A… COME ANDROMEDA

CAST

Luigi Vannucchi

Paola Pitagora

Tino Carraro

Enzo Tarascio

Claudio Cassinelli

Domenico Perna di Monteleone

Nicoletta Rizzi

Franco Volpi

Mario Piave

Gabriella Giacobbe

Ida Meda

Guido Alberti

Edoardo Toniolo

Giampiero Albertini

Raffaele Bondini

Maria Brivio

Inisero Cremaschi

Guido De Salvi

Arturo Dominici

Dino Peretti

Sandro Tuminelli

Gualtiero Isnenghi

Tony Malankas

Franco Tuminelli

Luciano Fino

Sergio Masieri

Origine: Italia, Rai

Ideazione: Vittorio Cottafavi, Inisero Cremaschi e John Elliot dal soggetto di Fred Hoyle

Durata: 1 stagione per un totale di 5 episodi di 60 minuti l’uno

TRAMA

Trama

In un prossimo futuro (nei titoli di testa di ogni puntata appare l’annotazione “Questa storia si svolge in Inghilterra l’anno prossimo”) vicende scientifiche, umane, spionistiche, politiche e militari fanno da sfondo al primo contatto con un’intelligenza aliena, che porterà i protagonisti a confrontarsi con una realtà inaspettata, mettendo a nudo le proprie coscienze e debolezze.

Diamo un’occhiata alla storia puntata per puntata.

Prima puntata

In Inghilterra, il più potente radiotelescopio del mondo sta per essere inaugurato presso l’osservatorio di Bouldershaw Fell, una località dello Yorkshire. Le sue funzioni vengono descritte dal professor Ernest Reinhart, direttore dell’osservatorio, alla nuova addetta stampa Judy Adamson, in realtà un’agente del servizio segreto incaricata di indagare su una fuga di notizie che sembra provenire proprio dall’interno dell’osservatorio. Ma la sera prima dell’inaugurazione il radiotelescopio inizia a ricevere un segnale proveniente dalla Galassia di Andromeda, che l’equipe scientifica condotta dal fisico John Fleming e dall’ingegner Dennis Bridger considera un possibile messaggio inviato da una civiltà extraterrestre. L’inaugurazione dunque viene rinviata per dare il tempo agli scienziati di analizzare il fenomeno. Mentre Fleming lavora per interpretare il messaggio, Bridger si reca di nascosto in una sala corse del villaggio di Bouldershaw Fell, da dove, utilizzando una telescrivente, trasmette informazioni alla “Intel”, una potente organizzazione dedita allo spionaggio industriale. Qualche giorno dopo la notizia del messaggio proveniente da Andromeda è su tutti i giornali e il Governo chiede le dimissioni di Fleming per aver rivelato l’evento alla stampa senza alcuna autorizzazione. Lo scienziato riesce tuttavia a mantenere l’incarico dimostrando di aver compreso che il messaggio è il progetto per la costruzione di un potente calcolatore, enormemente superiore a quelli prodotti fino a quel momento dall’essere umano. Per completare l’interpretazione del messaggio, Fleming richiede di poter utilizzare i potenti elaboratori in uso ai militari; a tale scopo, e a causa della continua fuga di notizie, il governo decide di trasferire però l’intera équipe alla base missilistica di Thorness, nella Scozia settentrionale.

Seconda puntata

Mentre Judy continua le sue indagini, subendo anche un attentato da parte dell’Intel, arriva il momento della messa in funzione del supercalcolatore, ma l’apparecchiatura in un primo momento non funziona. Tuttavia, dopo che la cerimonia inaugurale è terminata con quello che sembra un insuccesso, destando il malumore delle autorità, improvvisamente il calcolatore inizia a emettere dati, con gioia di Fleming e Judy, che nell’occasione iniziano un rapporto sentimentale. Dopo lo scambio di dati relativi a tutti gli elementi chimici, il calcolatore passa alla biologia, chiedendo informazioni sugli acidi nucleici. Per procedere viene perciò cooptata nell’équipe una biologa, la dottoressa Madeleine Dawnay, con la quale però Fleming si rifiuta di collaborare, cominciando a sospettare che la macchina abbia qualche fine, che ancora gli è sconosciuto e che lo spaventa. Judy intanto prosegue le sue indagini e riesce a scoprire l’attività di spionaggio di Bridger, che viene eliminato da un sicario della Intel essendo ormai diventato uno scomodo testimone.

