NOVITA’ NATALIZIE TARGATE DELOS BOOKS

In questo periodo natalizio, in cui un libro può essere il  migliore dei regali, divertiamoci insieme a spulciare le tante novità del catalogo della casa editrice Delos Books, distribuite e vendute non solo sul Delos Store, ma da oggi anche in tutte le migliori librerie d’Italia. Le collane “Odissea Streghe”, “Odissea Vampiri & Paletti”, “Odissea Zombie”, “Odissea Fantascienza” e la neonata “Neverland”, dedicata alle graphic-novel, ma anche le più belle collezioni horror vi danno appuntamento al nuovo anno con un cesto pieno zeppo di novità editoriali!

Delos Books, lo ricordiamo, è l’editore dei più noti portali “di genere” italiani, come Fantascienza.com, FantasyMagazine.it e HorrorMagazine.it. Pubblica anche la storica rivista di fantascienza “Robot” e il periodico “Writers Magazine Italia”, per chi ama scrivere. Dal 2005 è distribuita nelle librerie con le serie di romanzi “Odissea”, che ospitano il meglio della narrativa internazionale di fantascienza, fantasy, vampiri e mystery.

Ma andiamo ora al sodo e cominciamo con “La fine può attendere” di Lori Handeland (Odissea Streghe; 336 pagine; 14,90 euro): si tratta del secondo romanzo delle “Phoenix Chronicles”, una saga “apocalittica” con una affascinante protagonista nata dalla penna di Lori Handeland, nota e premiata scrittrice Americana. È già un po’ che i lettori di tutto il mondo stanno tremando, perché le streghe sono tornate e sono con noi, anzi tra noi. Sono streghe eccezionali, ma non nell’aspetto: scordatevi nasi adunchi, scope di saggina, pozioni disgustose e abiti di stracci neri. Le nuove streghe sono esseri “normali”, ma con qualcosa in più. Proprio come Liz Phoenix, la protagonista del secondo romanzo di Lori Handeland: è una donna normale cui è capitato di vivere un’avventura speciale, che solo ora, pian piano, comincia a conoscere la vastità dei suoi poteri e il senso unico, estremo e irripetibile della sua missione. Quello che è accaduto per tutto il decennio scorso con i vampiri sta accadendo ora e di nuovo con le streghe. Liberate da tutto l’armamentario medioevale e dal retaggio delle tradizioni popolare, le nuove streghe – il cui successo è sotto gli occhi di tutto e sta meritando già l’attenzione dei serial tv – sono tipicamente donne cui la sorte ha destinato doni speciali, propri dell’ambito del paranormale. Chiaroveggenza, telepatia, poteri psichici: doni che certamente conferiscono uno statuto del tutto speciale ma che al tempo stesso, come ogni potere, portano con sé sofferenze, fatiche, compiti gravosi. Il successo che ha accompagnato le prime apparizioni di questi personaggi nella letteratura urban fantasy ha chiamato molti scrittori a cimentarsi, nella speranza di trovare un personaggio fortunato e di costruirci sopra un ciclo di successo. È sicuramente questo il caso di Lori Handeland, che viene dal genere rosa e che ha già riscosso enormi successi, guadagnandosi per ben due volte il “Rita Award”, insieme ad altri riconoscimenti e tributi e insieme, naturalmente, al favore dei lettori e, soprattutto, delle lettrici americane. Il suo personaggio, Liz Phoenix, è proprio tutto questo: una donna che aveva già alcuni doni, messi a frutto collaborando con le forze di polizia in alcune indagini, e che si ritrova, indipendentemente dalla sua volontà, coinvolta in qualcosa di molto più grande. Più che grandi, gli eventi che già nel primo romanzo (“Contro l’apocalisse”, edito sempre da Delos Books) sono davvero giganteschi. Spaventosamente giganteschi. Perché hanno a che fare direttamente con la fine del mondo. Liz fa infatti parte di quella esigua schiera di eletti i cui poteri sovrannaturali possono contrastare le forze del male che mirano all’annientamento del nostro mondo. Con lei sono pochi alleati, tra cui il suo ex fidanzato, Jimmy Sanducci. Ma il rapporto è a dir poco complicato. Qualcosa infatti non si è mai spento tra loro e la brace potrebbe far ardere di nuovo la fiamma dell’attrazione: un rischio grave quando in ballo ci sono fatti molto, molto più importanti e quando i destini coinvolti non sono solo i loro due…

