Titolo originale: Caltiki il mostro immortale
Anno: 1959
Regia: Riccardo Freda
Soggetto: Philip Just e Riccardo Freda
Sceneggiatura: Philip Just e Riccardo Freda
Direttore della fotografia: Mario Bava
Montaggio: Mario Serandrei
Musica: Roberto Nicolosi e Roman Vlad
Effetti speciali: Marie Foam
Produzione: Sam Schneider e Bruno Vailati
Origine: Italia / Stati Uniti d’America
Durata: 1h e 17’
CAST
John Merivale, Didi Sullivan, Gerard Haerter, G.R. Stuart, Victor Andrée, Daniel Vargas, Arthur Dominick, Black Bernard, Rex Wood, Gay Pearl, Daniela Rocca, Mario Bava, Tom Felleghy, Daniele Pitani
TRAMA
Una spedizione archeologica si reca nei pressi della città morta di Tikal, a 300 miglia a sud di Città del Messico, per far luce sulle ragioni che portarono nel 607 d.C. alla migrazione del popolo Maya. Una notte, l’archeologo Nieto fa ritorno al campo base in stato delirante e senza il suo amico Ulmer con il quale si era recato ad esplorare una grotta vicina. Gli altri membri della spedizione, decisi a far luce su quanto accaduto, si recano ad esplorare la grotta. Al suo interno trovano una profonda pozza d’acqua, dietro la quale si trova una grande statua di Caltiki, la dea Maya vendicativa che è stata presentata cerimonialmente con sacrifici umani. Pensando che il corpo dell’altro archeologo possa essere sul fondo del pozzo, Bob si immerge in profondità e sul fondo trova degli scheletri e numerosi monili d’oro. Mentre sta raccogliendo più tesori possibili, l’uomo viene però aggredito da qualcosa. Il gruppo lo riporta con difficoltà in superficie, solo per scoprire, dopo aver rimosso la sua maschera da sub, che la sua carne è stata ridotta a una massa in decomposizione.
Qualche istante dopo, la creatura informe che ha attaccato l’uomo emerge dal pozzo cercando di digerire chiunque sia a portata di mano. Nel tentativo di prendere i gioielli recuperati da Bob, Max inciampa e finisce contro la creatura che gli si serra intorno a un braccio ma viene liberato da John. Il gruppo riesce alla fine a fuggire dalla grotta, ma la creatura li segue. John riesce però a distruggerla facendo schiantare un’autocisterna piena di benzina contro di essa.
La squadra torna a Città del Messico per portare Max in ospedale; sul suo braccio infatti c’è un piccolo pezzo della creatura, che lo sta lentamente digerendo. I chirurghi rimuovono con cura la creatura, scoprendo con orrore che del braccio di Max sono rimasti solo pochi brandelli di carne attaccati alle ossa. Dopo alcuni esperimenti sulla creatura condotti da John insieme al professor Rodriguez, si scopre che si tratta di un organismo unicellulare vecchio di 20 milioni di anni. Citando un’iscrizione presente nella caverna – che dice “Caltiki è una e immortale. E quando giungerà lo sposo dal cielo il potere di Caltiki distruggerà il mondo” – John afferma che si potrebbe quasi dire che quello da lui riportato da Tikal è un pezzo del corpo di Caltiki. Deciso a compiere altri esperimenti sul frammento della creatura, John se lo porta nella casa dove vive con la moglie Ellen e la figlioletta. In seguito ad altri esperimenti, John scopre che la creatura sembra dare segni di vita se sottoposta a radiazioni. Nel frattempo Max, ancora ricoverato in ospedale, impazzisce e fugge dopo aver ucciso un’infermiera. Ricercato dalla polizia, trova rifugio in casa di John grazie all’aiuto di Linda, la meticcia innamorata di lui, che si trova lì come ospite e che lo nasconde in cantina.
Una sera John viene chiamato con urgenza al laboratorio dove una parte della creatura che era stata sottoposta a radiazioni ha iniziato a crescere a dismisura. Ragionando sull’iscrizione profetica Maya, il professor Rodriguez si reca all’osservatorio astronomico per scoprire se vi sono stati fenomeni astrali nel 607 d.C., l’anno della migrazione dei Maya. Un astronomo lo informa che la cometa Arsinoa, la stessa cometa presente nei cieli proprio nel 607 d.C., si riavvicinerà alla Terra proprio quella notte. Il professore intuisce che la cometa, essendo avvolta da una nube radioattiva, causò l’aumento della radioattività atmosferica provocando così la crescita e la riproduzione della creatura e costringendo i Maya alla fuga. Temendo per la vita di John che tiene ancora in casa una parte della creatura, il professore si precipita ad avvertirlo ma ha un incidente stradale e muore sul colpo.
