L’HORROR TARGATO EDIZIONI HYPNOS

Le Edizioni Hypnos tornano all’horror con due raccolte che non possono assolutamente mancare nella vostra biblioteca personale del fantastico.

Il primo volume che vogliamo segnalarvi è “La Casa di Mezzanotte e altri racconti” (184 pagine; 18,90 euro la versione cartacea e 7,99 euro l’e-book), antologia di racconti fantastici dello scrittore inglese di genere horror e macabro William F. Harvey, inserita nella collana “Biblioteca dell’Immaginario” e tradotta da Elena Furlan.

Dopo “La bestia dalle cinque dita” uscita nel 2017, con “La casa di mezzanotte” tornano per Hypnos Edizioni le storie del sovrannaturale di William Fryer Harvey, con una raccolta che spazia dalle sue prime opere, come la celebre ghost story “Attraverso la brughiera” sino agli ultimi racconti, pubblicati postumi, a tracciare un quadro completo di questo straordinario autore purtroppo spesso dimenticato.

Come ha scritto in merito Richard Dalby: “tra ossessioni e stravaganze, William Fryer Harvey in tutta la sua produzione si dimostra un eccellente artigiano di avvincenti, enigmatiche e sardoniche fantasie”.

Questo l’elenco dei racconti contenuti nell’antologia:

• La doppia vista

• Attraverso la brughiera

• La casa di mezzanotte

• Sambo

• La tartaruga

• Sbrogliare

• La terza persona

• I dilettanti

• Cerchio completo

• Mrs Ormerod

• Il seguace

• L’uomo che odiava le aspidistre

• L’anestesia

• Il volo di Mrs Barnard Hollis.

Leggiamo un breve estratto proprio dal primo racconto “La doppia vista”: “Mi sentivo poco incline al sonno. Avevo una candela nuova da bruciare e in mano tenevo la trascrizione dei racconti di Dan. Erano, come mi aveva fatto capire, un miscuglio vario. Uno o due avrebbero potuto trovare posto tra le pagine di una rivista, ma immaginavo che la maggior parte sarebbero stati difficili da piazzare. Erano troppo elusivi per il lettore ordinario: lasciavano troppo alla sua immaginazione e gli altri erano condannati dalla forma; non avevano affinità con il conte alla moda. […]

Eppure leggendole mi resi conto che le storie avevano alcune cose in comune. C’era una curiosa ossessione per l’idea della morte. In alcune non era che un vago sfondo, il radunarsi di nuvole scure al tramonto. In altre le nuvole erano ammassate alte e incombevano minacciose. In più di una o due il fulmine esplodeva e colpiva con un lampo improvviso e accecante”.

William Fryer Harvey (1885 – 1937) è considerato uno dei più importanti autori inglesi di storie di fantasmi della prima metà del Novecento, sulla scia dei più famosi M.R. James e Walter de la Mare. I suo racconti del sovrannaturale sono stati pubblicati durante l’arco della sua vita nelle antologie “Midnight House and Other Tales” (1910), “The Beast With Five Fingers and Other Tales” (1928) e “Moods and Tenses” (1933), mentre postuma è l’ultima raccolta, “The Arm of Mrs. Egan and Other Stories”, apparsa nel 1951. In Italia sono state pubblicate, oltre alla presente antologia, la raccolta “La bestia dalle cinque dita” (Hypnos, 2017) e il romanzo giallo “Il libro che uccide” (Polillo, 2022).

Il secondo volume pubblicato dalle Edizioni Hypnos dedicato sempre all’horror è “Il Flauto d’osso – Storie d’amore e di morte” (304 pagine; 17,90 euro il formato cartaceo e 7,99 euro quello digitale), antologia di racconti della celebre scrittrice Lisa Tuttle con traduzione di Sabina Terziani.

