VESPERTILIO AWARDS 2024: I VINCITORI

I Vespertilio Awards, arrivati alla terza edizione, sono giunti al termine e i premi sono stati assegnati: il successo è stato incredibile e tantissimi sono stati i partecipanti, i premiati, gli ospiti… e le emozioni vissute da tutti.

Il regista Brando De Sica con MIMI’ – IL PRINCIPE DELLE TENEBRE si è aggiudicato 4 Vespertilio Awards per: miglior montaggio con Francesco Galli, migliori musiche con Pasquale Catalano, migliore attore protagonista che ha il volto di Domenico Cuomo, miglior regista esordiente e si è aggiudicato inoltre il premio come miglior film. Brando De Sica, visibilmente emozionato, ha voluto condividere la gioia con la sua squadra di lavoro invitandoli tutti sul palco assieme a lui.

La regista Luna Gualano con LA GUERRA DEL TIBURTINO III si è portata a casa invece 5 premi per: il miglior attore non protagonista ovvero Paolo Calabresi, migliore attrice non protagonista Paola Minaccioni, miglior regia e il Vespertilio Speciale per il miglior soggetto di Emiliano Rubbi e della stessa Luna Gualano.

HOME EDUCATION di Andrea Niada ha ottenuto 3 statuette per: i migliori effetti speciali creati da Claudio Falconi e Riccardo Crestana, miglior suono con Bruno Glisbergh e Gianni Pallotto e migliore sceneggiatura nella persona dello stesso regista.

Tre premi sono stati assegnati anche a HAI MAI AVUTO PAURA di Ambra Principato: miglior acconciatura per Chantal Cecchini, migliori costumi a Giorgia Guglielman e miglior scenografia a Diego Ricci e Antonella Vilella.

THE COMPLEX FORMS diretto da Fabio D’Orta poi si è aggiudicato due statuette per la miglior fotografia curata dal regista stesso e per la miglior produzione con Metronic Films.

Il film DARK MATTER di Stefano Odoardi ha ottenuto il riconoscimento per il miglior manifesto con Gianni Rossi e per la miglior attrice protagonista con Angelique Cavallari.

L’ORAFO di Vincenzo Ricchiuto è stato premiato infine per il miglior trucco assegnato a Claudia Calamici e Giulia Mattei.

Il Vespertilio speciale miglior sceneggiatura adattata è andato invece al film CIECO SORDO MUTO di Lorenzo Lepori, che ha ritirato la statuetta insieme ad Antonio Tentori.

Il Vespertilio speciale per il miglior film noir se l’è aggiudicato il regista Alfonso Bergamo con  il suo THE GARBAGE MAN.

Siamo giunti alla categoria miglior documentario, che è andata a IL TEMPO DEL SOGNO di Claudio Lattanzi, presente sul palco a ritirare il Vespertilio insieme anche lui all’amico Antonio Tentori.

Tra i riconoscimenti c’è stato anche quello per il miglior cortometraggio ovvero JUGGERNAUT di Daniele ed Emanuele Ricci.

Tanta è stata l’emozione durante questa edizione dei Vespertilio Awards 2024 per il premio alla carriera al Maestro Pupi Avati, le cui opere del cinema di genere sono state ricordate con una clip, che in pochi istanti ha riassunto mezzo secolo della storia di una delle eccellenze della settima arte.

Lo stesso dicasi per il grande Sergio Martino: è stato assegnato anche a lui il Vespertilio Awards alla carriera e  sul palco il regista ha ringraziato la manifestazione tutta, per dar voce al cinema di genere italiano e in particolare di continuare a far vivere i suoi film gialli e thriller.

In ultimo, e probabilmente anche il premio più emozionante della serata, è stata la consegna della statuetta alla carriera a Florinda Bolkan, attrice straordinaria, alla quale il riconoscimento è stato recapitato a casa per  problemi legati al suo stato di salute. Indimenticabili le immagini delle sue interpretazioni, montate in un video e proiettate sullo schermo posto sul palco, di seguito insieme alla sua commozione di quando  ha ricevuto inaspettatamente il Vespertilio alla sua straordinaria carriera.

Per questa edizione infine è stato istituito il Premio Aldo Lado in onore del grande maestro che ci ha lasciato il 25 novembre scorso. La statuetta a lui intitolata è stata conferita a Francesco Barilli con il film IL PAESE DEL MELODRAMMA: il Vespertilio è stato consegnato nelle mani di Luca Magri, attore protagonista del film. Significative le parole del Maestro Barilli, scritte in una lettera, poiché non ha potuto presenziare sul palco, nelle quali ha ricordato di come le strade proprio tra lui e Aldo Lado si siano incrociate scrivendo insieme la sceneggiatura di quel favoloso giallo che è “Chi l’ha vista morire?”.

Appuntamento ora al prossimo anno.

A cura della redazione