendendo in giro i vari professori. The village vomit, nuovo nome del giornale, fra gli studenti ha successo, ma i professori, privi di “sense of humor” lo metteranno in punizione per una settimana. Al termine della stessa, il giovane scrittore verrà contattato da un vero giornale, il Lisbon Enterprise, settimanale di Lisbon. Inizierà qui a scrivere sugli incontri sportivi, apprendendo tecniche per una buona scrittura.

Nel 1966 venne pubblicato sulla fanzine Comics Review il suo primo racconto, intitolato “I Was a Teenage Grave Robber”, poi successivamente pubblicato dal curatore editoriale, Marv Wolfman, con il titolo “In a Halfworld of Terror” sulla rivista “Tales of Suspense”. Rimane l’unica storia scritta da King per una fanzine.

Si diploma nel 1966. A Orono studia letteratura inglese presso l’Università del Maine, dove cura per oltre due anni una rubrica regolare sul giornale universitario, Maine Campus, intitolata “King’s Garbage Truck”. Per mantenersi gli studi lavora sia durante l’anno scolastico, che durante le vacanze estive. Nel 1967, a 19 anni, vende per la prima volta, a 35 dollari, un racconto a una rivista professionale: si tratta di “The Glass Floor”, pubblicato da Robert Lowndes su “Startling Mistery Stories”. Nel frattempo, tra i 16 e i 22 anni, scrive quattro romanzi, ma non vengono pubblicati. Nell’estate del 1969, lavorando nella biblioteca dell’università, conosce Tabitha Jane Spruce, poetessa e laureanda in storia, che sposerà il 2 gennaio 1971 a Old Town.

Nel 1970, dopo la laurea, ottiene il certificato per l’insegnamento alle scuole superiori, ma per circa un anno è costretto a svolgere le più diverse occupazioni, prima di diventare alla fine del 1971 insegnante di lettere alla Hampden Academy di Hampden, nel Maine. Dopo la nascita della figlia Naomi Rachel nel 1970, King si trasferisce e inizia a scrivere, “L’uomo in fuga” (“The Running Man”). Nel 1972 nasce un altro figlio, Joseph Hillstrom. Da qui in poi seguono molti problemi, economici e di salute, legati alla dipendenza dall’alcool. King integra il precario bilancio familiare vendendo racconti a riviste maschili come Cavalier, Dude e Gent. La maggior parte di questi saranno poi raccolti in “A volte ritornano” (“Night Shift”), la sua prima antologia di narrativa breve, pubblicata nel 1978.

Dopo tre precedenti tentativi falliti, King raggiunge finalmente la pubblicazione di un proprio romanzo nel 1974 con “Carrie”. L’autore ha sempre sostenuto che fu la moglie Tabitha a incoraggiarlo per farlo visionare a una casa editrice, in quanto lui non riponeva in questa storia particolare fiducia di successo. Acquistato dalla casa editrice Doubleday per soli 2500 dollari, il romanzo passa inosservato nell’edizione rilegata, ma ottiene un successo enorme con l’edizione economica, superando il milione di copie vendute. Grazie alla sua quota sia per i diritti dell’edizione economica, che per la trasposizione cinematografica, potè permettersi di abbandonare l’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura.

I successivi “Le notti di Salem” (“Salem’s Lot”) del 1975 e “Shining” del 1977 furono dei successi ancor maggiori: il primo vendette oltre tre milioni di copie, il secondo superò i quattro milioni. Nel giro di quattro anni, il non ancora trentenne King è passato dal sopravvivere con il modesto stipendio di insegnante da 6000 dollari annui a guadagnare milioni con i diritti d’autore e i diritti cinematografici.

Ma è proprio in questo periodo di crescente successo e di affermazione personale che la madre di King muore di cancro, evento che causa nello scrittore seri problemi di dipendenza da alcol e cocaina, arrivando persino a pronunciare il discorso di addio, al funerale della madre, da ubriaco. La sua tossicodipendenza venne a lungo sottovalutata, perché non incideva in alcun modo nella sua creatività, e, solo nel 1987, l’intervento di familiari e amici diede inizio a un faticoso processo di disintossicazione, che durerà oltre un anno.