Terza puntata

Madeleine, dopo essere riuscita sulla base dei dati forniti dal calcolatore a sintetizzare il DNA, chiede ad alcuni membri del suo staff universitario di raggiungerla. Tra essi c’è anche la dottoressa Christine Flemstad, che fin dall’inizio sembra subire una particolare attrazione verso il calcolatore. Fleming, dopo aver rifiutato una proposta della Intel, torna a collaborare e intuisce che le misteriose piastre terminali ad alta tensione del calcolatore permettono una comunicazione diretta con il cervello, permettendo alla macchina di acquisire informazioni in modo molto più veloce sulla biologia umana. Una notte Christine, come in uno stato di trance, afferra con entrambe le mani i terminali rimanendo uccisa per folgorazione; questo permette alla macchina di acquisire un’analisi biologica completa, sulla base della quale fornisce informazioni per la sintesi di una cellula umana che inizia a moltiplicarsi. Dopo pochi giorni, con una rapidità impensabile secondo le normali leggi biologiche, viene alla luce un nuovo individuo e, tra lo stupore generale, si scopre che ha le sembianze proprio di Christine.

Quarta puntata

Fleming è sempre più convinto che la ragazza, chiamata Andromeda, sia solo il primo passo compiuto da una intelligenza superiore per sottomettere gli umani e ritiene che debba essere tenuta lontana dal calcolatore, ma non viene ascoltato. Infatti, i militari intuiscono il potenziale della sinergia tra il calcolatore e la ragazza, chiedendole di progettare un missile in grado di distruggere un oggetto non identificato in orbita intorno alla Terra; come previsto il lancio del missile distrugge l’oggetto in volo e la politica si mette in moto per sfruttare al massimo le potenzialità della nuova situazione. Fleming allora, per interrompere la perfetta simbiosi fra Andromeda e il calcolatore, decide di fare un esperimento: comunica alla macchina la morte della ragazza, suscitando però l’immediata reazione della donna, che per informare il calcolatore di essere ancora viva mette le mani sui terminali, ricevendone come punizione una scarica elettrica che le provoca ustioni. Dopo tale evento i militari impediscono a Fleming l’accesso al calcolatore, mentre Andromeda guarisce rapidamente sintetizzando un enzima che il Governo intende sfruttare commercialmente, suscitando lo sdegno di Madeleine, che inizia a condividere i dubbi di Fleming. Andromeda fa comunicare tramite il calcolatore la formula dell’enzima alla dottoressa, ma questa, dopo aver sintetizzato la sostanza, si sente male, nota delle piaghe sulle mani e accasciandosi entra in coma.

