Titolo originale:
Anno: Anthony Dawson
Regia: 1966
Soggetto: Ivan Reiner e Renato Moretti
Sceneggiatura: Ivan Reiner e Renato Moretti
Direttore della fotografia: Riccardo Pallottini
Montaggio: Otello Colangeli
Musica: Angelo Francesco Lavagnino
Effetti speciali: Antonio Margheriti
Produzione: Joseph Fryd, Walter Manley, Antonio Margheriti e Ivan Reiner
Origine: Italia
Durata: 1h e 18’
CAST
Jack Stuart, Amber Collins, Enzo Fiermonte, Alina Zalewska, Freddy Unger, Peter Martell, John Bartha, Marco Bogliani, Vera Dolen, Nino Vingelli, Piero Pastore, Maria Pia Conte, Renato Montalbano, Giuliano Raffaelli, Franco Ressel
TRAMA
Il gruppo di astronauti della base spaziale Gamma Uno è impegnato nella ricerca delle cause di misteriosi terremoti e cataclismi che si verificano sul pianeta Terra. Si trovano così a contatto con un misterioso minuscolo pianeta errante uscito dalla sua orbita, di colore rosso vivo e pulsante, che si nutre di asteroidi attirandoli a sé con il gas e che si sta avvicinando al nostro pianeta a grande velocità, con il pericolo di una collisione e quindi di una completa distruzione. L’equipaggio di Gamma Uno decide così di impiegare un ordigno a base di antimateria, ma per farlo deve scendere nelle viscere del pianeta. Roy Jackson, Doubrowsky e altri componenti di Gamma Uno, tra cui una ragazza, Terry, a bordo di un’astronave raggiungono il corpo celeste e si calano al suo interno per mezzo di scooter spaziali. Raggiunto il nucleo, si trovano di fronte una specie di cervello che dirige i movimenti del pianeta. Mentre si accingono a distruggerlo, scoprono che le vene che lo uniscono, non appena tagliate, si rigenerano. A questo punto gli astronauti decidono, con grave rischio, che è il momento di far esplodere la capsula di antimateria, ma a causa dello smarrimento del detonatore, Doubrowsky si sacrifica per portare a termine la missione, mentre gli altri possono risalire a bordo delle astronavi e mettersi in salvo.
NOTE
“Il pianeta errante”, diretto e prodotto da Antonio Margheriti sempre sotto lo pseudonimo di Anthony Dawson, è la terza pellicola del cosiddetto ciclo di “Gamma Uno”, dal nome della stazione spaziale usata come ambientazione: si tratta in tutto di una serie di quattro film a basso costo girati contemporaneamente nel giro di dodici settimane, sfruttando stesse scenografie e la maggior parte del cast, da Margheriti per il mercato statunitense, che comprendeva anche “I criminali della galassia”, “I Diafanoidi vengono da Marte” e “La morte viene dal pianeta Aytin”.
A detta comunque dello stesso Margheriti, “Il pianeta errante” più che un nuovo capitolo del quartetto “Gamma Uno”, voleva essere un remake de “Il pianeta degli uomini spenti”. Lo testimonia il fatto che buona parte delle sequenze conclusive sono state girate utilizzando le medesime scenografie e montate con stile visionario e quasi psichedelico.
Il film è conosciuto negli Stati Uniti col titolo “War Between the Planets” o anche “Planet on the Prowl”.
In questo terzo film di “Gamma Uno” avviene un importante cambio della guardia tra i protagonisti. Tony Russell (“Hanta-Yo il guerriero”) viene rimpiazzato infatti da Jack Stuart (alias Giacomo Rossi Stuart) e Lisa Gastoni (“Ro.Go.Pa.G.”) da Amber Collins (alias Ombretta Colli). Fra gli altri interpreti segnaliamo: Enzo Fiermonte (“La sepolta viva”, “I Diafanoidi vengono da Marte”, “La morte viene dal pianeta Aytin”, “La donna, il sesso e il superuomo”, “I quattro del pater noster”, “Michele Strogoff, corriere dello zar”), Alina Zalewska (“La polizia brancola nel buio”, “Il mistero dell’isola maledetta”, “I lunghi capelli della morte”, “La morte viene dal pianeta Aytin”, “Un angelo per Satana”), Freddy Unger (“Anthar l’invincibile”, “Gli fumavano le Colt… lo chiamavano Camposanto”, “La morte viene dal pianeta Aytin”, “Rosso sangue”, “Thunder”, “Shark – Rosso nell’oceano”, “M.D.C. – Maschera di cera”), Peter Martell (“Il trono di fuoco”, “La morte accarezza a mezzanotte”, “Momo”, “Killer Barbys vs. Dracula”), John Bartha (“Il buono, il brutto, il cattivo”, “…4..3..2..1…morte”, “Non si sevizia un paperino”, “Gatti rossi in un labirinto di vetro”, “Chissà perché… capitano tutte a me”), Nino Vingelli (“La donna, il sesso e il superuomo”), Maria Pia Conte (“L’orgia dei morti”, “Spasmo”), Renato Montalbano (“L’arciere delle mille e una notte”, “Il mostro dell’Opera”, “I criminali della galassia”, “Uccellacci e uccellini”, “I Diafanoidi vengono da Marte”, “2+5 missione Hydra”, “La morte viene dal pianeta Aytin”, “Il dolce corpo di Deborah”, “Racconti di fantascienza”, “Il fascino dell’insolito”) e Franco Ressel (“Totò Diabolicus”, “Sei donne per l’assassino”, “Agente S03 operazione Atlantide”, “L’occhio nel labirinto”, “Il diavolo a sette facce”, “A.A.A. Massaggiatrice bella presenza offresi…”, “Ragazza tutta nuda assassinata nel parco”, “Sette uomini d’oro nello spazio”, “Gli amici di Nick Hezard”, “I giochi del diavolo”).