Altra novità interessante è “La Trilogia Steampunk” di Paul Di Filippo (Odissea DelosBooks; 320 pagine; 14,90 euro). Lo chiamano steampunk e non è una risposta al cyberpunk: è un genere fantascientifico a sé ambientato nell’Ottocento, dopo la rivoluzione industriale, ma prima dell’elettricità. È intrigante, fantasioso, ribelle… e ha in Paul Di Filippo uno dei suoi profeti. Preparatevi a un viaggio straordinario. Si va all’indietro nel tempo, per incontrare il futuro di allora. Si viaggerà nella storia, per incontrare il fantastico. Si finirà nell’Inghilterra vittoriana, per scoprirla radicalmente diversa. Abbandonate giudizi e pregiudizi. Se non avete ancora incontrato lo steampunk, preparatevi a stupirvi. La vostra guida a questo incontro con un sottogenere straordinario della fantascienza è “La Trilogia Steampunk” di Paul Di Filippo. Dicevamo, è naturale che la parola steampunk evochi il cyberpunk, che ha avuto storicamente una maggiore diffusione. Tuttavia non è giocando su questa contrapposizione che si definisce lo steampunk, che vanta un proprio percorso e che una discreta storia alle spalle. Sicuramente la prima definizione è quella crono-tecnologica: è la parola stessa steam (vapore) che fa riferimento a un preciso momento storico, quello delle prime macchine mosse appunto a vapore, prima dell’invenzione del motore a scoppio e prima delle applicazioni industriali dell’elettricità. Eppure i romanzi steampunk non sono romanzi storici, né tanto meno elaborazioni fantasy d’ambientazione storica. Sono fantascienza pensata nel passato, senza copiare la fantascienza del passato. Sono quindi lavori che parlano del retrofuturo, il futuro di una volta, e che hanno una precisa unità estetica (occhialoni, dirigibili, corsetti vittoriani e scafandri in cuoio e ferro stanno tutti bene in un romanzo steampunk) senza essere riducibili a essa. Sono insomma un miscuglio straordinario e fecondo che rappresenta un filone a sé nella fantascienza o, in questo caso, nella science-fantasy. E che per molti è ancora tutto da scoprire. Se così siete tra coloro che non si sono mai avventurati nel mondo dello steampunk, la trilogia di De Filippo è un’occasione unica e splendida. Noto per essere uno scrittore eclettico e originale, davvero imprevedibile, De Filippo è estremamente apprezzato per i suoi racconti e romanzi brevi, dei quali i tre della trilogia sono tra i più acclamati: tre romanzi brevi ambientati nel diciannovesimo secolo che vi porteranno in avventure piene di arguzia, ironia e maestria. Un collage spassoso e unico che vi immergerà in un genere del quale, molto probabilmente, non riuscirete più a fare a meno.

Dopo streghe e fantascienza, proseguiamo questa carrellata di novità della Delos Books con “Le ragazze mordono il venerdì notte” di Chloe Neil (Odissea Vampiri & Paletti; 360 pagine; 15,90 euro). Si tratta semplicemente di uno dei migliori romanzi urban fantasy… dalla penna di Chloe Neil arriva il secondo romanzo della serie sui vampiri di Chicago ora in tutte le librerie. Lei è Merit. Lei è la Sentinella. Lei è una giovane ragazza di Chicago. Lei è sexy. Lei, soprattutto, è una vampira. E quella che arriva ora nelle librerie è la sua seconda, strepitosa avventura. Il fenomeno dei “nuovi vampiri” dilaga, non conosce soste. Hanno conquistato tutti i media: cinema e televisione in testa. Ma naturalmente l’origine di tutto sono i romanzi. È nata da un romanzo la serie che al cinema continua a mietere successi incredibili, “Twilight” (il cui penultimo episodio è uscito nelle sale cinematografiche italiane da poco), sono nate da romanzi sia “True Blood”, enorme successo televisivo della Fox, che “The Vampire Diaries”, del network The CW. Ed è quindi ai romanzi  – epicentro di ogni terremoto mediatico – che si torna con la serie chiamata “I vampiri di Chicago”, opera di Chloe Neill, una giovane scrittrice americana folgorata sulla via del successo con il primo romanzo, “Alcune ragazze mordono”, pubblicato in Italia sempre da Delos Books nello scorso giugno. Anche qui, come in tutti casi che hanno preceduto il ciclo della Neill, ritroviamo gli elementi che hanno caratterizzato quello che potrebbe essere definito come un vero e proprio “rinascimento” del genere: il giusto mix di modernità e fascinazione, una consistente dose di erotismo (ma parlando di vampiri come potrebbe essere altrimenti?), un setting urbano e contemporaneo. E una eroina dai tratti seducenti. Prima di essere una vampira, Merit, la giovane protagonista del ciclo della Neill, era una ragazza come tutte le altre. Una umana, che accettava come tutti i cittadini di Chicago la convivenza – non facile ma comunque possibile – con i vampiri della Casa di Cadogan, la seconda casata di vampiri più antica di Chicago. Da quando però è stata avvicinata, morsa e definitivamente vampirizzata la Casa di Cadogan, è diventata la sua nuova famiglia, e il suo Master, l’elegantissimo e affascinante, Ethan Sullivan, molto più che un amico. La Casa ha tra l’altro un certo successo nella società e i media hanno portato l’attenzione su di loro. Quello che incuriosisce la gente sono soprattutto i rave che si tengono al venerdì notte: parties in cui scorre parecchio sangue, umano naturalmente (visto che i Cadogan sono i soli vampiri di Chicago a non aver rinunciato alla “squisita” bevanda) e di cui però è bene che non si sappia troppo in giro, per non turbare il tutto sommato quieto vivere tra umani e esseri sovrannaturali. Compito di Merit, nominata Sentinella della Casa dallo stesso Master, è quindi tentare di sviare una curiosità che va facendosi troppo insistente. Anche perché c’è qualcuno che invece gioca per ottenere l’effetto contrario e per turbare una pace assai fragile.