Quinta puntata

Fleming, insieme a Reinhart, si convince che la produzione del falso enzima sia stata una reazione del calcolatore alla minaccia costituita da Andromeda, in quanto nata imprevedibilmente imperfetta, come tutti gli esseri umani, e prospetta la possibilità che sia lei la sua prossima vittima. Durante la notte, Andromeda cerca di uccidere Fleming, che riesce a farle confessare che non ha agito per ordine del calcolatore, ma per la sofferenza che le provoca un’attrazione verso di lui. John le chiede di salvare Madeleine e, dopo un iniziale rifiuto, lei sembra acconsentire, ma non riuscirà a impedirne la morte. Contemporaneamente egli studia un piano per penetrare nell’edificio del calcolatore e programmarlo in modo da continuare a sfruttarne le enormi potenzialità, ma potendo tuttavia controllarlo e nel contempo “salvare” la ragazza sottraendola alla sua influenza. Reinhart arriva a Thorness insieme al sottosegretario Osborne, e i due permettono a Fleming, in incognito, di arrivare al calcolatore. John inizia così la sua opera, ma pochi minuti dopo Andromeda entra nella sala e viene indotta, come Christine, ad afferrare i terminali rimanendo apparentemente folgorata. Fleming decide allora di distruggere il calcolatore, ma la formula originale del messaggio, che permetterebbe di ricostruirlo, è chiusa nella cassaforte della sala. Egli torna quindi nella sua stanza dove trova Andromeda, che gli rivela di essere in possesso della chiave; lui le chiede di distruggere il messaggio e, dopo un iniziale rifiuto, lei accetta di bruciare i nastri con i tabulati. L’azione riesce e dopo che i due sono fuggiti dalla base, mentre John abbatte la recinzione con un bulldozer, Andromeda fugge lungo la scogliera e arrivata in cima al promontorio decide di uccidersi, lasciandosi cadere in mare. Fleming e Judy, sopraggiunti poco dopo, vedono la sua stola galleggiare comprendendo come la sua morte sia anche l’epilogo della fine del calcolatore.

NOTE

“A come Andromeda” è una miniserie televisiva di fantascienza in cinque puntate diretta da Vittorio Cottafavi (“Ercole alla conquista di Atlantide”, “Operazione Vega”), trasmessa dal Programma Nazionale (l’attuale Rai 1) nel 1972 e prodotta dalla Rai. Rifacimento della miniserie televisiva “A for Andromeda” di Fred Hoyle e John Elliot, prodotta dalla BBC nel 1961, l’adattamento per la televisione italiana si deve allo scrittore Inisero Cremaschi (“Oltre il Duemila”).

La colonna sonora venne composta da Mario Migliardi (“Il pianeta degli uomini spenti”), avvalendosi della collaborazione della cantante Edda Dell’Orso e del gruppo I Cantori Moderni di Alessandroni. Il famoso “Tema di Andromeda” è ispirato a “Il lamento di Didone” dell’opera “Didone ed Enea” scritta da Henry Purcell nel 1688 (“Dido and Aeneas – Dido’s lament: When I am laid in earth”).

Come si usava all’epoca, le scene esterne furono filmate con cineprese su pellicola, mentre per quelle in interni, in buona parte ricreati in studio, si impiegarono telecamere e registrazione su nastro (RVM).

Le vetture nello sceneggiato hanno lo sterzo a sinistra anziché a destra, in quanto in realtà vetture italiane con targhe di scena britanniche. Fanno eccezione la Rolls-Royce della Intel e il fuoristrada pick-up che appare nella scena di Thorness. Invece le apparecchiature elettroniche e informatiche usate nello sceneggiato furono fornite dall’industria Honeywell; quelle chimiche e biomedicali dalla Carlo Erba.

Il cast include alcuni nomi celebri del teatro e del cinema italiano dell’epoca, come Luigi Vannucchi, Paola Pitagora, Tino Carraro (“Orgasmo”, “Il gatto a nove code”, “La lupa mannara”, “Oltre il Duemila”), Mario Piave (“Milano odia: la polizia non può sparare”, “Il giustiziere sfida la città”, “La banda del gobbo”), Enzo Tarascio (“La notte che Evelyn uscì dalla tomba”, “Sette orchidee macchiate di rosso”, “L’Etrusco uccide ancora”, “Il prato macchiato di rosso”), Franco Volpi (“Il segno del comando”), Claudio Cassinelli (“La montagna del dio cannibale”, “Diamanti sporchi di sangue”, “Il trucido e lo sbirro”, “Il fiume del grande caimano”, “L’isola degli uomini pesce”, “Assassinio al cimitero etrusco”, “Hercules”, “Murderock – Uccide a passo di danza”, “I guerrieri dell’anno 2072”, “Hercules II – Le avventure dell’incredibile Ercole”, “Vendetta dal futuro”, “ESP”), Gabriella Giacobbe (“Keoma”) e Giampiero Albertini (“Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?”, “Roma a mano armata”, “Extra”).

