La favola è una narrazione rapida, educativa, utopica. Chi non ne ha mai ascoltata, letta o anche scritta una? Quest’ultimo è il caso di Nino Giordano avvocato materano, appassionato di letteratura e arte pittorica, che nei giorni scorsi ha dato alle stampe per Villani Editore il romanzo breve dal titolo IL GRILLO E LA COMETA.
Quello di Giordano è un fantasy nel quale sono animali e corpi appartenenti al creato, con i limiti e le virtù propri degli uomini, a dare forma ad una storia che esprime una precisa volontà e una morale conclusiva. Si tratta di uno stupefacente e avventuroso viaggio che un grillo, molto malato e quindi stanco e sconfortato dalla vita, effettua sulla coda della cometa. Nell’immensità dello spazio tra stelle luminose, pianeti chimerici e sfavillanti paesaggi lunari il grillo di nome Rugby sfida le leggi dell’esistenza in un tragitto che ha come meta il Sole, primaria fonte di vita.
“Non si può volare nel vuoto – scrive nell’introduzione il critico letterario Giovanni Caserta – quando non ci sia l’aria, diceva Kant (…). Se non si può vivere tra le catene, nemmeno si può vivere fuori del limite. Dopo avere provato l’ebbrezza del volo e l’inanità dell’inane, e il pericolo della eternità, noiosa e monotona, il grillo, che rappresenta pur sempre la saggezza tra gli uomini, delibera di fare il salto nella normalità della tranquilla accettazione del presente”.
La letteratura è anche divertimento per chi legge e anche per chi la scrive, in special modo quella fantasy in quanto fa evadere dal presente e dal reale, inducendo a sognare realtà inconsuete, immaginando altri mondi e altre vite. Nino Giordano questo lo fa elevandosi negli spazi siderali dell’universo per poi tornare con i piedi per terra, regalandoci belle pagine di diletto e riflessione.