GLI SCIAPODI

Il primo a parlare di queste mitologiche creature con una sola gamba – la parola verrebbe dal greco skiá-pódes, “che si fanno ombra con i piedi” – è Filostrato di Tiro che, intorno al 217 circa,  le colloca in India. Nello stesso periodo, Ecateo di Mileto racconta di una analoga civiltà situandola, però, sulle coste dell’Egitto. Anche Plinio, traendo informazioni da Ctesia di Cnido, nella sua Naturalis Historia narra di uno sciapode chiamandolo però monocolos ossia “con una sola gamba”. A tale riguardo va precisato che i latini hanno spesso confuso questa parola con monoculus  ”con un occhio solo”, termine che venne presto adattato alla descrizione di esseri come i ciclopi ai quali sfortunatamente venne contemporaneamente attribuita una sola gamba.

Da Plinio l’informazione riguardante l’esistenza degli sciapodi passa a Solino il quale afferma che si tratta di “creature che trascorrono la propria giornata distesi a proteggersi dal sole o dalla pioggia con l’enorme piede”. Anche Sant’Agostino nel suo De Civitate dei ne parla aggiungendo ulteriori dettagli alla loro descrizione e affermando che questa creatura non può assolutamente piegare il ginocchio.

Come per tutti gli esseri mitologici la migliore e più dettagliata fonte rimane il Liber monstrorum de diversis generibus che a tale proposito dice:

“E dicono che esista un genere di uomini che i Greci chiamano sciapodi poiché si difendono dall’ardore del sole con l’ombra dei piedi giacendo supini. Sono velocissimi ed hanno un’unica gamba e le loro ginocchia sono rigide e non hanno articolazione» (I, 17)

Anche fra gli indigeni dell’Amazzonia esiste una leggenda che racconta di un popolo di nani dotati di un solo piede piatto talmente largo da poter essere utilizzato come un parasole. E ancora, secondo una saga irlandese, Erik il rosso, sbarcato a Vinland (probabilmente da identificarsi con Terranova) incontrò un essere dall’unico piede, ucciso poi con una freccia dal figlio. Ugualmente Jacques Cartier nel 1534, sbarcando sulla costa canadese (di fronte a Terranova) sentì parlare di quest’antica popolazione, la cui leggenda arrivò fino in Cina dove si incontrano esseri unipedi e, a volte, con un solo braccio.

In definitiva molti studiosi, prendendo in considerazione tutte queste informazioni e dando maggior credito alla versione e collocazione di Filostrato, hanno immaginato che questi esseri, descritti solitamente stesi sulla schiena, mentre si fanno ombra con l’unico piede, altro non fossero che uomini in posizione yoga.

Giusy Tolve