JASON VA ALL’INFERNO

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Jason goes to Hell – The Final Friday

Anno: 1993

Regia: Adam Marcus

Soggetto: Jay Huguely e Adam Marcus

Sceneggiatura: Dean Lorey, Jay Huguely e Adam Marcus

Direttore della fotografia: Bill Dill

Montaggio: David Handman

Musica: Harry Manfredini

Effetti speciali: K.N.B. Effect Group

Produzione: Sean S. Cunningham e Debbie Hayn-Cass

Origine: Usa

Durata: 1h e 27’ 

CAST

Kane Hodder, John D. LeMay, Kari Keegan, Steven Williams, Steven Culp, Erin Gray, Rusty Schwimmer, Richard Gant, Leslie Jordan, Billy Green Bush, Kipp Marcus, Andrew Bloch, Adam Cranner, Allison Smith, Julie Michaels, Michelle Clunie

TRAMA

Jason, dopo un’imboscata da parte dei poliziotti, viene ucciso e il suo corpo portato all’obitorio: qui il medico legale decide di eseguire una regolare autopsia, ma il dottore ignora che Jason è capace di trasmigrare da un corpo a un altro. Il medico viene così ipnotizzato dal battito del cuore dell’assassino e inizia a mangiarlo, in modo che l’anima demoniaca di Jason possa trasferirsi nel suo corpo. Intanto il cacciatore di taglie Creighton Duke sa che Jason è nato per mano di un Voorhees e può rinascere solo per mano di un altro Voorhees e quindi può essere ucciso solo da uno della sua stirpe. Dopo l’uccisione di sua madre, Jessica scopre che in realtà è lei la sorella di Jason e che quindi è l’unica a poterlo mandare all’inferno. Dopo un duro combattimento Jessica riesce finalmente a sconfiggere Jason trafiggendolo con un pugnale e poco dopo dal terreno spuntano delle grosse braccia che trascinano il serial-killer sotto terra lasciando in superficie solo la sua maschera. Sembra dunque che Jason sia stato vinto definitivamente e che la pace sia tornata. Ma nella scena finale dal terreno spunta la mano di Freddy Kruger che trascina la maschera sotto terra e si mette a ridere.

NOTE

Nono film della serie “Venerdì 13”, la pellicola stavolta non riporta nel titolo il marchio di fabbrica della serie, bensì il nome di Jason divenuto ormai un personaggio famoso, mentre il “Venerdì” è relegato nel sottotitolo (non utilizzato peraltro in italiano). Questo capitolo era stato progettato come l’ultimo della saga slasher di Jason Voorhees, ma qualche anno dopo è stato surclassato dal nuovo film del più famoso assassino degli anni Ottanta, ovvero “Jason X”. Tra l’altro il regista Adam Marcus (che si sta occupando dei remake di “Ho camminato con uno zombie” e di “Non aprite quella porta 3D”) ha reso necessaria un’ulteriore storia, avendo gettato le basi per “Freddy vs Jason” a causa del finale dove è visibile la mano di Freddy Krueger afferrare la maschera di Jason e portarla sotto terra.

Oltre al cameo di Freddy, in una scena per pochi secondi viene omaggiato anche il leggendario “Necronomicon”, ovvero il Libro dei Morti, protagonista della serie “La casa” di Sam Raimi e invenzione letteraria dello scrittore H.P. Lovecraft. Il pugnale stesso con cui Jason viene ucciso ha una notevole somiglianza con quello che appare nel finale de “La Casa II”.

Dopo la breve pausa del capitolo precedente, in questo nuovo film torna alle musiche Harry Manfredini che si è occupato delle colonne sonore di tutte le altre pellicole, mentre la produzione del film è affidata a Sean S.Cunningham, il regista del primo mitico “Venerdì 13”.

John D. LeMay è soprattutto attore televisivo e ha preso parte a vari episodi dei serial “Venerdì 13” e “Ai confini della realtà”, mentre Steven Williams si è diviso durante la sua carriera tra il piccolo e il grande schermo prendendo parte a “Stargate SG-1”, “Storie di maghi e di guerrieri”, “Ai confini della realtà”, “Chi è sepolto in quella casa?”, “SeaQuest”, “Gli immortali”, “X-Files” e “Supernatural”.

Stesso discorso vale per Steven Culp, che ha recitato in “L’altro delitto”, “Stargate Atlantis”, “Star Trek - Enterprise”, “Medium” e “Ghost Whisperer”.

Davide Longoni