Titolo originale: I giganti della Tessaglia (Gli Argonauti)
Anno: 1960
Regia: Riccardo Freda
Soggetto: dal poema epico “Gli Argonauti” di Apollonio Rodio
Sceneggiatura: Ennio De Concini, Riccardo Freda, Giuseppe Masini e Mario Rossetti
Direttore della fotografia: Václav Vích e Raffaele Masciocchi
Montaggio: Otello Colangeli
Musica: Carlo Rustichelli
Effetti speciali: Carlo Rambaldi
Produzione: Alberto Barsanti
Origine: Italia / Francia
Durata: 1h e 35’
CAST
Roland Carey, Ziva Rodann, Cathia Caro, Alberto Farnese, Nadine Sanders, Maria Teresa Vianello, Massimo Girotti, Luciano Marin
TRAMA
Giasone viene incaricato di dirigersi nella lontana Colchide, assieme ai suoi Argonauti, per recuperare il leggendario Vello d’oro.
Durante il viaggio ucciderà un terribile mostro, approderà nell’isola di Lemno governata da sole donne e infine sopprimerà il tiranno Adrasto. Giunto finalmente nella terra dove il dio Ares nascose la preziosa reliquia, Giasone non può rubarla da solo, perché impedito da una serie di ostacoli magici. Infatti ci penserà la maga Medea, figlia del re Eete, a risolvere i problemi dell’Argonauta, perché innamoratasi di lui. Medea abilmente dall’inizio consegna a Giasone un pugno di semi da gettare in terra. Da questi nasceranno tanti guerrieri ma l’eroe non deve far altro che gettare in mezzo a loro un sasso e di conseguenza questi, per possederlo, si uccideranno a vicenda. Ma l’elemento più pericoloso da sconfiggere è un drago sputafuoco insonne che Giasone dovrà addormentare con un potente siero offertogli dalla maga. Inoltre Giasone, per non essere arrostito, verrà cosparso di un liquido non infiammabile e protettivo che gli permetterà di conquistare il Vello d’oro. Ora che Giasone ha la reliquia, deve prima vedersela con un esercito di mostri, che verrà sempre distrutto dalla maga, ma successivamente gli Argonauti, prima di raggiungere sani e salvi la Grecia, dove uccideranno il tiranno Pelia di Corinto (zio di Giasone che ha affidato al nipote il compito del viaggio), devono affrontare la furia del re Eete, per niente disposto ad abbandonare la figlia e il Vello d’oro.
NOTE
Dopo aver diretto e sperimentato vari generi, fra cui l’horror con “I vampiri” e la fantascienza con “Caltiki, il mostro immortale”, Riccardo Freda passa al genere fantasy con agganci all’epica e gira nel 1960 “I giganti della Tessaglia (Gli Argonauti)”, girato in contemporanea con un’altra pellicola, sempre ispirata all’opera di Apollonio Rodio, ovvero “Gli Argonauti” Don Chaffey.
Agli effetti speciali troviamo un giovane Carlo Rambaldi (che certo non necessita di presentazioni), mentre alle musiche Carlo Rustichelli (“La frusta e il corpo”, “Sei donne per l’assassino”, “Il trono di fuoco”, “Operazione paura”, “Ator 2 – L’invincibile Orion”, “I giovedì della signora Giulia”, “I quattro dell’Ave Maria”, “I lunghi capelli della morte”, “Antinea, l’amante della città sepolta”, “La morte viene dallo spazio”) compone una colonna sonora decisamente epica, perfettamente in linea con la trama.
Nel cast figurano: Roland Carey (“La bambola di Satana”), Ziva Rodann (“Macumba, l’isola dei vampiri”, “Batman”, “Organizzazione U.N.C.L.E.”), Alberto Farnese (“La regina delle Amazoni”, “Il gigante di Metropolis”, “Scalps”), Nadine Sanders (“Totò diabolicus”, “Strega per amore”), Maria Teresa Vianello (“L’orribile segreto del dr. Hichcock”), Massimo Girotti (“La corona di ferro”, “Fabiola”, “Gli orrori del castello di Norimberga”, “Morte sospetta di una minorenne”, “Mark il poliziotto spara per primo”, “Jekyll”, “Il segno del comando”) e Luciano Marin (“Ercole alla conquista di Atlantide”).