STORIA DEL CINEMA HORROR ITALIANO DA MARIO BAVA A STEFANO SIMONE – VOL. 2 – DARIO ARGENTO E LUCIO FULCI

Dopo il successo del primo volume, la storia del cinema horror italiano giunge al secondo atto con il capitolo dedicato a due grandi maestri, Lucio Fulci e Dario Argento: è uscito in libreria, come avrete capito, l’atteso libro “Storia del cinema horror italiano da Mario Bava a Stefano Simone – vol. 2 – Dario Argento e Lucio Fulci” (250 pagine; 15 euro), scritto da Gordiano Lupi e pubblicato dalle Edizioni Il Foglio con prefazione di Rudy Salvagnini.

Il secondo volume della “Storia del cinema horror italiano” prende in esame due mostri sacri come Dario Argento e Lucio Fulci, che dividono gli appassionati girando opere indimenticabili. “Profondo Rosso”, “Inferno”, “Suspiria”, “Tenebre”, ma anche “L’aldilà”, “Sette note in nero”, “Paura nella città dei morti viventi”, “Zombi 2”, sono capisaldi indiscussi del nostro cinema horror.

Dario Argento viene analizzato in maniera completa: dal thriller orrorifico all’horror soprannaturale, fino ai recenti lavori contestati da pubblico e critica (“Il cartaio”, “Giallo”, “La terza madre”). Lucio Fulci invece è inquadrato come padre del gore italiano, autore eccessivo e truculento, ma uomo di cinema geniale e indimenticabile. Sono presenti inoltre interviste inedite di Emanuele Mattana a Claudio Simonetti e Coralina Cataldi Tassoni.

“In questo volume, ha detto il curatore Gordiano Lupi, viene analizzata l’opera di due autori che hanno reso grande l’horror italiano moderno: Dario Argento e Lucio Fulci, per certi versi antitetici, per altri complementari. La loro opera – a dispetto di quanto sostengono molti critici che se non vedono mondine o partigiani stroncano i film – resterà nella storia del cinema italiano”.

Rudy Salvagnini invece ha dichiarato: “Il riordino sistematico-cronologico delle stagioni dell’horror made in Italy – quale quello che Gordiano Lupi si è assunto l’onere di realizzare con questa serie di volumi – è quindi opportuno a fini anche e soprattutto divulgativi per dare la possibilità a chi non le ha vissute (o a chi le ha sorvolate o dimenticate) di farsene un’idea nel contesto ordinato del trascorrere degli anni e dei momenti tumultuosi che li hanno segnati, dalla nascita alla crescita, al rigoglio, alla – speriamo non definitiva – decadenza attuale.

In occasione dell’uscita di questo imperdibile libro, ci permettiamo anche di segnalarvi che sabato 17 dicembre alle ore 11.30, presso la Sala del Gonfalone, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana assegnerà il “Premio SCRITTORE TOSCANO DELL’ANNO 2011”, organizzato dall’Associazione Fiera Libro Toscano, proprio a Gordiano: congratulazioni amico!

Davide Longoni