Autore del recente romanzo “I tre Druidi”, un fantasy di ampio respiro che rispetta tutti i canoni del genere, ma che sa andare anche oltre con ottimi guizzi creativi, Stefano Tomei è sicuramente uno degli scrittori della nuova generazione da tenere d’occhio. Lo abbiamo incontrato per voi, ecco cosa ci ha raccontato.
COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È STEFANO TOMEI?
Sono un normale ragazzo di 24 anni, vivo a Lucca e mi sono laureato un anno e mezzo fa in Scienze Infermieristiche presso l’Università di Pisa.
VUOI PARLARCI DI COME HAI COMINCIATO SCRIVERE?
Ho da sempre la passione della lettura e della scrittura. Fin dalle elementari, quando divoravo tutti i libri della biblioteca. Alle scuole medie ho cominciato i miei “esperimenti” di scrittura, spesso nient’altro che abbozzi di storie ispirato da questo o quel libro. Pian piano, nel corso degli studi, le mie conoscenze e la mia maturità sono cresciute e anche la scrittura si è perfezionata.
RECENTEMENTE È USCITO IL TUO PRIMO ROMANZO INTITOLATO “I TRE DRUIDI”. VUOI PARLARCENE?
Ho cominciato a scrivere “I tre Druidi” molti anni fa. È stato un lavoro molto lungo, in quanto ho riscritto e riveduto la storia molte volte. Lo scheletro è rimasto quello dell’idea iniziale, ma con il passare degli anni, si è arricchito di elementi e spunti, fino a raggiungere una sua forma ben definita! Parla delle avventure di un ragazzo che scopre di avere grandi poteri magici e che, arrivato su Dorpalan, incontra molti personaggi e affronta molte sfide, fino a diventare una pedina fondamentale nei giochi di potere che decideranno le sorti del mondo dei maghi.
COME È NATA L’IDEA DEL MONDO DI DORPALAN, DOVE E’ AMBIENTATA LA STORIA?
Mi piaceva l’idea di un mondo fantastico, inventato. Dorpalan è una terra dove tutto ciò che noi possiamo immaginare trova la sua realizzazione. Mi sono divertito molto a immaginarmelo, a cercare di portare su carta quello che vedevo nella mia mente. Spero che il lettore ci si possa immergere e possa volare con la fantasia in questo fantastico universo.
QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI?
Il personaggio principale, Clark, è quello che mi ha impegnato di più. Descrivere la sua evoluzione caratteriale nel corso del romanzo è stata una bella sfida: non volevo banalizzarlo o rendere poco credibile questa sua trasformazione. Ogni personaggio poi ha le sue caratteristiche e le sue espressività e mantenerle vive per tutta la storia mi ha costretto a numerose revisioni e correzioni.
“I TRE DRUIDI” E’ SOLO IL PRIMO VOLUME DELLA SAGA DE “I LIBRI DI DORPALAN”: COSA DOBBIAMO ASPETTARCI IN FUTURO?
Ovviamente spero che “I tre Druidi” possa avere successo ed essere conosciuto da più persone possibile. La storia non ha una conclusione ben definita, nei progetti c’è già la realizzazione del seguito. Spero di poterlo vedere realizzato!
CI SEMBRA DI CAPIRE CHE HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL FANTASTICO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?
Il fantasy è decisamente il mio genere prediletto. Leggere un buon libro, o guardare un bel film, mi deve far dimenticare per una, due ore quello che c’è intorno a me, nel mondo reale. Il fantasy è spesso l’unico modo per evadere dalla realtà, catapultarti in mondi impossibili dove tutto il resto non conta… almeno per un po’!
VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?
Le ispirazioni sono molteplici. Ovviamente i grandi libri fantasy che hanno caratterizzato la mia crescita hanno influito molto (parlo di Tolkien, di J.K. Rowling, ecc), ma nello scrivere prendo spunto anche da ciò che mi circonda. Ho disseminato il libro di tanti, piccoli episodi o situazioni della mia infanzia e adolescenza. Diciamo che per me tutto è fonte di ispirazione!
QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?
Ho una grande passione per J.R.R. Tolkien, che penso nessuno riuscirà mai ad eguagliare, ma apprezzo molto anche George R.R. Martin, oltre la già citata J.K. Rowling. Nel genere non strettamente fantasy mi piace molto la scrittura di Carlos Ruiz Zafon.
E PER QUANTO RIGUARDA I FILM, CHE CI DICI?
Stesso discorso per i libri, quando vado al cinema mi piace evadere dalla realtà, perciò i film che prediligo sono quelli fantastici. Tuttavia, per quanto riguarda la settima arte, non sono così selettivo, e mi piacciono anche molti altri generi di film.
ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?
Al momento sono concentrato nella promozione e divulgazione del mio primo libro. Non è facile, ma dà molta soddisfazione leggere commenti positivi alla tua fatica, e ti dà la forza di andare avanti e sfidare “i grandi colossi”. E poi spero di riuscire a pubblicare anche il seguito della storia, che già in molti mi hanno chiesto! Come deludere i fan?
NON SI PUO’ DI CERTO… QUINDI RESTIAMO SINTONIZZATI!