L’otto settembre scorso, presso l’elegante Libreria Punto Einaudi di Sermoneta, per realizzare un “firma copie”, per la prima volta mi sono trovata davanti un pubblico a cui dover spiegare il mio romanzo e, per di più, per me si trattava di una sorta d’iniziazione nell’affacciarmi in un genere letterario nuovo, e cioè un “fanta-thriller”, con risvolti dichiaratamente psicologici.
Intanto perché ho scelto di fare questo “firma copie” proprio in una perla storica ed architettonica dell’Agro pontino, qual è Sermoneta?
Perché l’ambientazione, la “location” come ora si è più soliti definire, era proprio l’Agro pontino, con l’affascinante corona appenninica dei Monti Lepini, che vantano la loro cima più alta nella Semprevisa … E proprio la Semprevisa è una delle protagoniste del mio romanzo SELFIE, dove è infatti collocata la bizzarra abitazione, fatta costruire da uno scienziato geniale, ma un po’ folle.
Da lì si domina tutta la piana pontina, sino a scorgere il severo profilo della maga Circe, un promontorio geologicamente tra i più antichi e reso famoso dai versi di Omero.
Di cosa parla SELFIE? Quali sono in sintesi la trama e le intenzioni narrative?
Naturalmente, trattandosi di un thriller, ne posso svelare soltanto una breve parte, al fine di non togliere al lettore la curiosità e la sorpresa.
Giulio, il protagonista del mio romanzo, un giovane trentenne ancora in cerca di una sua precisa identità, sia professionale che privata, inaspettatamente eredita un’abitazione da un suo zio – Eduardo – fratello del padre, a lui quasi sconosciuto, ma di chiara fama come scienziato geniale, anche se un po’ folle, poiché è riuscito, nelle sue invenzioni, a mettere insieme genetica e tecnologia.
Come prima cosa Giulio si propone di andare a visitare la casa dello zio defunto che già il notaio gli preannuncia come “molto singolare”.
Il bizzarro manufatto, molto isolato, si trova sul punto più alto della Semprevisa, nella catena dei Monti Lepini (Appennino centrale).
In effetti, già all’esterno presenta un aspetto estremamente singolare – come primo impatto ricorda a Giulio un quadro di Van Gogh – e anche all’interno vi si ritrovano inspiegabili stranezze, quali i colori scelti – le più varie nuance di nero al primo piano e un uniforme colore seppia al secondo -; gli interruttori della luce posizionati in modo anomalo, come se la casa fosse abitata da nani: e innumerevoli specchi, coperti da teli neri.
Punto focale dell’enorme soggiorno, un quadro – posizionato sull’imponente camino – che ritrae Eduardo con una strana foggia di vestito, e affiancato da una figura a lui molto somigliante.
In seguito Giulio decide di invitare, per un lungo fine settimana di inizio estate, un gruppo di amici – che gli ha presentato la sua ragazza del momento -, composto dal due coppie – più quella composta da lui e Laura – e da una single, la più particolare, che vanta anche latenti doti da sensitiva, e a cui mi sono divertita a dare il mio nome, e cioè Myriam!
Giulio coinvolge il gruppo di amici in una sorta di “caccia al tesoro”, con l’intento di trovare “il laboratorio fantasma” dello zio, che sa deve per forza trovarsi lì.
Tutto procede per il meglio, quando, durante una devastante tempesta tra i monti – che finirà per isolarli dal resto del mondo -, la luce elettrica andrà via.
Alla ricerca di un generatore, che si trova nei sotterranei, arriveranno a trovare degli strani macchinari sconosciuti… E da lì inizieranno i guai e diverranno preda di situazioni terrificanti, da cui, apparentemente, non troveranno scampo.
Il finale è un susseguirsi di colpi di scena che, naturalmente, non è possibile anticipare, per non togliere la sorpresa agli aspiranti lettori.
Farà da guida agli spaventati e increduli protagonisti – quasi un Virgilio in forma felina – uno straordinario gatto, a cui Myriam vorrà dare il nome del defunto zio Eduardo.
SELFIE si può definire un fanta-thriller psicologico, poiché si serve di situazioni terrorizzanti per scandagliare la tematica del rapporto che abbiamo con la nostra immagine, divenuta al momento, per alcuni, quasi un’ossessione, che si riversa poi negli innumerevoli “selfie” a tutte le ore del giorno e in tutte le situazioni, anche le più estreme, al fine di affermarci con noi stessi e in relazione agli altri.
SELFIE di Myriam Ambrosini – edito da La Bussola Edizioni – è in vendita sui principali store on line (Amazon; Feltrinelli; IBS; Mondadori e la Bussola), oppure lo si può trovare in 200 librerie fiduciarie ed è ordinabile nelle librerie di tutta Italia.