ARTHUAN REBIS, MUSICA DA SOGNO DI MEZZ’INVERNO

Eterea Edizioni ci segnala l’uscita del nuovo doppio singolo del compositore e polistrumentista Arthuan Rebis, i cui strumenti più rappresentativi sono l’arpa celtica, la nyckelharpa e la gaita: si tratta di “Engalos” e “Yule”, pubblicati in occasione del solstizio d’inverno 2023.

“Engalos” è una canzone che lo stesso Arthuan ha scritto in Sindarin, una delle lingue elfiche create da J.R.R. Tolkien, e chiude idealmente l’anno delle celebrazioni per il 50esimo anniversario della morte dello scrittore inglese. Non è la prima volta che la creatività del musicista incontra quella del professore di Oxford. Nel 2021 aveva musicato e cantato “Elbereth” (nell’album “Sacred Woods”), una delle più note poesie degli Elfi, un inno alla Regina delle Stelle che compare nella Compagnia degli Anelli. “Engalos”, che significa “Di nuovo luce”, è un canto meditativo che celebra il lento ritorno della luce proprio nel cuore dell’inverno, quando il solstizio segna il giorno più buio e allo stesso tempo la soglia verso una nuova luminosa stagione. Il Tempo è un tema ricorrente in tutta l’opera di Arthuan Rebis, musicale e narrativa, così come l’Altrove e la capacità di percepirlo. E le sue doti di sensibilità e creatività aprono una porta anche al suo pubblico. “Engalos” era stato eseguito già dal vivo ma questa è la prima registrazione e divulgazione sulle piattaforme musicali. “

Yule” invece prende il nome proprio dalla festa del solstizio d’inverno presso le popolazioni dell’Europa settentrionale. Il brano inizia con un ritmo incantatorio e un canto quasi ipnotico. Poi la musica continua sprigionando energia, potenza e vigore, sempre attraverso gli strumenti tipici di Arthuan Rebis, compresa la sua voce, ai quali si aggiungono le percussioni di Nicola Caleo. Arthuan Rebis ha posto sempre molta attenzione al passaggio delle stagioni, alla loro celebrazione quindi al loro significato culturale e simbolico, ad esempio nel brano “Samonios” (dall’album “Canti di Helughèa”, 2023) o all’intero album “La Primavera del Piccolo Popolo” (2020).

Ma non è tutto. Segnaliamo infatti per concludere anche il fatto che lo scorso 5 dicembre è uscito “Runes in the Snow”, un canto altamente evocativo, una musica limpida e cristallina che emerge dall’atmosfera ovattata di un bosco innevato, dove i suoni sono essenziali, intagliati nell’aria tersa. Si tratta di un brano composto da Warg (Edoardo Alessio) insieme proprio ad Arthuan Rebis, che lo ha arrangiato e che in questo pezzo suona l’arpa celtica, la nyckelharpa e canta.

Buon ascolto.

A cura della redazione