Si terrà anche quest’anno a Torino dall’8 al 12 novembre il “ToHorror Film Festival”, manifestazione che da anni si occupa di cinema e cultura del fantastico. “A Me Gli Occhi. L’arte della paranoia: guardare, non guardare (o essere guardati)” è il sottotitolo dell’edizione 2011, che racchiude il progetto che la kermesse piemontese porta avanti da anni e che l’ha affermata tra gli eventi cinematografici nel panorama nazionale: ovvero, voler essere una lente d’ingrandimento, uno scanner dei fenomeni che generano le paure ancestrali che ancora oggi conosciamo.
Dopo la follia, la diversità e il tempo, in questa XI edizione festival sarà il tema dello sguardo a essere sviscerato nelle sue diverse sfaccettature e a fare da filo rosso (sangue) tra i molti appuntamenti che si svolgeranno al Blah Blah di Torino, in via Po 2.
La scelta di un unico luogo, cinema e club, per ospitare le performance, gli incontri con i professionisti del cinema e della narrativa horror, i concerti e naturalmente le proiezioni in programma, vuole attirare l’attenzione su un genere di ricerca e indipendente, che sia l’arena di scontro dei 42 lavori in concorso nelle tre diverse categorie (Lungometraggi, Cortometraggio e Sceneggiature), ma anche punto d’incontro per i numerosissimi appassionati, lontani dal tappeto rosso…
In concorso ci sono quest’anno 11 sceneggiature e 24 cortometraggi (selezionati tra oltre 70 lavori iscritti) provenienti in gran parte dall’Italia, ma anche da Francia, Spagna, Finlandia, Stati Uniti, Canada, e Paraguay; ma sono soprattutto i 7 lungometraggi selezionati tra i 18 iscritti e che concorrono per “La Mannaia” a dare un respiro internazionale alla manifestazione. In programma infatti ci sono due anteprime nazionali, il norvegese “Dark Soul” di César Ducasse e Mathieu Peteul e lo svizzero “Sennentuntschi” di Michael Steiner, entrambi pluripremiati; e cinque anteprime regionali tutte italiane: “Eaters” di Luca Boni e Marco Ristori, opera prima low-budget che sta raccogliendo ampi consensi di critica a livello internazionale; “The Hounds” di Maurizio e Roberto Del Piccolo, di produzione inglese, ma con la colonna sonora di Pierluigi Petroniro collaboratore di Ennio Morricone; “Morituris” di Raffaele Picchio, altra opera prima con gli effetti speciali a cura di Sergio Stivaletti, che ha lavorato con registi come Dario Argento, Lamberto Bava e Gabriele Salvatores; “Ubaldo Terzani Horror Show” di Gabriele Albanesi alla sua seconda opera (meta)cinematografica, dopo il successo de “Il Bosco Fuori”; e “The Gerber Sindrome” di Maxì Dejoie, un’altra opera prima, che sta girando in diversi festival in tutto il mondo, a dimostrazione del fermento che sta interessando il cinema horror in Italia.
Durante la serata conclusiva di sabato 12 novembre saranno ben 6 le “Mannaie” a essere assegnate: oltre ai tre migliori lavori, uno per ogni categoria, verranno scelti anche il miglior giovane talento (Premio Anna Mondelli), il film con la più spiccata inventiva artigianale (Premio Antonio Margheriti) e il video più all’avanguardia (Premio Experimental & Mutations).
L’ansia da “Mannaia”, però, non accompagnerà il festival per tutta la sua durata; ogni giorno ci sarà spazio per eventi e incontri, come la personale dedicata al video maker inglese Robert Morgan, fulminato dal cinema horror alla tenera età di tre anni, con le proiezioni dei suoi quattro cortometraggi d’animazione in claymation, in bilico tra gli insegnamenti della Scuola di Praga e l’immaginario di David Cronenberg, che gli sono valsi circa 30 premi in 10 anni di carriera.
