MARCO BUTICCHI… E L’ORO DEGLI DEI

Ama andare nelle scuole a incontrare gli studenti, raccontare le sue storie, confrontarsi e raccogliere le impressioni dei giovani sui suoi libri. Marco Buticchi in trent’anni di onorata carriera di scrittore di avventura ha pubblicato 25 romanzi con un enorme successo da oltre un milione e mezzo di copie vendute. Attualmente è in giro in Italia per le presentazioni del suo ultimo romanzo intitolato “L’oro degli dei” (Longanesi, 2024), nuovo affascinante racconto che, come sempre avviene nelle sue suggestive e incalzanti narrazioni, si dipana tra antichità e mondo contemporaneo, viaggi, intrighi ed enigmi. Notevole è stato l’entusiasmo che lo scrittore ha generato nel recente incontro nell’auditorium comunale di Castellaneta, in provincia di Taranto, con gli studenti dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Quinto Orazio Flacco”, in un territorio che fu quello della Magna Grecia dove, peraltro, si svolge parte del romanzo. Nell’occasione gli abbiamo posto alcune domande.

PUOI FARE UN BREVE CENNO SU QUELLO CHE RACCONTI NEL NUOVO ROMANZO?

E’ una lunga corsa che parte dall’antica Grecia di Pericle e arriva fino ai nostri giorni passando attraverso un fatto singolare che accade nell’800 quando un brigantino partito dal porto del Pireo, carico delle vestigia del Partenone, naufragò dopo poche miglia. A bordo aveva probabilmente parte di quell’oro che scomparve a quei tempi da Atene…

UNA COSA CHE FAI SEMPRE NEI TUOI LIBRI E’ ANDARE IN AVANTI E INDIETRO NEL TEMPO. COME MAI UTILIZZI QUESTA TECNICA?

La verità è che mi stanco quando sto troppo in un periodo per cui devo cambiare e andare da un’altra parte e in altro luogo. E’ un modo che ho di scrivere un po’ irrequieto ma che intrattiene volentieri la gente.

TRA TUOI I RIFERIMENTI COME SCRITTORI DI AVVENTURA CI SONO WILBUR SMITH E CLIVE CUSSLER. LI HAI CONOSCIUTI PERSONALMENTE?

Essere accomunato ai mostri sacri della letteratura moderna d’avventura come Wilbur Smith e Clive Cussler fa sempre piacere, ma la cosa che mi fa ancor più piacere è che oggi dopo tanti anni che scrivo, e sono trent’anni, qualcuno comincia a dire che Buticchi scrive come Buticchi. Certo che li ho conosciuti! Una volta Wilbur Smith, che era una persona meravigliosa e molto simpatica, mi raccontò che un giorno in aeroporto a Londra incontrò una signora con un suo romanzo tra le mani e lui le disse: “Signora quel libro è mio”, e lei: “Mi scusi l’avevo trovato su una poltrona!”. Sia lui che Cussler, ora che non ci sono più, mancheranno molto nella nostra letteratura.

OGGI PRESENTI IL TUO ROMANZO, QUI IN PUGLIA, IN UN TERRITORIO CHE APPARTENNE ALLA MAGNA GRECIA. C’ERI STATO ALTRE VOLTE?

Sì tante volte. Questo romanzo poi si svolge nella Magna Grecia, gran parte nella Sicilia e anche qui nella Puglia che sono terre, per la loro storia, di grande ispirazione, quell’ispirazione che è una cosa strana e ti viene da una folgorazione, da un momento magico in cui tu senti che dentro quella storia, c’è la forza per mantenere un romanzo!

COSA STAI PREPARANDO?

Il mio nuovo romanzo dovrebbe essere pronto a giorni e sarà dato alle stampe entro fine anno. Si tratta di un testo che parla di uno dei più grossi geni dell’elettronica e della fisica mai esistiti: Nikola Tesla un  grande inventore che nacque nel 1856 (nell’attuale Croazia, ndr) e visse fino al 1943. A lui dobbiamo tanto di quello che ci vediamo attorno dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica. Siccome si occupava anche di armi invincibili la sua storia può interessare sia un periodo antico sia un periodo contemporaneo in cui succede di tutto nel mondo, proprio come il momento attuale!

MARCO BUTICCHI, CREATORE DI BEST SELLER, NON SI FERMA MAI. BUON PROSEGUIMENTO MAESTRO!

Filippo Radogna