Giunto al laboratorio John trova il suo laboratorio distrutto e la creatura morta; viene poi raggiunto dall’assistente del professor Rodriguez che lo informa dell’avvicinarsi della cometa Arsinoe. Temendo per la sua famiglia, John si dirige verso casa pregando l’uomo di avvisare l’esercito che mandino soldati armati di lanciafiamme alla sua abitazione. Nella dimora, mentre il pezzo della creatura inizia ad espandersi fino a raggiungere dimensioni enormi e riprodursi, Max, completamente impazzito, assale Ellen e uccide Linda prima di finire divorato dalla creatura.
Non essendosi fermato a un posto di blocco, John viene arrestato e tenta di convincere i poliziotti del grave pericolo che minaccia la sua famiglia, senza però riuscirvi. Riesce però a scappare e a raggiungere casa, appena in tempo per salvare moglie e figlia. Ci penseranno alla fine i soldati equipaggiati con il lanciafiamme e i carri armati a distruggere la creatura.
NOTE
“Caltiki il mostro immortale” è stato diretto da Riccardo Freda con lo pseudonimo di Robert Hampton.
Dopo il successo del film “Le fatiche di Ercole” del 1958, la Galatea Film iniziò la produzione di film di altri generi che si sperava avrebbero attirato il mercato internazionale, il che portò Riccardo Freda ad essere assunto per dirigere “Caltiki il mostro immortale”. Il regista lasciò però il progetto durante le riprese, spiegando in seguito che voleva dare al suo amico Mario Bava, che era stato assunto come direttore della fotografia e artista degli effetti speciali del film, un’opportunità per dirigere e guadagnare di più dal progetto.
Dopo l’uscita dell’horror “I vampiri” sempre in stretta collaborazione con Mario Bava, Riccardo Freda si cimentò con la fantascienza, in un periodo in cui solamente pochi film sonori in Italia erano di genere, come “Baracca e burattini” di Sergio Corbucci del 1954 e “Totò nella luna” di Steno e “La morte viene dallo spazio” del 1958. “Caltiki” venne prodotto dalla Galatea Film, che era interessata ad esplorare nuovi generi cinematografici dopo il successo di “Hercules” (1957) e “Caltiki” venne girato pensando ai mercati esteri.
Fra gli interpreti segnaliamo: John Merivale (“L’uomo invisibile”, “Il circo degli orrori”), Didi Sullivan (“Cicciabomba”), Gerard Haerter (“La legione dei dannati”), G.R. Stuart (“La morte viene dallo spazio”, “L’ultimo uomo della Terra”, “La morte viene dal pianeta Aytin”, “Il pianeta errante”, “Operazione paura”, “Qualcosa striscia nel buio”, “La notte che Evelyn uscì dalla tomba”, “La morte ha sorriso all’assassino”, “Emanuelle nera – Orient Reportage”, “Emanuelle in America”, “Emanuelle e gli ultimi cannibali”, “La guerra dei robot”, “Le porte dell’inferno”), Victor Andrée (“L’inafferrabile invincibile Mr. Invisibile”), Daniel Vargas (“Tre passi nel delirio”, “La rivolta delle gladiatrici”, “Gatti rossi in un labirinto di vetro”, “Spogliamoci così, senza pudor…”, “Spaghetti a mezzanotte”), Arthur Dominick (“La maschera del demonio”, “Danza macabra”, “Fantomas minaccia il mondo”, “Fantomas contro Scotland Yard”, “Il trucido e lo sbirro”, “A come Andromeda”, “Ritratto di donna velata”), Black Bernard (“La maschera e il volto”, “Totò all’inferno”, “), Daniela Rocca (“La regina della Amazzoni”), oltre ad alcuni camei di Mario Bava e Tom Felleghy (“…4..3..2..1…morte”, “L’inafferrabile invincibile Mr. Invisibile”, “Il gatto a nove code”, “La coda dello scorpione”, “4 mosche di velluto grigio”, “Sette orchidee macchiate di rosso”, “Tutti i colori del buio”, “La notte dei diavoli”, “Milano trema: la polizia vuole giustizia”, “La morte negli occhi del gatto”, “La rivolta delle gladiatrici”, “Spasmo”, “5 donne per l’assassino”, “Milano odia: la polizia non può sparare”, “Profondo rosso”, “Gatti rossi in un labirinto di vetro”, “Il medaglione insanguinato”, “Gli amici di Nick Hezard”, “Anno Zero – Guerra nello spazio”, “Nero veneziano”, “Occhi dalle stelle”, “La banda del gobbo”, “Diamanti sporchi di sangue”, “La montagna del dio cannibale”, “Scusi, lei è normale?”, “Incubo sulla città contaminata”, “Cicciabomba”, “Fuga dal Bronx”, “I carabbimatti”, “L’altro inferno”, “Spaghetti a mezzanotte”, “Voci dal profondo”, “La porta sul buio”, “La casa del sortilegio”).
Alcune curiosità. “Caltiki il mostro immortale” fu pubblicato anche come fotoromanzo sulla rivista “I Vostri Film” nel numero del 1 luglio 1962.
Il mostro del film venne realizzato da Mario Bava con stoffa e trippa.
La scena dell’auto del professore che si schianta sulla scogliera è tratta dal film “The Crimson Ghost”.