NPE Edizioni torna a occuparsi del maestro italiano del furto con il saggio DIABOLIK – IL NUOVO CORSO ARTISTICO, (176 pagine; 25 euro) di Carlo Derudas.
Nato negli anni Sessanta dalle menti creative delle sorelle Giussani, Diabolik ha rivoluzionato il fumetto italiano con le sue storie, il suo stile e il suo formato tascabile, diventando uno dei personaggi più iconici e longevi.
Attraverso l’analisi di scelte editoriali, tavole e stili dei maestri storici e contemporanei, questo saggio restituisce una chiara visione dei processi evolutivi della fortunata serie, della qualità espressa e di quel che rappresenta per il sistema fumetto.
Il Diabolik odierno porta in dote un bagaglio colmo di esperienze: una ricchezza dovuta in buona parte alla propensione verso molteplicità di linguaggi visuali, maturata senza snaturare canoni grafici consolidati e assecondando un arricchimento che, da episodico, è poi divenuto amabilmente strutturale. Gli anni a cavallo tra i due secoli hanno tracciato delle linee di ripartenza per la serie che, nonostante il costante successo, ha avuto un fisiologico bisogno di cambiamenti: l’ingresso di alcuni autori, un approccio più esteso e all’avanguardia sulla grafica, una miglior comunicazione virtuale. Tutto è avvenuto nel rispetto di uno stile inscalfibile che ha consentito di navigare sempre sicuri.
Per comprendere il processo evolutivo messo in campo dalla Astorina nei diversi periodi, è importante sapere da dove tutto sia partito. In questo volume, Carlo Derudas parte infatti proprio dalle origini di Diabolik per tracciarne la storia, analizzando fasi, stili, tecniche e autori che hanno contribuito al suo successo.