THE 4400

CAST

Joel Gretsch

Jacqueline McKenzie

Peter Coyote

Laura Allen

Patrick Flueger

Jeffrey Combs

Origine: Stati Uniti

Ideazione: René Echevarria

Durata: 4 stagioni con 45 episodi totali di 42 minuti l’uno

TRAMA

Una sfera di luce, forse un meteorite, forse una cometa, si schianta sulla superficie di un lago dove sparisce, lasciando al suo posto 4400 persone, di svariate età, sesso, etnia, status sociale, che hanno in comune l’essere spariti misteriosamente in varie epoche, più o meno lontane, in seguito a possibili sequestri alieni. I 4400 vengono tenuti in isolamento, ma poi man mano reintegrati nella società, dove comunque si trovano a disagio, ricordando un mondo spesso completamente diverso. Tutti mostrano a media distanza di possedere poteri extrasensoriali, come la chiaroveggenza o la telecinesi. A seguire questi superstiti viene incaricata l’agenzia NTAC, guidata dagli agenti Tom Baldwin e Diana Skouris, che vengono presto coinvolti in prima persona nelle vicende dei 4400. Shawn, ritornante e nipote di Tom, decide di risvegliare suo cugino Kyle, il figlio di Tom, che però si comporta in maniera strana, mentre Diana adotta la piccola Mia, altro membro dei 4400. La realtà sui 4400 sarà inquietante: sono stati rapiti dagli uomini del futuro, per essere rimandati indietro a impedire una catastrofe imminente. Tra i personaggi spiccano anche Isabelle, figlia di due ritornanti, dotata di poteri pericolosissimi e sua madre Lily, che diventano poi fondamentali nella costruzione della trama e della mitologia della serie. Ma c’è chi ha interesse, tra gli uomini di oggi e domani e anche tra i 4400, a impedire questo: tra paradossi temporali, realtà alternative, poteri scomparsi o ritrovati, misteriose epidemie, le svolte della vicenda saranno molte, senza che si riesca a capire fino in fondo se è bene che venga portata avanti la missione dei 4400 o se bisogna lasciare andare le cose come dovrebbero o come potrebbero andare creando nuove possibilità di universo, anche inattese.

NOTE

Il tema del sequestro alieno non è nuovo in una serie televisiva: interessante decidere di raccontare una storia dal punto di vista di chi torna, ricordando anche gli inconvenienti di ritrovarsi dopo anni in un mondo in cui non ci si riconosce più e non si hanno più punti fermi, e anche interessante il colpo di scena sull’identità dei rapitori, non extraterrestri, ma uomini del futuro, tutt’altro che con intenzioni limpide.

Uno dei temi di The 4400 è quello del diverso che deve reinserirsi nella società, non in quanto alieno, ma in quanto appartenente a un mondo diverso, anche soltanto quello di qualche decennio prima. In molti hanno visto anche nella serie, soprattutto all’inizio, una metafora di temi della nostra società, a cominciare da quello dell’immigrazione, ma anche delle difficoltà di comunicazione tra generazioni diverse e dell’alienazione dovuta ai cambiamenti repentini nel modo di vivere nel corso anche soltanto di pochi decenni. Non manca il riferimento alla catastrofe ecologica, richiamandosi a storie dei decenni passati.

Nelle stagioni successive alla prima diventa basilare il tema dei paradossi temporali, con vari escamotage narrativi, tra possessioni, epidemie, nascite e morti repentine. Per molti fan questo ha impoverito una serie che aveva comunque delle ottime premesse e che ha avuto comunque una conclusione meditata e soddisfacente e non fulminea in seguito a un’improvvisa cancellazione, anche se comunque rimangono molti nodi aperti.

Caso abbastanza unico, The 4400 ha avuto una continuazione tramite romanzi, con quattro libri, i primi due che approfondiscono le situazioni del telefilm, e gli altri due veri e propri seguiti. I titoli dei romanzi sono The Vesuvius Prophecy, Wet Work, Welcome to Promise city e Promises Broken e sono disponibili per il mercato anglosassone.

Nel ruolo secondario ma importante di Denis Ryland c’è il veterano del cinema anni Settanta Peter Coyote, che interpretava lo scienziato idealista in Et di Spielberg.

Interessante e apprezzata da molti la decisione di aver scelto come protagonisti due personaggi dai volti reali, non glamour. Joel Gretsch, caratterista in diversi film come Minority Report, poi sacerdote combattente in V, ma visto anche nella miniserie Taken, ed è nella vita il genero di William Shatner, il capitano Kirk di Star Trek, è il militare Tom Baldwin, mentre Jacqueline McKenzie, l’agente Diana Skouris, era la fidanzata di un giovanissimo Russel Crowe nel film del 1992 Skinheads e in tempi più recenti si è dedicata al serial The mental

Come molte altre serie televisive, tra cui Smallville e The X-Files, anche The 4400  è girato a Vancouver, in Canada, a causa delle ottime strutture e dei costi competitivi. La città in cui avviene la vicenda è Seattle, la stessa di Dark angel, ma i rapiti vengono da varie città e da varie epoche.

The 4400 resta un esempio di come fare una buona serie di fantascienza senza guizzi divistici e con trame solide anche se poi non sempre all’altezza. Non ha suscitato il fandom di un X-Files o di un Smallville, per colpa anche e soprattutto, qui in Italia in particolare, di una cattiva programmazione che ha fatto perdere il filo a molti. Ma grazie al digitale terrestre sta vivendo una possibile nuova stagione di interesse.

Elena Romanello