Sempre per la serie “Odissea Vampiri & Paletti” altro interessante libro è “Mordimi ancora” di Lynsay Sands (288 pagine; 14,90 euro). Sensazionale, divertente, romantico e scabroso: questo è il nuovo capitolo delle avventure dei vampiri Argenau, creature nate dalla fantasia di Lysnay Sands. Ci hanno invasi, ci hanno terrorizzati, ci hanno sedotti. Prima erano creature immaginarie del folklore del Centroeuropa. Poi sono diventati mostri romantici ottocenteschi, in frac e guanti bianchi, ma dal morso letale. Da una decina di anni sono tra noi: un vero nuovo mito per adolescenti (e non). Adesso è venuto il momento di divertirsi con loro. E il modo migliore per farlo è con i romanzi della nuova collana “Odissea Vampiri & Paletti” di Delos Books, che raccoglie i migliori autori internazionali che “osano” spingersi al di là del rinascimento vampiresco (vedi opere come “Twilight” e “True blood”), spiccando un balzo ancora più in alto e giocando fino in fondo con i vampiri. Come fa “Mordimi ancora”, il nuovo romanzo di Lynsay Sands, che di questi scrittori è una vedette, perché se quella bocca venisse aperta, salterebbero all’occhio un paio di canini di esagerate dimensioni: i vampiri e la comicità hanno una certa dimestichezza, del resto. Potremmo scomodare citazioni (soprattutto cinematografiche) di ogni genere – dal famoso “Per favore non mordermi sul collo” di Polanski al meno famoso ma nostrano “Zora la Vampira” dei Manetti Bros con Micaela Ramazzotti e il grande Verdone – ma il caso dei romanzi di Lynsay Sands è diverso. Perché ha alle spalle la grande pletora di romanzi che hanno attualizzato il mito dei vampiri reinventandone completamente scenari, senso e caratteristiche. E creando un nuovo genere, l’urban fantasy, che si nutre di alcuni elementi ben precisi: paranormale ed erotismo dalle venature più o meno romantiche. Il cortocircuito tra questi aspetti, portato ai suoi eccessi, ha generato non mostri, ma veri e propri successi editoriali. Ed era pertanto naturale che vi fosse chi volgesse tutto ciò anche in chiave di commedia, senza tuttavia rinunciare agli elementi fondanti della “nuova” tradizione vampiresca. È sicuramente questo il caso di Lynsay Sands, che già aveva stupito e divertito con il suo primo romanzo – “Bianco, celibe e vampiro”, pubblicato in Italia sempre da Delos Books – e che ora si conferma maestra di umorismo raffinato con questo romanzo, dove protagonista è Etienne Argenau, vampiro centenario che ha un destino piuttosto gravoso di fronte a sé. È infatti scapolo da ormai 300 anni e, se vuole scegliersi una compagna, ha solo una possibilità: trasformare una umana in vampiro e farla sua per sempre. Il caso gli offre Rachel Garret, donna meravigliosa, che gli ha salvato la vita. Ma la scelta non è facile. Perché per un vampiro, per sempre, vuol dire davvero per sempre. Sarà Rachel la donna cui l’elegante e impenitente scapolo vorrà legarsi a vita?

