IL PRATO MACCHIATO DI ROSSO

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Il prato macchiato di rosso

Anno: 1975

Regia: Riccardo Ghione

Soggetto: Riccardo Ghione

Sceneggiatura: Riccardo Ghione

Direttore della fotografia: Romolo Garroni

Montaggio: Cleofe Conversi

Musica: Teo Usuelli

Effetti speciali: Roberto Betta

Produzione: Alfredo Chetta e Aldo Pascucci

Origine: Italia

Durata: 1h e 31’

CAST

Marina Malfatti, Enzo Tarascio, Daniela Caroli, Georg Willing, Nino Castelnuovo, Lucio Dalla, Barbara Marzano, Claudio Biava, Dominique Boschero, Stefano P. Betta

TRAMA

Emilia-Romagna, primi anni Settanta. Un agente dell’UNESCO scopre che in una bottiglia di vino prodotta da una nota casa vinicola italiana è contenuto del sangue. Una coppia di hippies nel loro girovagare si imbatte in un certo Antonio che li accompagna nella villa dove lui vive con la sorella e il cognato. Nella sontuosa abitazione i due giovani incontrano strani personaggi: una zingara, una prostituta e un inquietante ubriacone. Il padrone di casa, Michelino Croci, li tranquillizza dicendo che egli è solo un produttore di vini e ama ospitare strana gente. In realtà il signor Antonio è un pazzo che ha creato un meccanismo, una sorta di robot, in grado di succhiare il sangue dai corpi umani per trasformarlo… in vino.

NOTE

“Il prato macchiato di rosso”, diretto da Riccardo Ghione (famoso soprattutto come sceneggiatore e produttore) si inserisce nel filone del “thrilling all’italiana” in voga in quel periodo ed è stato terminato in realtà nel 1972, ma fu distribuito solo nella primavera del 1975.

Fra gli interpreti segnaliamo: il cantautore Lucio Dalla (“Questi fantasmi”, “Quijote”), Nino Castelnuovo (“Le colt cantarono la morte e fu… tempo di massacro”, “Rose rosse per il führer”, “Nude per l’assassino”, “Sette uomini d’oro nello spazio”, “Ritratto di donna velata”, “I racconti fantastici di Edgar Allan Poe”), Marina Malfatti (“La notte che Evelyn uscì dalla tomba”, Tutti i colori del buio”, “La dama rossa uccide sette volte”, “Racconti di fantascienza”, “Un fiocco nero per Deborah”, “Sette orchidee macchiate di rosso”), Enzo Tarascio (“La notte che Evelyn uscì dalla tomba”, “A come Andromeda”, “L’etrusco uccide ancora”), Barbara Marzano (“La sanguisuga conduce la danza”, “I corpi presentano tracce di violenza carnale”, “La seduzione”), Daniela Caroli (“Io e Caterina”), Georg Willing (“Chi l’ha vista morire?”, “Necropolis”), Claudio Biava (“Superseven chiama Cairo”, “L’occhio del ragno”) e Dominique Boschero (“Chi l’ha vista morire?”, “Tutti i colori del buio”, “L’iguana dalla lingua di fuoco”, “The Unnaturals – Contronatura”, “La mortale trappola di Belfagor”, “Argoman – Come rubare la corona d’Inghilterra”, “Libido”, “I marziani hanno 12 mani”, “L’arciere delle mille e una notte”, “I vampiri del sesso”).

Il film fu girato interamente a Fiorenzuola d’Arda e Castell’Arquato, nel piacentino.

Nella colonna sonora, composta da Teo Usuelli (“Il seme dell’uomo”, “Michele Strogoff, corriere dello zar”, “Agente S 03: Operazione Atlantide”), compare anche la canzone omonima al titolo, che apre e chiude il film, scritta da Lucio Dalla che nella pellicola appare nella parte del cupo ubriacone dal volto indecifrabile.

Davide Longoni