IL PLENILUNIO DELLE VERGINI

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Il plenilunio delle vergini

Anno: 1973

Regia: Luigi Batzella e Aristide Massaccesi

Soggetto: dal racconto “The Brides of Countess Dracula” di Ian Danby e Ralph Zucker

Sceneggiatura: Alan M. Harris e Ralph Zucker

Direttore della fotografia: Aristide Massacesi

Montaggio: Pier Browne e Jon Simmons

Musica: Vasili Kojucharov

Effetti speciali: Dale Hendrix

Produzione: Ralph Zucker

Origine: Italia

Durata: 1h e 23’

CAST

Mark Damon, Rosalba Neri, Ciro Papa, Esmeralda Barros, Xiro Papas, Enza Sbordone, Alexander Getty, Mort Baxter, George Dolfin, Stephen Hopper, Cristina Perrier

TRAMA

Karl è un giovane archeologo alla ricerca dell’anello dei Nibelunghi. Stando ai suoi studi, l’amuleto si trova nel castello di Dracula. Suo fratello gemello, Franz, lo segue, per impossessarsene. Giunti alla reggia, i due verranno sedotti e vampirizzati dalla sensuale contessa de Vries.

NOTE

Il plenilunio delle vergini”, diretto da Luigi Batzella, con lo pseudonimo di Paolo Solvay, e Aristide Massaccesi, è stato girato nel Castello Piccolomini e nei dintorni di Balsorano.

Si dice che Rosalba Neri (“La rivolta delle gladiatrici”, “La casa della paura”, “Lo chiamavano Tresette… giocava sempre col morto”, “La morte incerta”, “Ragazza tutta nuda assassinata nel parco”, “Il sorriso della iena”, “L’amante del demonio”, “La figlia di Frankenstein”, “La bestia uccide a sangue freddo”, “Ercole al centro della Terra”) ebbe problemi con Batzella. Ricorda di averlo visto poco sul set e che era una persona un po’ schizofrenica, mentre con Aristide Massaccesi, non accreditato nel film, ma comunque ben più che semplice direttore della fotografia tanto da essere considerato in effetti il co-regista della pellicola, le cose filarono sempre lisce. Si narra che addirittura Mark Damon (“Byleth – Il demone dell’incesto”, “Requiescant”, “I tre volti della paura”, “I vivi e i morti”) rimase talmente impressionato dalla professionalità del cineasta romano che lo propose a Roger Corman per la produzione de “La rivolta delle gladiatrici”.

Fra gli altri interpreti segnaliamo: Xiro Papas (“La casa della paura”, “Terror! Il castello delle donne maledette”, “Frankenstein ‘80”), George Dolfin (“La morte ha sorriso all’assassino”, “Orzowei, il figlio della savana”, “La polizia brancola nel buio”, “Dracula cerca sangue di vergine e… morì di sete!!!”, “I corpi presentano tracce di violenza carnale”, “Il diavolo nel cervello”, “La tarantola dal ventre nero”), Stephen Hopper (“Il gatto a nove code”, “Giù la testa”, “Dracula cerca sangue di vergine e… morì di sete!!!”, “La polizia brancola nel buio”, “La notte dei diavoli”, “4 mosche di velluto grigio”, “Una farfalla con le ali insanguinate”), Cristina Perrier (“Riti, magie nere e segrete orge nel Trecento…”) e Mort Baxter (“Il castello dei morti vivi”, “Keoma”, “Il mulino delle donne di pietra”).

Quasi tutti i componenti del cast e della troupe sono accreditati con pseudonimi stranieri. Questa scelta era tipica, all’epoca, per esportare i film italiani all’estero. Fra questi segnaliamo il produttore Ralph Zucker, che in realtà altri non era che Massimo Pupillo, regista di “5 tombe per un medium”, “Il boia scarlatto” e “La vendetta di Lady Morgan”.

La pellicola fu distribuita negli USA e in Francia e ha avuto, in seguito, varie edizioni in home video.

Davide Longoni