La celebre cantante Patty Pravo, scelta inizialmente per il ruolo di Andromeda, abbondonò il set in Sardegna, dopo un mese di riprese, il 19 aprile 1971, inviando alla Rai una lettera con certificato medico, motivando la sua rinuncia. Rimpiazzata da Nicoletta Rizzi (“Jekyll”, “Gamma”), fu necessario girarne nuovamente le scene.

A Inisero Cremaschi, autore dell’adattamento televisivo, fu assegnato un piccolo ruolo, quello dell’allibratore proprietario della sala corse dalla cui telescrivente Bridger tiene i contatti con la Intel.

Per quanto riguarda le location, il tragitto in auto dei protagonisti, scena d’apertura dello sceneggiato, è stata filmata nella località Cascina Vione nel comune di Basiglio in provincia di Milano, nel tratto viario per Pieve Emanuele, ribattezzato per l’occasione “Strada di Andromeda”. Sono visibili degli agenti della Polizia Stradale impegnati a tener lontane altre vetture durante le riprese, in quanto l’auto di scena procede nella corsia di sinistra, secondo l’uso britannico.

Il radiotelescopio è una delle antenne del Centro “Piero Fanti” della Telespazio nel Fucino (nelle sigle di testa di alcune puntate vengono mostrate altre antenne dello stesso Centro).

La scena dell’arrivo del Primo Ministro in elicottero è stata filmata invece presso l’aeroporto di Bresso, poco fuori Milano.

Alcune scene ambientate in quello che sembra essere un bosco, quando Bridger è sulla macchina con l’emissario della Intel, sono state girate nel Parco della Villa Reale di Monza principalmente in via Mulino del Cantone che è una stradina che costeggia il fiume Lambro, visibile in alcune inquadrature. All’epoca delle riprese era possibile percorrere il Parco anche in auto.

Per quanto riguarda le scene della base militare di Thorness, sede del calcolatore, così come l’immagine che si vede nei titoli di coda, sono state girate nella regione della Gallura e a Capo Caccia. Le abitazioni erano quelle dell’allora villaggio Valtur dell’Isola Santo Stefano, in Sardegna, le cui formazioni rocciose granitiche e la bassa vegetazione ricordano quelle scozzesi. Improbabile dato il clima della Scozia, è invece una sortita balneare come quella tra Fleming e Judy Adamson.

Alcune esterne notturne della stessa base sono state girate infine nella vecchia Fiera di Milano, nei pressi del centro di produzione Rai della stessa Fiera.

La versione italiana di “A come Andromeda” non è la sola in circolazione, ma forse quella realizzata meglio. Infatti, precedentemente al romanzo, Fred Hoyle scrisse, sempre in collaborazione con John Elliot, la sceneggiatura per una serie televisiva in sette episodi intitolata “A for Andromeda”, prodotta nel 1961 da Michael Hayes e Norman James per la BBC e interpretata da una Julie Christie (“Fahrenheit 451”, “A Venezia… un dicembre rosso shocking”, “Il Paradiso può attendere”, “Generazione Proteus”, “Dragonheart”, “Belfagor – Il fantasma del Louvre”, “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, “Neverland – Un sogno per la vita”, “Cappuccetto rosso sangue”) non ancora famosa. Di questa serie filmata su pellicola e supportata da nastro magnetico, poi cancellato per riutilizzo, sono pervenuti soltanto dei frammenti e l’ultima puntata registrata è conservata da un collezionista privato. Sulla scia del successo fu prodotto nel 1962, sempre dalla BBC, il sequel “The Andromeda Breakthrough”. Infine il 16 maggio 2006 fu trasmesso dalla BBC un nuovo adattamento in un unico episodio della durata di 1 ora e 25 minuti, “A for Andromeda” per la regia di John Strickland.

Davide Longoni