Nel frattempo arriviamo agli anni Ottanta e King è ormai diventato una star della cultura popolare, paragonabile alla figura di Steven Spielberg in campo cinematografico. In questi anni lui stesso confessa anche il suo debito nei confronti dello scrittore Shane Stevens, dichiarando che il proprio romanzo, “La metà oscura” è anche un omaggio allo stesso Stevens.

Moltissimi sono i romanzi, le antologie e i racconti pubblicati nel ventennio successivo, citarli tutti sarebbe un mero e lungo elenco senza senso… considerando anche il fatto che molti suoi lavori hanno avuto nel frattempo trasposizioni cinematografiche o televisive, come nel caso di “Mucchio d’ossa”. Fra un successo e l’altro, passano anche gli anni Novanta e arriviamo a una data importante per lo scrittore del Maine. Siamo nell’estate del 1999 e, dopo aver riposto momentaneamente nel cassetto il suo nuovo romanzo, “Buick 8”, iniziato nel corso della primavera e che richiedeva un certo lavoro di ricerca, King riprende in mano il saggio sulla scrittura, “On Writing: Autobiografia di un mestiere”, iniziato a fine 1997 e messo da parte nei primi mesi del 1998, con l’intenzione di dedicare l’intera estate a completarlo.

È il 18 giugno 1999, quando inizia a scrivere la parte principale del suo saggio. Il pomeriggio del 19 giugno 1999, dopo aver accompagnato all’aeroporto il figlio più giovane, Owen, intorno alle quattro pomeridiane intraprende la sua abituale camminata di sei chilometri nei dintorni di Center Lovell, nel Maine occidentale, per un tratto lungo la Route 5, la strada asfaltata che collega Bethel e Fryeburg. È proprio su quella strada, che Bryan Smith, quarantaduenne con dozzine di precedenti incidenti stradali, alla guida di un minivan Dodge blu, distratto dal suo rottweiler Bullet, saltato sul sedile posteriore travolge in pieno lo scrittore mentre camminava sul ciglio della strada. Trasportato in un primo momento al Northern Cumberland Hospital di Bridgton, viene poi trasferito in elicottero al Central Maine Medical Center di Lewiston. A Stephen vengono diagnosticati una serie di gravi traumi fisici: polmone destro perforato, gamba destra fratturata in almeno nove punti, tra cui ginocchio e anca, colonna vertebrale lesa in otto punti, quattro costole spezzate e lacerazione del cuoio capelluto. Esce dall’ospedale il 9 luglio 1999, dopo tre settimane dal ricovero. Dopo aver accettato in un primo momento le scuse dell’investitore, King decide di denunciarlo per fargli ritirare la patente e di acquistarne il veicolo per 1.600 dollari, nella prospettiva di sfasciarlo una volta recuperate le forze fisiche. Le sette operazioni chirurgiche necessarie per guarire, e la lunga e dolorosa convalescenza interrompono la proverbiale disciplina dello scrittore, non più in grado di lavorare ininterrottamente quattro ore ogni mattina per scrivere ogni giorno 2.500 parole.

Nel 2000 King pubblica su internet un romanzo a puntate, “The Plant”. Visto però l’insuccesso, soprattutto economico poiché molte sono le persone che scaricano i nuovi capitoli senza pagarli, abbandona il progetto. Nel 2002 invece, sulla rivista Entertainment Weekly, per la quale fino al 2003 scrive la rubrica “The Pop of King”, annuncia di voler smettere di pubblicare, anche se non forse di scrivere. Così nell’ottobre del 2005 King firma per la Marvel Comics una trasposizione a fumetti della serie “La torre nera” intitolata “La nascita del pistolero”. La serie, basata sulle vicende di un giovane, Roland Deschain, venne diretta da Robin Furth, illustrata da Jae Lee, vincitore dell’Eisner Award, con dialoghi di Peter David. La prima uscita viene pubblicata il 7 febbraio 2007 negli Stati Uniti, e nel marzo dello stesso anno vendette oltre 200 000 copie. In Italia la serie venne pubblicata mensilmente a partire dalla fine dell’agosto 2007, per un totale di quattro albi. Sempre nel 2007, King venne premiato con il “Mystery Writers of America Grand Master”.

