MYRTLES PLANTATION

Tra le tante case infestate famose, una delle più note si trova negli Stati Uniti, in Louisiana per la precisione: stiamo parlando della Myrtles Plantation, situata a Saint Francisville, nei pressi di Baton Rouge. La piantagione è anche presente dal 1978 all’interno del Registro Nazionale dei luoghi storici e attualmente fornisce pure un servizio di bed & breakfast… ma non è certo l’ospitalità del suo staff a rendere “interessante” la casa.

La Plantation è stata costruita nel 1796 dal generale David Bradford, che decise di battezzarla come Laurel Grove. Qui si alternarono le vicende di David, dei suoi figli e dei nuovi acquirenti, tra morti, persone scomparse, malattie, omicidi e impiccagioni. Nel 1950 la proprietà passò nelle mani di Marjorie Munson e fu in questo periodo che gli incubi iniziarono a diffondersi anche all’esterno, mentre tabloid e quotidiani si rincorrevano in una gara di copertine e approfondimenti sulla questione.

Oggi è nota come una delle case più infestate d’America: sono almeno dodici i fantasmi che la occupano. Si riferisce di dieci omicidi avvenuti in casa, anche se documenti storici indicano soltanto quello di un uomo chiamato William Winter. Nel 2002 perfino il programma televisivo “Unsolved Mysteries” ha girato un servizio su queste presenze, ma la troupe si imbatté in numerose difficoltà tecniche.

Una delle storie che si raccontano sulla Plantation riguarda Chloe, una donna ai servigi di Clark e Sarah Woodruff, costretta a subire gli abusi sessuali del padrone. Tentò di vendicarsi cucinando una torta imbottita di veleno, ma il suo piano fallì miseramente: solo Sarah e le sue due figlie la mangiarono. E Clark ne ordinò l’impiccagione appena scoperto l’accaduto. Chloe imperverserebbe ancora nella casa con un turbante verde in testa, per nascondere l’amputazione dell’orecchio, voluta dal signor Woodruff. Ma c’è anche chi ritiene che uno specchio abbia intrappolato gli spiriti di Sarah e delle figlie, che spesso lasciano le loro impronte sulla sua superficie.

Clark Woodruff vendette poi la casa agli Stirling che cambiarono il nome dell’abitazione nell’attuale Myrtles Plantation: i due coniugi ebbero nove figli, ma cinque di loro perirono in età molto giovane. Dopo tre anni anche il signor Stirling morì lasciando la casa in eredità alla moglie. La piantagione passò negli anni attraverso parecchi proprietari e molti di essi si ritrovarono spesso a subire lutti in famiglia o addirittura morti violente. Ad esempio, durante la Guerra Civile la casa venne saccheggiata da alcuni soldati: tre di questi sono stati uccisi proprio all’interno dell’abitazione. E la macchia del loro sangue presente sul portone è diventata indelebile.

Altre leggende invece raccontano che la casa sia stata costruita sopra un cimitero indiano e che lo spettro di una giovane donna qui sepolta non sembra aver pace. Altra donna-fantasma sarebbe quello di una ragazza che nel 1868 venne uccisa durante un rito voodoo e si dice che appaia nella stessa stanza in cui morì per praticare la stessa fattura a chi dorme nel suo letto. C’è poi uno spettro che cammina sulle scale strisciando e si ferma al diciassettesimo scalino: qualcuno dice che si tratti di William Winter, l’unica vittima realmente accertata della casa.

Che sia tutto reale o che si tratti solo di leggende, vi invitiamo a trascorrere un fine settimana alla Myrtles Plantation: se doveste scoprire qualcosa fatecelo sapere al vostro rientro… sempre che riusciate a tornare a casa!

Davide Longoni