Si è conclusa la seconda edizione di SOGNIELETTRICI, festival dell’immaginario fantastico e di fantascienza, appuntamento culturale di ricerca sul concetto di immaginazione che ha portato allo IULM Open Space (IULM Edificio 6 – via Carlo Bo, 7) dell’Università IULM di Milano, proiezioni, incontri, ospiti a ingresso gratuito.
SOGNIELETTRICI 2023 ha analizzato il presente dalla prospettiva inaspettata dell’immaginazione per riflettere sui modi in cui immaginiamo i nostri possibili futuri partendo dal cinema, con proiezioni di film di fantascienza, fantastico e sovrannaturale in anteprima italiana, e quindi contaminandosi con letteratura, fumetti, videogiochi, televisione e musica attraverso riflessioni che abbracciano nuovi media, filosofia, scienza e tecnologia.
Per farlo, il programma di SOGNIELETTRICI ha proposto due sezioni competitive: il Concorso Lungometraggi e il Concorso Cortometraggi, oltre alla retrospettiva “Le pratiche del remake nella fantascienza” dedicata alle quattro versioni de “L’invasione degli ultracorpi”, un ricco programma Extra sulle produzioni realizzate con l’ausilio delle Intelligenze Artificiali, sui Metaversi, i Machinima, l’accelerazionismo e i fanmade film, il convengo accademico internazionale e otto incontri tematici con numerosi ospiti.
“Le intelligenze artificiali sogneranno pecore elettriche?”: è stata questa la domanda che ha attraversato quest’anno tutti gli appuntamenti del festival a cui SOGNIELETTRICI ha cercato di trovare più risposte. Tra le tante, disponibili sui canali social del festival, segnaliamo quella della scrittrice Licia Troisi che nel corso della sua masterclass ha esortato il pubblico a non avere paura delle IA (“Skynet è lontanissima”), ma ha anche sottolineato come i legislatori arrivino sempre in ritardo a intercettare l’evoluzione degli strumenti della contemporaneità, mentre il padre del cyberpunk Bruce Sterling ci ha trascinato dalla preistoria della lanterna magica fino alla fine del cinema analogico e all’incerto futuro delle intelligenze artificiali, dimostrando così come la necessità di farci stupire dalla meraviglia delle immagini in movimento sia intrinseca nell’umanità, ma anche come la veloce evoluzione tecnologica recente porti con sé l’esigenza di adattarsi a futuri sempre più ignoti.
Sono stati sei giorni di proiezioni e incontri duranti i quali le giurie hanno avuto l’occasione di vedere 10 film e 20 cortometraggi. La giuria del Concorso Lungometraggi (composta dal fumettista Antonio Serra, il regista Simone Scafidi e la critica e saggista Cristina Resa) ha assegnato i Premi Ciciarampa a:
- Miglior Film: “Seeing What You See” di Mátyás Szabó (Ungheria) con la seguente motivazione: “Per la capacità di rappresentare una storia d’amore contemporanea dallo sviluppo e dal finale non scontati nel contesto di una classica struttura narrativa”;
- Miglior Regia: “Nightsiren” di Tereza Nvotová (Slovacchia) con la seguente motivazione: “Per l’abilità nel mantenere costante la tensione del racconto, la capacità di mescolare linguaggi e registri travalicando i confini dei generi, l’ottima direzione del cast”;
- Film più originale: “Embryo Larva Butterfly” di Kyros Papavassiliou (Cipro/Grecia) con la seguente motivazione: “Per lo sviluppo narrativo insolito, che sovverte il fluire del tempo così come lo percepiamo, e per il contesto ricco di idee innovative”;
- Migliori effetti speciali: “Polaris” di Kirsten Carhew (Canada) con la seguente motivazione: “Per il modo poco invasivo nel quale sono inseriti all’interno di una rappresentazione realistica e spettacolare di un mondo naturale ricco e selvaggio”.
La giuria del Concorso Cortometraggi presieduta dalla docente e saggista Chiara Grizzaffi e formata dalle studentesse e dagli studenti del corso di Laurea magistrale in Cinema, Televisione e New Media dell’Università Iulm Matteo Gamannossi, Edoardo Iervasi, Francesca Iervini, Alessandro Leone, Greta Maman, Cinzia Nava, Feliciana Rosa, Nicoletta Staltari Montalto e Giulia Siciliano ha invece assegnato i Premi Ciciarampa a:
- Miglior Corto: “Electra” di Daria Kashcheeva (Repubblica Ceca/Francia/Slovacchia) con la seguente motivazione: “Perché affronta con delicatezza e originalità il tema del trauma e delle relazioni familiari disfunzionali. Attraverso una cifra stilistica che oscilla fra il grottesco e il camp, e che si fonda su un’interessante commistione di animato e inanimato, il film costruisce una perturbante casa delle bambole in cui vengono messi in scena gli incubi dell’inconscio femminile”;
- Corto più originale: “Turkey Jeanne” di Pauline Ouvrard (Francia) con la seguente motivazione: “Perché rilegge il genere del coming of age attraverso una lente grottesca e originale, dando corpo (e piume) alle paure, ai conflitti e alle ansie generate dalla pressione sociale che si manifestano nella delicata fase di passaggio tra l’infanzia e l’età adulta”;
- Menzione Speciale: “Innermost” di Maing Caochong (Cina) con la seguente motivazione: “Perché è in grado di immaginare un universo narrativo ricco di dettagli e personaggi e portarlo in vita attraverso un character design e delle scenografie curati nei minimi particolari. Grazie a una commistione di generi che spazia dal Wuxia al cyberpunk, non sono solo gli organi a venire innestati in questo corto, ma è anche il cuore della tradizione a trovare posto nel corpo della modernità”.
L’edizione SOGNIELETTRICI 2023 ha fatto registrare un aumento di presenze, interesse e confronto. Il pubblico è più che raddoppiato, riuscendo a coinvolgere gli studenti universitari ma anche il pubblico di appassionati. La formula del festival, che mescola proiezioni inedite di lungometraggi e cortometraggi speculativi da tutto il mondo, ospiti e tavole rotonde sui temi del fantastico e della fantascienza, e un convegno accademico internazionale, ha mostrato di poter dare uno sguardo aggiornato e complesso sulle tendenze legate agli immaginari del fantastico.
“Credo si possa considerare la seconda edizione di SOGNIELETTRICI un successo”, ha dichiarato il direttore artistico Stefano Locati. “Sono stati sei giorni intensi, ricchi di incontri memorabili e seguiti, che hanno creato dibattiti accesi e appassionati. Abbiamo incontrato doppiatori di grandi serie anime e fumettisti fantastici, passando dalle masterclass di Bruce Sterling e Licia Troisi. I film hanno raccontato fantastico, sovrannaturale e fantascientifico da prospettive inedite, dalla Nigeria al Giappone, passando per l’est europeo. E il convegno ha permesso a ricercatrici e ricercatori davvero di tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’India, dalla Corea del Sud al Belgio, di confrontarsi sul senso della speculative fiction”.
E adesso?
Al grido di “riprendiamoci il futuro”, SOGNIELETTRICI dà appuntamento a tutti al prossimo anno con la terza edizione.