COZZILLA – IL MONDO DI LUIGI COZZI

E’ in libreria il volume COZZILLA – IL MONDO DI LUIGI COZZI (35 euro) a cura di Marco Chiani, dedicato a uno dei padri della fantascienza italiana e pubblicato dalle Edizioni Profondo Rosso.

Il saggio nasce dalla passione del curatore per il mondo di Luigi Cozzi, come dice il sottotitolo. Passione non soltanto per la filmografia del nostro, in cui brillano perle come “Dedicato a una stella” (1976), “Starcrash – Scontri stellari oltre la terza dimensione” (1978) e “Hercules” (1983), ma per tutto quello che lo scrittore-regista, con la sua passione, il suo entusiasmo e la sua competenza, rappresenta per il fantastique. Con più di cinquant’anni di carriera alle spalle, Cozzi ha firmato saggi letterari e cinematografici, racconti, romanzi, traduzioni, curatele, e questo libro di quasi 500 pagine ha l’obiettivo di mettere non un punto – perché Cozzi è in piena attività – ma almeno una virgola in tutto quello che il papà di Stella Star ha fatto.

Dalla precoce passione per la fantascienza al giornalismo, con cui per primo dà lustro al cinema di genere italiano, fino all’incontro con la sceneggiatura grazie al nume tutelare di Dario Argento, dalla regia televisiva e cinematografica alla vastissima attività editoriale e pubblicistica, Cozzi segna una traccia indelebile nella storia della fantascienza non solo italiana, tanto in termini di divulgazione – pionieristiche le sue rassegne in tv e nelle sale di gran parte d’Italia – quanto di opere prodotte.

Nelle librerie fisiche e online, COZZILLA – IL MONDO DI LUIGI COZZI esplora, dunque, quel pianeta entusiasmante che in alcune aree geografiche della nostra Terra conoscono come Lewis Coates e in altre come Cozzilla, a conferma di quanto quel pizzico di ironia e quell’attitudine un po’ guascona che lo scrittore-regista mette in ciò che fa sia la giusta ricetta per non smettere di entusiasmarsi davanti a un film di Jack Arnold, a una pagina di Leigh Brackett o a una ballata dei Beatles o dei Rolling Stones.

Marco Chiani ha impiegato tre anni di lavoro per raccontarne sessanta di carriera attraverso le testimonianze di attori, registi, amici, collaboratori, saggisti e critici.  E oltre sessanta sono i contributi raccolti nel libro, a firma di Alfredo Castelli, Ugo Malaguti, Maria Letizia Sercia, Franco G. Giambalvo, Nicola Lombardi, Roberto Pinotti, Alda Teodorani, Sergio Bissoli, Giovanni Vitale, Cristina Quattrociocchi, Nicola Tedeschi, Marina Crescenti, Paolo Prevosto, Fabrizio Foni, Sebastiano Fusco, Fabio Giovannini, Max Della Mora, Mariangela Sansone, Enrico Luceri, Nico Parente, Rudy Salvagnini, Felipe M. Guerra, Davide Pulici, Davide Di Giorgio, Fabio Zanello, Paolo Nizza, Caroline Munro, Gioele Barsotti, Antonio Tentori, Fabio Cassano, Gianluca Castoldi, Antonio Fabio Familiari, Giovanna Maina, Manlio Gomarasca, Urbano Barberini, Eugenio Ercolani, Gian Giacomo Petrone, Jean-Philippe Guigou, Giordano Xefteris, Giuseppe Lippi, Chiara Fedeli, Flavia Arcangeli, Marco Giusti, Lamberto Bava, Franco Ferrini, Giuseppe Festino, Giulio Leoni, Vince Tempera, Mirella D’Angelo, David Zed, Roberto Girometti, Luigi Pastore, Vittorio Viscardi, Andrea Pieroni, Francesca Paolucci, Dario Argento, nonché dello stesso Luigi Cozzi & di… Lewis Coates.

Marco Chiani (Viterbo, 1980) è giornalista professionista e ha scritto per testate generaliste e specializzate quali Duellanti, Nocturno Cinema, MyMovies.it e Il Fatto Quotidiano.it. Coordina la redazione di Cinemonitor, Osservatorio Cinema e Media Entertainment della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma, ha collaborato con “Il Farinotti”, dizionario di tutti i film (Newton & Compton, edizioni 2011-2017) e contribuito a vari volumi collettanei sul cinema e la televisione. Per Profondo Rosso ha pubblicato “L’uomo che cadde sulla Terra – Nicolas Roeg: il tempo, l’altrove e il cinema alchemico”, “Val Lewton, il giardino delle ombre” e “La televisione di Dario Argento”.

Buona lettura.

A cura della redazione