IL LIBRO NERO DEL BRASILE

Segnaliamo volentieri il volume IL LIBRO NERO DEL BRASILE (308 pagine; 20 euro) di Francine Arioza pubblicato da Passione Scrittore Selfpublishing, che ci presenta storie brasiliane di serial killer, omicidi, sette religiose e altri fatti cruenti.

Il saggio è un’analisi puntuale su quel lato del Brasile che non conosciamo, fra sette, cannibalismo, traffico di organi, serial killer e altri fatti cruenti. Il libro è un’opera completa e facilmente fruibile e ben schematizzata che affronta gli argomenti più oscuri e bizzarri che allo stesso tempo suscitano la curiosità del genere umano, ovvero sette religiose, satanismo, cannibalismo e serial killer.

Ovviamente non poteva mancare una grande lista di serial killer brasiliani che secondo l’autrice sono molto più feroci e “cattivi” rispetto a quelli conosciuti mondialmente. Si tratta di assassini satanisti, schizofrenici, pedofili e cannibali. In appendice infine viene riportata la traduzione del diario personale di uno dei più famosi serial killer cannibale brasiliano. IL LIBRO NERO DEL BRASILE è una summa di tutto l’orrore made in Brasile racchiuso in un unico libro.

Francine Arioza è laureata in mediazione linguistica e scienze politiche e relazioni internazionali. Con questo libro è stata la prima scrittrice brasiliana in Italia ad affrontare la criminologia del suo paese.

L’autrice così ci racconta la genesi di questo libro.

“Mi ricordo quando ero piccola, osservando le mie amichette a scuola che dicevano “io da grande voglio fare la modella,” io da grande voglio fare la cantante”, “io da grande voglio fare la ballerina” mentre io non sapevo cosa dire, semplicemente perché volevo essere tante cose.

Volevo viaggiare, parlare tante lingue, insegnare, scrivere, ballare… ma come?

Devo dire che ce l’ho fatta! Non sono il mostro che pensavo di essere quando ero piccola. La bambina “deviata” che si guardava gli horror mentre gli altri guardavano i cartoni, la bambina che leggeva libri di storia sui misteri del mondo e sull’occultismo mentre le altre leggevano riviste di moda e trucco.

Ho sempre voluto fare qualcosa in più, qualcosa che andava oltre la normalità, sapendo di correre rischi come quello di essere considerata una “strana”, come molte volte sono stata giudicata. Ma cosa mi importa? Sono sempre stata me stessa!.

Quando mi chiedono cosa ci faccio con una penna e un pezzo di foglio rispondo: “Sto solo scrivendo la mia vita, la mia storia!”.

Per elaborare questo libro ho svolto un lavoro di ricerca e traduzione affrontando la questione dal punto di vista sociologico e psicologico, cioè cosa porta un gruppo di persone ad avere dei comportamenti che spesso degenerano. Cerchiamo ogni giorno di capire il perché certi atti atroci sono compiuti con tanta empatia, mancanza di rimorso e indifferenza, questo perché è difficile comprendere che il male è presente tra di noi. I serial killer, gli psicopatici, il cannibalismo e le sette stanno aumentando sempre di più e la maggioranza di questi casi si trovano al nostro fianco, e incrociano le nostre vite.

In Brasile molti serial killer e sette religiose uccidevano le persone ammettendo di essere stati ordinati da Satana. Come il caso del serial killer Orfinelli che uccideva i bambini ammettendo che Satana voleva sangue e violenza, L’adolescente conosciuto come il “Maniaco della croce” seguace di Satana che uccideva le vittime in base alle loro purezza. E la setta religiosa “Lineamento Universal Superior” guidata alla brasiliana Valentina accusata di aver ucciso diversi ragazzi in rituali di magia nera. Un altro fattore spesso collegato al satanismo e a queste sette “distruttive” è il cannibalismo.

Il cannibalismo o antropofagia nel caso degli uomini, è l’atto di mangiare la carne della stessa specie. Il termine deriva dalla lingua Arawak, parlata da una tribù indigena del Sud America conosciuta per questa pratica. I casi di cannibalismo registrati nella storia della società occidentale moderna sono legati maggiormente a situazioni estreme di vita o di morte come per esempio il caso di Andes nel 1972, non esistono vere e proprie psico-patologie che inducono a questa pratica, ma la maggior parte delle persone che praticano il cannibalismo sono psicotiche e squilibrate. Il cannibalismo è comune in rituali e praticato da molti serial killer come i casi del giapponese Issei Sagawa che ha ucciso, squartato e mangiato una collega olandese in Francia nel 1981, del macellaio ucraino di Rostov che uccideva, molestava, mutilava e mangiava i resti di alcune delle sue vittime.

Nel 2012 un caso di cannibalismo in Brasile ha scioccato tutta la popolazione brasiliana e ha avuto ripercussione in tutto il mondo. Il trio Jorge Negromonte, Jessica Camila e Isabel erano membri di una setta antisemita chiamata “Cartel” che combatteva contro la procreazione, per questo uccidevano le donne perché secondo loro avevano “l’utero maledetto” per aver procreato più di un figlio. Oltre ad uccidere mangiavano i resti delle vittime come rituale di purificazione e facevano dei ripieni per le “empanadas” che in seguito erano venduti in tutta la città, addirittura molto apprezzate dalla popolazione.

Jorge Negromonte ha scritto un libro chiamato “Rivelazioni di uno schizofrenico” dove relata dettagliatamente tutti gli omicidi e la sua vita personale ammettendo di essere schizofrenico e di sentire delle voci. Queste voci e comandi sicuramente hanno influenzato anche le menti malate di Jessica e Isabel.

Un altro caso di cannibalismo brasiliano è “O crime da rua arvoredo” avvenuto nel 1864 nella citta di Porto Alegre. Le vittime venivano uccise e trasformate in salsicce vendute nella macelleria dell’omicida.

Mettendo alla luce tutti questi casi di bizzarri e carnefici arriviamo alla conclusione che è difficile sapere per certo il perché sono compiuti, molti affermano essere posseduti da forze soprannaturali, altri per seguire un’ideologia religiosa ed infine altri soggetti solo per il proprio senso di onnipotenza. Dobbiamo prestare maggior attenzione a tutti questi fattori e capire che la vera realtà va aldilà dei nostri occhi e che il male è tra noi”.

Buona lettura.

A cura della redazione