“Il flauto d’osso” presenta dodici storie di amore e morte, che ripercorrono la carriera dell’autrice, dal racconto che dà il titolo alla raccolta, “Il flauto d’osso” appunto, una storia dai contorni fantascientifici vincitrice del premio Nebula nel 1982, attraverso storie horror quali “Pezzetti vari” o “Le mani di Mr. Elphinstone”, sino alle atmosfere più weird di “Una casa in cielo” e al romanzo breve “La sposa del drago”, nella sua ultima versione del 2023.

Come ha avuto modo di dire la stessa autrice, “potrei definire la mia opera strange fiction. Inizio da un punto nella realtà, nel mondo in cui viviamo. Poi compio una svolta e qualcosa inizia a cambiare, e un che di ignoto, di sovrannaturale, di fantastico s’intromette”.

Neil Gaiman ha detto di lei: “Lisa Tuttle ha scritto nel corso degli anni storie straordinarie, agghiaccianti e potenti, romanzi inquietanti, con una naturalezza tale da sembrare una cosa scontata. Questo sarebbe un errore tanto grave quanto non leggere le sue storie”.

L’indice del volume comprende:

• Il flauto d’osso

• Da un altro luogo

• Pezzetti vari

• Le mani di Mr. Elphinstone

• La Cura

• L’anziano signor Boudreaux

• La terza persona

• L’investigatrice di sogni

• Qualcosa di sinistro nella luce del sole

• Nato morto

• Una casa in cielo

• La sposa del drago

Leggiamo anche in questo caso un breve estratto, stavolta dal racconto “La Cura”: “Me ne sto qui, giorno dopo giorno, a trasformare la mia vita in linguaggio. Libri di altri autori rivestono le pareti, e sulla scrivania vanno accumulandosi le cose che scrivo: articoli non finiti, lettere interrotte, lo scheletro di un romanzo. Tanti inizi, niente di finito. La macchina da scrivere ronza mentre metto a confronto le parole, le ascolto schioccare, le impilo in torri oscillanti di frasi, paragrafi, pagine. L’aria è densa e torbida di parole.

Qualcosa riluce oltre la finestra. I tuoi capelli dorati mi attirano, mi alzo, ti vedo: una donna accanto a una giumenta dal manto color cannella. Siete talmente immobili che sembrate di un altro mondo. Un mondo che va oltre le parole. Molto più che una finestra mi separa da esso”.

Lisa Tuttle, classe 1952, nata e cresciuta in Texas, ma da tempo trasferitasi in Scozia, con all’attivo oltre quindici romanzi e più di un centinaio di racconti, è una delle principali scrittrici weird e horror contemporanee. S’impone all’attenzione della critica nel 1974 quando vince il John W. Campbell Award come miglior autrice esordiente. Il suo primo successo è il romanzo di fantascienza “Il pianeta dei venti” (1981), scritto in collaborazione con George R.R. Martin. Del 1983 è invece il romanzo horror “Familiar Spirit”, mentre nel 1985 viene pubblicata la raccolta di racconti “A Nest of Nightmares”, inserita nella lista dei “Horror: 100 Best Books” curata da Stephen Jones e Kim Newman. Molto attenta alla condizione della donna, nel 1986 pubblica “The Encyclopedia of Feminism”, mentre nel 1990 cura la prima antologia horror tutta al femminile “Non solo col rasoio”. Tra le altre sue opere i romanzi “Il codice delle fate” (2005) e “La maledizione del Ramo d’Argento” (2006), che esplorano le tradizioni magiche del mondo celtico, e la serie degli investigatori Jesperson e Lane, mystery ambientati nella Londra vittoriana con forti elementi sovrannaturali. Nel 2020 esce in Italia “Il profumo dell’incubo” (sempre Edizioni Hypnos), cui segue nel 2024 questo “Il flauto d’osso”, entrambe raccolte di racconti weird e horror scelti direttamente dall’autrice stessa.

Buona lettura.

A cura della redazione