TSUNAMI

Gli instancabili amici di Weird Book hanno lanciato da poco la nuova collana “Kaiju”, curata da Andrea Pirondini, con il volume TSUNAMI (248 pagine; 19,90 euro), il primo manga italiano della casa editrice, scritto da Erika Innocenti e Antonio Ruggiero con i disegni di Giulia Valenti.

TSUNAMI è il racconto dei cataclismi dell’adolescenza di cinque ragazzi problematici in una noiosa città di provincia. Il sentirsi diversi e incompresi porta i protagonisti a interfacciarsi in modo diverso dagli altri, cercando vie di fuga e arrivando a dover combattere per la sopravvivenza del proprio essere affrontando i mostri che si annidano dentro e fuori di loro.

Il termine “Tsunami” o maremoto indica un moto ondoso anomalo generato da un terremoto sottomarino che comporta uno spostamento improvviso di una grande massa d’acqua. Le onde solitamente sono poco visibili in mare aperto e concentrano la propria forza distruttiva in prossimità della costa, sollevandosi e riversandosi nell’entroterra. L’affaccio per un adolescente alla vita adulta e alla società può essere visto in questo modo, come una vera e propria onda anomala che, come in natura, rade al suolo tutto ciò che trova davanti. Queste macerie lasciate possono costituire la base per l’evoluzione o il cimitero dei propri sogni e delle proprie passioni.

Questo manga tratta dei cataclismi dell’adolescenza tramite la storia di cinque ragazzi problematici in una noiosa città di provincia. Ognuno di loro pensa di essere solo e manifesta il proprio “terremoto emotivo” in forma diversa l’uno dall’altro, anche attraverso tentativi a volte autodistruttivi per cercare di contenere e gestire la propria sofferenza. Tutto questo, unito al non sentirsi capiti, li porta a relazionarsi in modo differente rispetto ai loro coetanei, cercando inizialmente vie di fuga anche disfunzionali giungendo poi alla scoperta di nuove modalità finalizzate al superamento degli ostacoli dell’adolescenza e alla sopravvivenza del proprio essere. Stefano, Elisa, Luca, Eva e Vera si trovano ora sommersi e devono decidere se riemergere o lasciarsi affondare.

A cura della redazione