Titolo originale: The Last House on the Left
Anno: 1972
Regia: Wes Craven
Soggetto: Wes Craven
Sceneggiatura: Wes Craven e Ulla Isaksson
Direttore della fotografia: Victor Hurwitz
Montaggio: Wes Craven
Musica: David Hess
Effetti speciali: Troy Roberts
Produzione: Sean S. Cunningham
Origine: Stati Uniti d’America
Durata: 1h e 24’ (versione cinematografica)
1h e 31’ (versione non censurata)
1h e 20’ (versione italiana)
CAST
Sandra Cassel, Lucy Grantham, David Hess, Jeramie Rain, Fred J. Lincoln, Marc Sheffler, Gaylord St. James, Cynthia Carr, Ada Washington, Marshall Anker, Martin Kove, Ray Edwards
TRAMA
Mary Collingwood compie 17 anni e ottiene dai suoi genitori il permesso di passare il giorno del compleanno con la sua amica Phyllis, andando assieme ad un concerto, mentre la famiglia prepara i festeggiamenti. Le due finiscono in un quartiere malfamato e chiedono un po’ d’erba a Junior, un eroinomane che le invita a casa sua per fumare della marijuana colombiana. Ben presto però si rendono conto di essere cadute in trappola: in casa abita Krug Stillo, uno stupratore sadico, violento e psicopatico, criminale evaso e ricercato, che si nasconde lì con la sua banda di amici fuggitivi, Sadie e Fred. Il gruppo rapisce le due ragazze e violenta Phyllis per tutta la notte sotto gli occhi sconvolti di Mary. Il giorno dopo Krug e la sua banda portano le ragazze nel bosco per torturarle, prima di fuggire dal paese per evitare di essere catturati dalla polizia, che li cerca in tutto lo stato. Approfittando di un momento di distrazione, Phyllis riesce a fuggire, ma viene raggiunta dal gruppo e sventrata a colpi di machete. Mary intanto cerca di convincere un titubante Junior a lasciarla andare, dato che sembra l’unico a essere disgustato da quello che gli amici stanno facendo; tuttavia, appena tenta la fuga, viene fermata da Krug, che la violenta selvaggiamente e le incide poi il suo nome sul petto con un coltello; la ragazza sotto choc si addentra lentamente nel lago e Krug le spara un colpo di pistola alla schiena, uccidendola. Verso sera il gruppo decide di farsi ospitare da qualcuno per la notte poiché l’automobile ha un guasto. Per un tragico caso, l’abitazione più vicina è l’ultima casa a sinistra, cioè quella dei genitori di Mary; la banda riesce a spacciarsi per dei venditori porta a porta a cui è accaduto un incidente, fino a quando i genitori si rendono conto di cosa è successo quando trovano il cadavere della figlia nel bosco e i vestiti insanguinati in una delle valigie degli assassini. Iniziano così la loro vendetta, mettendo in atto una vera e propria carneficina, uccidendo uno ad uno i componenti della banda in maniera brutale e sanguinosa, vendicando così l’assassinio della figlia.
NOTE
“L’ultima casa a sinistra” è il primo film scritto e diretto da Wes Craven ed è stato prodotto da Sean S. Cunningham (“Venerdì 13”, “Creatura degli abissi”, “Terminal Invasion”, “Terrore al luna park”). La trama della pellicola è ispirata a “La fontana della vergine” del 1960 del regista Ingmar Bergman, vincitore del Premio Oscar come miglior film di lingua straniera.
Le riprese del film iniziarono col nome “Night of Vengeance” e inizialmente la pellicola conteneva molte più scene di violenza di quelle presenti nella versione definitiva. Il titolo fu cambiato più volte nel corso dei lavori, da “Sex Crime of the Century” a “Krug & Co.” prima di essere definitivamente intitolato “L’ultima casa a sinistra”.
Il film divise alla sua uscita l’opinione dei critici, i quali erano incerti se il film fosse un audace tentativo di rendere il concetto di violenza nei moderni film horror o piuttosto un film di violenza fine a se stesso, o una sorta di combinazione tra le due cose. In ogni caso, risulta una interessante dimostrazione di come il genere horror riesca spesso ad analizzare la società in modo più concreto e disilluso di molti altri generi cinematografici: in particolare, il film mostra come, quando si tratta di vendicare i propri figli, la famiglia borghese e bene educata, che all’inizio del film viene mostrata mentre critica la macabra usanza di uccidere un pollo da parte della band che terrà il concerto dove si recherà la figlia, arrivi poi a sprigionare una brutalità certo non inferiore a quella di Krug e la sua banda.
Un’altra stoccata critica del regista sono le scene con i poliziotti, mostrati completamente incapaci e impotenti nell’impedire l’uccisione di Mary e Phyllis e quindi di evitare che i loro genitori compiano poi una strage per vendicarle.
Il pubblico, in ogni caso, andò in massa a guardare il film e lo giudicò, così come accadrà per “Non aprite quella porta” che ben si inserisce nello stesso filone, un nuovo modo di rappresentare realisticamente la violenza nei film horror.
Nel cast troviamo: Sandra Cassel (“Legacy of Satan”), David Hess (“Fallen angels”, “Zombie Nation”, “Oceano”, “Camping del terrore”, “Manimal”, “Il mostro della palude”, “Supercar”, “La casa sperduta nel parco”) Fred J. Lincoln (“Vamps”), Gaylord St. James (“Space Zombies”) e Martin Kove (“Anno 2000 – La corsa della morte”, “Fallen angels”, “7 Mummies”, “Glass trap – Formiche assassine”, “Creature”, “Barbarian”, “Hercules”, “Future Shock”, “I racconti della cripta”, “Shadowchaser – Progettato per uccidere”, “Ai confini della realtà”, “Alle soglie del futuro”, “L’incredibile Hulk”).
Nel 2009 è stato realizzato un omonimo remake diretto da Dennis Iliadis e prodotto dagli stessi Wes Craven e Sean S. Cunningham.