NPE Edizioni portano in libreria un classico della letteratura horror russa con il volume I RACCONTI DEL TERRORE DI GOGOL (80 pagine; 17,90 euro) con i testi di Luca Franceschini e i disegni di Francesco De Benedittis: i capolavori dello scrittore e drammaturgo Gogol’ rivivono ora in un affascinante adattamento a fumetti, che ricostruisce le atmosfere enigmatiche e inquietanti della Russia del primo Ottocento.
Con uno stile visionario e al tempo stesso chirurgico, Nikolaj Gogol’ mette alla berlina la desolante mediocrità umana di cui è intrisa la società del suo tempo. Un occhio umoristico e contemporaneo quello dell’autore che, attraverso l’elemento fantastico, rivela miserie e storture della piccola borghesia.
Le ambizioni di un naso dotato di vita propria, la maledizione diabolica di un ritratto, un terrificante capo degli gnomi: i suoi racconti del terrore sono quadri satirico-grotteschi che denunciano ingiustizie, soprusi e servilismo di un periodo storico chiuso e retrogrado.
La trasposizione a fumetti comprende tre capolavori pungenti e surreali, dalla penna di uno dei grandi della letteratura russa: “Il naso”, “Il ritratto” e “Il Vij”.
Pubblicati per la prima volta tra il 1834 e il 1835, questi tre famosi racconti rendono chiaro il senso di oppressione che Gogol’ provava nei confronti della società russa del tempo. Tra realismo e surrealismo, l’autore si scaglia contro un’amministrazione corrotta facendo oscillare il lettore tra malinconia e umorismo. I suoi racconti e i personaggi che li popolano sono veri e propri simboli, rappresentazioni di angherie, prevaricazioni, discrepanze tra le classi sociali. Quella di Gogol’ è una prosa intensa e un linguaggio vivace che distinguono la sua opera da quella di altri autori russi, per la ricchezza di inventiva e immaginazione.