È stato un appuntamento letterario straordinario quello tenutosi nei giorni scorsi a Bisceglie, in Puglia, con Glenn Cooper, autore di bestseller, a partire da quello di esordio dal titolo “La Biblioteca dei Morti” (Editrice Nord). I suoi romanzi sono stati tradotti in 30 lingue e soltanto in Italia ha venduto 4 milioni di copie. Cooper, giunto nel Belpaese per un tour promozionale del suo nuovo romanzo “L’ultimo conclave” (Editrice Nord) è stato invitato a Bisceglie per l’anteprima della 15° edizione del Festival Libri nel Borgo Antico. L’incontro si è svolto davanti al suggestivo castello risalente all’XI secolo, con la partecipazione di un folto e attento uditorio accorso non solo dalla Puglia ma anche dalle regioni limitrofe. Nel dare il benvenuto al grande scrittore, Alessandra Di Pierri e Sergio Silvestris dell’associazione Borgo Antico di Bisceglie, hanno evidenziato gli obiettivi del Festival finalizzato ad aprire le vie del centro storico della città a personalità di livello nazionale e internazionale della narrativa, della poesia, dell’arte, del cinema e dello spettacolo, promuovendo dibattiti tesi ad affrontare tematiche di cultura e di attualità, a ospitare giovani talenti e ad ampliare lo sguardo verso opinioni diverse e plurali. La serata è stata brillantemente condotta da Adriano Monti Buzzetti, responsabile della redazione culturale del Tg2, il quale ha conversato con l’illustre ospite introducendo, senza spoilerare la trama del romanzo.
“L’ultimo conclave” è ambientato in una quanto mai oscura Città del Vaticano in cui dopo la dipartita di papa Giovanni XXIV, trovato morto nel suo letto, si riunisce il conclave per eleggere il nuovo pontefice. Ma con un colpo di scena, mentre i fedeli attendono il responso, tutti i cardinali scompaiono misteriosamente dalla Cappella Sistina in cui erano riuniti. Il noto eroe di Glenn Cooper, Cal Donovan già protagonista di altri affascinanti romanzi, giunto a Roma come commentatore della CNN, si getterà a capofitto in una nuova pericolosa avventura tra storia e mille enigmi. Prima di iniziare la presentazione abbiamo avuto modo di porre alcune domande allo scrittore statunitense, accompagnato per l’occasione dall’addetto stampa dell’Editrice Nord, Barbara Trianni, e dalla traduttrice Solange Toralbo che ringraziamo per la gentile collaborazione che ha reso possibile la presente intervista.
GLENN COOPER, UN ALTRO ROMANZO IN CUI LA FANNO DA PADRONE CHIESA E MISTERO. COSA TI AFFASCINA DI QUESTO MONDO?
La ragione per la quale il Vaticano a mio parere è molto suggestivo e adeguato alle mie trame è perché, tra fede e potere, ha una struttura molto opaca.
COSA NE PENSI DELLA SITUAZIONE ATTUALE NELLA CHIESA?
Oggi nella Chiesa c’è uno scontro fra progresso e conservazione. C’è una spaccatura e forse anche la possibilità di uno scisma. Credo che il papa sia consapevole di questo, ecco perché oscilla in un equilibrio precario.
PASSIAMO ALLE TUE OPERE. COME NASCONO E COME TI DOCUMENTI?
La ricerca è una parte molto importante per me ed è anche la parte più piacevole. Una volta che ho l’argomento su cui scrivere comincio a documentarmi, a trovare le fonti, i testi primari e quelli secondari, gli articoli di stampa cartacei e online. Per alcuni libri mi documento anche per molti mesi.
Il segreto del gioco della scrittura è combinare razionalità e immaginazione. Quando scrivi un romanzo storico con aspetti misteriosi devi mettere insieme tutto: studi, ricerche, esperienze personali e la parte inventiva. È qui l’alchimia della scrittura.
INVECE COME CREI I PERSONAGGI?
La mia conoscenza viene soprattutto dalla comprensione degli esseri umani, ho grande curiosità verso la natura umana. Mi piace immaginare cosa farei io se fossi in una data situazione.
COSA TI PIACE TRASMETTERE AI TUOI LETTORI: PAURA, MERAVIGLIA, SUGGESTIONE, DIVERTIMENTO?
Più che altro mi piace scrivere una bella storia. Una storia che magari è diversa da quella che i lettori hanno letto prima e che li espone a scenari unici. Ma soprattutto una storia che permetta loro di evadere dalla vita di tutti i giorni e che li faccia perdere nelle pagine dei miei romanzi per un po’ di tempo.
C’E’ UNO SCRITTORE ITALIANO CHE PIU’ TI AFFASCINA?
Sicuramente Umberto Eco per la sua capacità di trasmettere al lettore sia l’aspetto culturale sia quello della piacevolezza della narrazione; e poi Camilleri per la sua capacità di inventare nuove storie e di tenere sempre vivo e fresco il suo personaggio Montalbano.
STAI EFFETTUANDO UN AMPIO TOUR IN ITALIA. COSA APPREZZI MAGGIORMENTE DEL NOSTRO PAESE?
Non è la prima volta, sono stato in giro molto in Italia. Mi piace perché ha luoghi storici ovunque e per questo ambiento i miei libri nel vostro Paese. Il passato crea il presente e nei miei romanzi io mi diverto ad andare su vari piani temporali.
CERTAMENTE UN EVENTO DI NOTEVOLE RILIEVO QUELLO CON GLENN COOPER, MOLTO BEN ORGANIZZATO. IN PROPOSITO VALE LA PENA SEGNALARE CHE PER IL PROSSIMO 10 LUGLIO, SEMPRE NELL’AMBITO DEL FESTIVAL, È PREVISTO L’INCONTRO CON LA CINQUINA FINALISTA DELLA 62° EDIZIONE DEL PREMIO CAMPIELLO. UN ALTRO IMPORTANTE APPUNTAMENTO LETTERARIO DA NON PERDERE!