Lo sguardo del festival si concentrerà anche sul fenomeno “The Inglorious Hunterz” di Luca Baggiarini, la prima serie web horror italiana, girata nel Montefeltro e completamente autoprodotta, che ha attirato l’attenzione nazionale e di cui saranno proiettate 3 puntate, delle 6 in progetto, zeppe di umorismo grottesco e riferimenti ai più celebri b-movie.
Altro prodotto del web, ed evento in anteprima nazionale per il “ToHorror Film Fest”, sarà “The Orphan Killer”, che nasce e si diffonde grazie a Facebook dalla mente di Matt Farnsworth, ospite per l’occasione insieme alla protagonista Diane Foster e a parte del cast. Il film, blasfemo e anarchico, è un dichiarato omaggio agli horror movie anni ’80, con l’omicida mascherato, Marcus, che innesca una vera e propria caccia all’uomo.
Attraverso le immagini sfuggenti dei film questi cinque giorni, e cinque notti, di festival offriranno diverse occasioni per riflettere sul tema dello sguardo; perché se è vero che ne basta uno a procurare un brivido, spesso è ciò su cui esso si posa, o viceversa che non riesce a scorgere, a insinuare l’orrore. Guardare o non guardare, l’altra faccia della medaglia è essere o sentirsi osservati, o addirittura sperare di esserlo, con le paranoie connesse: temere di essere controllati, per la propria privacy o l’incolumità, oppure avere il terrore dell’anonimato.
Morbosità e paure che fanno parte della natura umana e che storicamente godono di una zona franca, quella del circo; un luogo fatto di luci e ombre dove dar sfogo al proprio voyeurismo come spiegherà l’antropologo savonese Gabriele Mina, parlando del circo dei Freaks e commentando le immagini dell’epoca vittoriana, durante la quale il fenomeno spopolò, in mostra per tutto il periodo del festival. Inoltre si potrà ammirare la mostra “The Royal Family Zombies” del giovane artista romano Adriano Petrucci, con le sue ultime 6 tele d’ispirazione horror. Non mancheranno poi concerti e dj set per accompagnare il pubblico lungo le notti del festival, passando dalle atmosfere meditative e inquiete del gruppo “La Piramide di Sangue” al profondo sound elettronico del trio giapponese, ma di stanza a Londra, “Devilman”, in omaggio al celeberrimo manga, che si esibirà per la prima volta a Torino in un live inedito, in attesa della pubblicazione del loro primo album all’inizio del 2012, fino alle sonorità interstellari degli “Space Aliens From Outer Space”, armati di sintetizzatori, sequencer ed effetti nebulari, a metà strada tra Ziggy Stardust, Tangerine Dream e John Carpenter, su un tappeto da film di fantascienza di serie B anni ‘50 che accompagneranno i presenti fino alla mezzanotte della serata finale.
Ancora in programma sono previste diverse performance, tra cui quella teatrale del trio bolognese “Kin31” che, con stile metafisico, richiama l’attenzione sulla diversità generata dallo sguardo intollerante degli altri; e la “Zombie Night” con Zombie KB, Michele Guaschino, uno tra i più importanti artigiani degli effetti speciali cinematografici, teatrali e televisivi d’Italia, e Loris Roselli, che chiuderanno l’XI edizione del “ToHorror Film Festival” con l’assegnazione delle 6 “Mannaie” e l’elezione del “Best Zombie 2011”.
L’XI edizione di “ToHorror Film Festival” si svolgerà, come dicevamo, a Torino dall’8 al 12 novembre 2011 al cineclub Blah Blah ed è organizzata dall’Associazione DEINOS con la direzione artistica di Massimiliano Supporta, il patrocinio della Provincia di Torino, della Regione Piemonte e della Film Commission Torino Piemonte. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili ad eccezione delle proiezioni dei lungometraggi (biglietto singolo: 4 euro; abbonamento giornaliero: 5 euro; abbonamento festival: 20 euro).
Per saperne di più date un’occhiata al programma completo oppure una sbirciatina al sito ufficiale della manifestazione e… buon divertimento a tutti!