E se tutto questo non vi fosse bastato, nel paniere delle novità fantastiche di fine anno di Delos Books aggiungiamo anche la graphic-novel “Bloodymilla di Barbara Baraldi (Neverland; 76 pagine; 14,90 euro), di cui già abbiamo parlato. Si tratta di un grande debutto per la “regina del gotico italiano”: Barbara Baraldi, autrice di “Scarlett”, si cimenta ora in una graphic novel, la prima del genere in Italia, affiancata da due valide disegnatrici che le permettono di dare vita a “Bloodymilla”, vampire sexy,  combattiva e… italianissima. I vampiri, si sa, sono transilvani d’origine e oggi americani d’adozione. Ma c’è stato anche un tempo in cui sono stati italiani. Erano gli anni ’70 e una certa sottocultura, la stessa di certo horror nostrano del tempo e dei giornaletti “piccanti”, fioriva mescolando erotismo e avventura e lasciando forti tracce nell’immaginario, anche in quello visivo. Oggi quell’immaginario, ripulito e nobilitato dallo sguardo di una grande scrittrice, torna a vivere, in un’esaltante mix. La scrittrice è Barbara Baraldi, che scrive per Mondadori e che il Corriere della Sera non ha esitato ad omaggiare definendola “la regina del gotico italiano”. Un talento che per la prima volta si cimenta in un genere – la graphic novel – davvero stimolante. La forma e la struttura delle graphic novel – o romanzo grafico come si traduce talvolta da noi – è particolare. In realtà non si distingue dal fumetto, da cui senz’altro deriva, se non per una maggiore complessità e lunghezza del racconto. Ma è implicito anche un concetto di autorialità: laddove il fumetto seriale implica magari l’alternanza di più mani e di più teste, il romanzo grafico presuppone una trama più articolata e temi più adulti e complessi. Potremmo dire che sta al fumetto come l’opera sta alla canzone popolare. O come l’affresco al disegno. Nel caso di “Bloodymilla”, l’operazione è particolare. Alle sue spalle stanno più elementi: in primis l’omaggio al fumetto italiano anni ’70, qualcuno certamente ricorderà fumetti come Sukia, Jacula, Zora la Vampira o Lucifera (e naturalmente Vampirella, che però italiana non era). Come Tarantino ha omaggiato il pulp, catturandone lo spirito ma elevandolo a un nuovo livello, Barbara Baraldi omaggia così una tradizione nostrana, quella del fumetto nero-erotico, trasformandola in un’opera di più alto respiro e “sacrificando” il lato porno a favore di un’eleganza della seduzione e di una complessità narrativa assai più stimolanti. Complici naturalmente anche i disegni di Elena Cesana e Roberta Ingranata, due valide giovani fumettiste e disegnatrici milanesi che hanno saputo alla perfezione recuperare un certo coté sexy senza volgarità ma pur sempre assai intrigante. Fedele alla tradizione pulp Bloodymilla è bellissima: una creatura selvaggia, dai capelli lunghi e candidi e dagli occhi vitrei e chiarissimi. A vampirizzarla fu un demone, in una notte lontana, eppure lei non ha aderito alle fila del male: anzi usa i suoi poteri contro i suoi stessi simili. È proprio quel che dovrà fare in questa vicenda, che la vede alla ricerca della sorella Tenebra, scomparsa molti anni addietro: un viaggio verso Firenze costellato da incontri per nulla rassicuranti con figure spettrali e inquietanti. Un’avventura da leggere e gustare con gli occhi che offre agli appassionati dei fumetti e a quelli dei vampiri pane “per i loro denti”.

Per chiudere in bellezza vi segnaliamo che sul Delos Store arrivano anche le collezione Delos Books, tante raccolte di libri a prezzi d’occasione, con spedizione gratuita via corriere espresso. Ottime per i regali di Natale!

Siete appassionati di Charlaine Harris e volete far conoscere la saga di Sookie Stackhouse a qualcuno che vi è caro? Ecco l’occasione giusta, grazie alle “Collezioni Delos Store”. Si tratta di collezioni complete di volumi Delos Books, vendute a prezzi molto più vantaggiosi rispetto all’acquisto dei singoli volumi, e ideali per Natale anche perché vengono spedite a casa con corriere espresso (spedizione gratuita compresa nel prezzo), con la certezza quindi che saranno a destinazione entro pochissimi giorni. “Abbiamo preparato, ci dicono i responsabili, collezioni un po’ di tutti i generi e per tutti i prezzi: oltre alla saga “True Blood” -  disponibile la collezione di tutti gli undici volumi, oppure anche quella dei primi cinque – ci sono le saghe dei “Vampiri di Savannah” di Raven Hart, quella di Harper Connelly sempre della Harris, c’è la possibilità di ricevere l’intera collezione delle antologie “Mammuth” curate da Franco Forte (oltre 900 racconti in tre volume), ci sono collezioni tematiche di fantascienza, raccolte fantasy e collezioni di libri-manuale per aspiranti scrittori”.

Per scoprirle tutte non vi resta che spulciare il catalogo del Delos Store… e buon Natale a tutti! E ovviamente buona lettura!

Davide Longoni