Autore del fantasy “Sangue ribelle”, seconda pubblicazione di Plesio Editore, Alessio Banini è uno scrittore “sui generis” che sa coniugare il fantastico con aspetti del reale senza che l’uno contrasti con gli altri. Abbiamo deciso di incontrarlo per voi: ecco cosa ci ha raccontato.
COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È ALESSIO BANINI?
Sono un giovane antropologo che vive in provincia di Siena. Lavoro nel campo della statistica e della comunicazione web, oltre ovviamente a dilettarmi con la scrittura.
VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI?
Ho pubblicato un altro romanzo con la Zerounoundici Edizioni, La Razza Maledetta. Condivide la stessa ambientazione di Sangue Ribelle, ma sono due storie autoconclusive, con differenti personaggi e situazioni.
RECENTEMENTE È USCITO IL TUO ROMANZO INTITOLATO “SANGUE RIBELLE”. VUOI PARLARCENE?
Il romanzo ruota attorno alle vicende di tre ribellioni in un mondo vessato da un Impero dominante, che ha imposto la sua cultura e la sua religione a tutta l’umanità. La prima ribellione è quella di una razza schiavizzata dall’Impero, i cui membri sono costretti a vivere in una riserva ai margini del deserto. La seconda è quella di un anziano nobile, che cerca di mantenere i propri privilegi feudali in un ambiente politico sempre più mutevole. L’ultima ribellione mette insieme il mondo dei morti, ovvero degli spettri che vagano nel deserto, e il mondo dei vivi, ovvero dei folli edonisti che ricercano il piacere e le emozioni in tutte le loro forme. Le tre ribellioni convergono in un unico finale, mentre la guerra travolge ogni cosa.
COME È NATA L’IDEA DI FONDO DEL ROMANZO?
Volevo coniugare l’intrattenimento della narrazione fantasy a interessi più filosofici, relativi alla mia formazione accademica. Ho preso spunto dalla realtà che ci circonda, in modo da poter parlare delle tematiche dell’antropologia quali l’identità, la tradizione, lo scontro tra le culture e le religioni, l’integrazione e le strategie di dominio.
QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI?
La parte più difficile è stata quella di renderli credibili e veri, nelle loro azioni e nei loro pensieri, nei loro errori e nei loro sogni. Al contempo, dovevano anche veicolare dei messaggi, dei rimandi e delle allegorie con il mondo reale. Insomma, non dovevano essere delle “tinche”, in gergo letterario, ma dovevano essere comunque funzionali allo scopo complessivo del romanzo.
IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL FANTASTICO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?
La narrativa fantastica secondo me ha un vantaggio: quello di poter parlare di temi che riguardano la nostra società e la nostra cultura all’interno di un’ambientazione completamente nuova. Ciò garantisce al lettore la possibilità di analizzare tali tematiche da una prospettiva diversa. Nel nostro mondo, a volte siamo condizionati da pregiudizi religiosi o politici, siamo immersi nella nostra cultura di riferimento. Nel mondo fantasy, possiamo analizzare le basi filosofiche o morali della nostra cultura con maggiore facilità.
VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?
Dal mondo reale. Anche se ho letto tanti fantasy, non c’è nulla all’altezza della nostra storia o della nostra geografia culturale. Ci sono etnografie di popoli sconosciuti ai più, miti e leggende della nostra tradizione popolare, che risulterebbero molto più fantasy di certi fantasy.
QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?
Neil Gaiman e Valerio Evangelisti su tutti.
E PER QUANTO RIGUARDA I FILM, CHE CI DICI?
Non sono un grande appassionato di cinema, in verità. Apprezzo maggiormente le serie tv, perchè permettono una narrazione più profonda. Se devo citare qualcosa, sicuramente la mia preferenza va ai film di fantascienza.
ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?
Per il futuro, ho intenzione di pubblicare un’altro libro ambientato nello stesso mondo di Sangue Ribelle, con differenti personaggi e tematiche. Mi occupo anche di saggistica e di romanzi fantasy più classici; a questo proposito, ho in cantiere un progetto innovativo di cui non posso ancora parlarvi! Manterrò il segreto per un paio di mesi.
RESTEREMO IN ATTESA ALLORA, POI TI ASPETTIAMO AL VARCO!