Annunciato precedentemente per il 21 giugno 2007, King pubblica il 2 ottobre 2007 il romanzo “Blaze”, scritto negli anni Settanta sotto lo pseudonimo Richard Bachman ma mai pubblicato. Lo scrittore ha anche terminato nel frattempo il romanzo “Duma Key”, uscito a gennaio 2008, scrivendo un musical assieme a John Mellencamp intitolato “Ghost Brothers Of Darkland County”, spettacolo debuttato il 4 aprile 2012. Il 21 ottobre 2008 uscì anche la sua nona raccolta di racconti, “Al crepuscolo”, contenente ben tredici storie. A distanza di un anno dalla pubblicazione del suo ultimo libro, il 20 ottobre 2009 verrà pubblicato il romanzo “The Dome”, idea a cui King lavorava già negli anni Ottanta, ma che non aveva mai portato a termine.

Nel marzo del 2011 annunciò, tramite il suo sito ufficiale la pubblicazione di due nuovi libri. Il primo è “22/11/’63”, romanzo che tratta il tema dei viaggi nel tempo e dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, pubblicato l’8 novembre 2011, mentre il 13 novembre 2012 esce il secondo, un altro volume legato alla serie “La torre nera”, intitolato “La leggenda del vento” (“The Wind Through the Keyhole”), inserito negli eventi temporali tra il quarto e quinto volume e che, come tutti i volumi della saga, è stato tradotto in Italia da Tullio Dobner.

Il 4 giugno 2013 è uscito negli USA il romanzo “Joyland”, pubblicato in contemporanea anche in Italia, mentre il 20 settembre dello stesso anno è uscito negli USA il romanzo horror “Doctor Sleep”, una sorta di sequel di “Shining” con un Danny Torrance adulto come protagonista. L’uscita in Italia avvenne il 28 gennaio 2014. Invece il 3 giugno 2014 è uscito negli USA il romanzo giallo “Mr. Mercedes”, la cui uscita italiana è stata il 30 settembre 2014: si tratta del primo capitolo di una trilogia, come confermato dallo stesso King tramite il proprio profilo Twitter. L’11 novembre 2014 è la volta di un nuovo romanzo horror dal titolo “Revival”, uscito nel nostro Paese il 17 marzo 2015. Nell’estate del 2015, negli USA, avvenne la pubblicazione del secondo capitolo della trilogia di Mr. Mercedes, intitolato “Finders Keeper”, il cui titolo italiano è “Chi perde paga”, la cui pubblicazione in Italia avvenne il 22 settembre 2015. Quindi il 3 novembre 2015 in USA venne pubblicata una nuova raccolta di racconti dal titolo “The Bazaar of Bad Dreams” tradotta in italiano il “Il bazar dei brutti sogni” uscita nel marzo 2016. Arriviamo al 21 aprile 2015 quando, durante un evento al St. Francis College, King ha annunciato il terzo e ultimo capitolo della trilogia di Mr. Mercedes, intitolato “End of Watch”, uscito negli Usa il 7 giugno 2016 e in Italia l’11 ottobre 2016 con il titolo “Fine turno”. Nel giugno 2016 King ha annunciato la pubblicazione di un nuovo romanzo dal titolo “Sleeping Beauties” scritto insieme a suo figlio Owen King. È stato pubblicato negli USA il 26 settembre 2017, mentre in Italia il 21 novembre 2017. Nel 2018 sono usciti altri due libri: “La scatola dei bottoni di Gwendy” e “The Outsider”.

E concludiamo con la storia più recente. Il 10 settembre 2019 viene pubblicato in Italia, in contemporanea con gli USA, il suo nuovo romanzo dal titolo “L’istituto”. Il 12 maggio 2020 esce una nuova raccolta di racconti intitolata “Se scorre il sangue”, in originale “If It Bleeds”. Il 3 agosto 2020 ha annunciato la pubblicazione di un nuovo romanzo dal titolo “Later”, uscito negli USA il 2 marzo 2021 per la casa editrice Hard Case Crime (lo stesso editore di “Colorado Kid” e “Joyland”). Il 3 agosto 2021 viene pubblicato il romanzo dal titolo “Billy Summers”, mentre il 6 settembre 2022 esce il libro horror/fantasy “Fairy Tale”. Il 2 marzo 2022 durante il podcast “The Kingcast” annuncia infine di aver scritto un nuovo romanzo intitolato “Holly”, che sarà nelle librerie il 5 settembre del 2023.

Il resto… il Re lo deve ancora scrivere!

Davide Longoni