-Perché non vuoi dirmi cosa ti succede?-
-È inutile parlarne, non mi crederesti.-
-Devi mangiare, non puoi più continuare con questa assurda dieta, ti stai consumando!-
-Dieta? Chi ti ha messo in testa questa assurdità?-
-Tua madre, e non negarlo. Guardati, ormai sei pelle e ossa, il tuo bellissimo viso sembra il dipinto della morte su una tela grigia.-
-Ho dimenticato il mio viso, ora non lo riconosco più.-
-Sei malata? Dimmi la verità, non farmi stare in pena.-
-Non sono malata, no.-
-Hai detto che se me ne avessi parlato, non ci avrei creduto. Ti scongiuro di provare.-
-Sei sicura di voler sapere?-
-Più di ogni altra cosa! Solo così potrò darti il mio aiuto.-
-Sei una cara amica, ma non sarai in grado di aiutarmi, credo che nessuno sia in grado di farlo.-
*
Era una sera in cui una noia mortale mi stava deprimendo, e decisi di fare una passeggiata. La brezza mi sfiorava il viso e il profumo dei fiori di campo appena sbocciati, furono capaci di rimettermi di buon umore. Quando rincasai erano appena passate le 21:00. Con stupore vidi che il cancello era socchiuso, non è da me, in genere sto molto attenta, ma evidentemente lo avevo dimenticato aperto. Ma poi mi accorsi che anche il portone di casa lo era e questo mi mise in allarme.-
-Dio mio, un intruso?-
-Oh, di sicuro un intruso c’è stato, ma al mio rientro non c’era più. Ma è stato così gentile da lasciarmi un dono, quella bambola.-
-Santo cielo, è orribile! Buttala via, è disgustosa.-
-Ci ho provato più di una volta, ma è sempre tornata al suo posto.-
-Falla a pezzi!-
-Ho fatto anche quello ed è stato in quel momento che ho trovato al suo interno una piccola pergamena.-
-Che c’era scritto?-
-Consumati…-