Runde Taarn è una casa editrice di Gerenzano (VA) nata nel 2004 e che ha al suo attivo numerose pubblicazioni di diversi generi sia nella narrativa che nella poesia.
Nell’anno 2007 Runde Taarn ha aperto le sue porte al genere fantasy pubblicando i romanzi di Francesca Angelinelli “Chariza. Il Soffio del Vento” e “Chariza. Il Drago Bianco” e creando la collana “Ithilien” dedicata alla narrativa fantastica.
“Chariza. Il Soffio del Vento” e “Chariza. Il Drago Bianco” costituiscono una saga fantasy in due volumi che racconta le avventure della protagonista, Chariza, una donna guerriero afflitta da una maledizione di avidità che la spinge a desiderare tutto ciò che è raro e prezioso e alla quale viene affidata la missione di proteggere il figlio dell’Imperatore, unico erede al trono, dalla misteriosa ombra che mira a prendere il potere sullo Si-hai-pai.
Successivamente la socia fondatrice della casa editrice, Cecilia Rossi, decide di pubblicare il racconto “La Vittima”, edito nella collana “Chiaro di Luna”.
Prendete un racconto, forse di fantascienza, forse no. Leggete quel racconto e lasciatevi stupire dalla sua profonda umanità, dalla disamina delle problematiche dell’integrazione/esclusione che sono tipiche di ogni epoca, compresa la nostra. Fatevi cogliere impreparati dal finale a sorpresa, senza dubbio “politicamente scorretto” che l’autrice ci propone. Fate tutto ciò e avrete letto “La vittima”. Poche pagine, ma talmente intense da sorprendere chi non ha ancora conosciuto questa autrice che alla fine del 2006 ha stupito tutti con la raccolta di racconti umoristici “Piccole bomboniere crescono”, sempre edito dalla Runde Taarn edizioni, e che ora ci ripropone un racconto scritto molti anni or sono eppur di stringente attualità.
Nel 2008 l’incontro con Barbara Risoli e il suo romanzo breve, “La Stirpe”, attualmente in corsa per il “Premio Zenone”, amplia questa prima esperienza e offre l’opportunità alla casa editrice di confrontarsi anche con la fantascienza.
Alla ricerca di un uomo. Un terrestre vero. Ultima speranza di salvezza. Un’avventura incalzante in un futuro lontano, dove i terrestri veri sono diventati merce rara e dove i popoli nell’universo combattono per la sopravvivenza della propria razza. Un viaggio insieme a personaggi non umani ma, in definitiva, molto simili a noi magistralmente diretto dall’autrice de “L’Errore di Cronos” che ci regala una nuova e coinvolgente avventura fantascientifica da leggere e vivere tutta d’un fiato.
A questi primi passi nel campo del fantastico segue la pubblicazione di due racconti brevi, nella collana “Chiaro di Luna”, degli autori Uberto Ceretoli (già noto per il suo romanzo “Il Sigillo del Vento” edito da Asengard) con “Il Serpente Piumato” e Leonardo Colombi con “Il Condannato (non vita)”.
“Tre navi spuntarono all’orizzonte, schiumando spuma, sospinte dal vento…". Così inizia questa fantastica avventura dall’ambientazione magica e coinvolgente nell’Anno del Signore 1517. Un’isola incontaminata, uomini spietati e tre giovani indigeni che dovranno affrontare la loro prova più dura”. Uberto Ceretoli ci regala un racconto appassionante e originale. Una storia narrata con stile fluido che farà palpitare il lettore fino all’ultima regia.
Leonardo Colombi invece ci racconta la storia di un condannato ad una “non vita”. La battaglia interiore in un essere condannato a vivere nelle tenebre, a obbedire a impulsi violenti che vorrebbe poter ignorare. Il dolore di un uomo che non può più essere un uomo e la lacerante constatazione di non poter più tornare alla vita di prima, agli affetti, alla normalità.
Nella stessa collana esce anche il romanzo “Lo Specchio del Sogno” di Stefano Arosio.
Cosa lega Mester Nidles a Flint Noar e a Re Bertgoll? Le storie parallele di uomini che conducono vite tanto distanti quanto simili, ignari di essere uniti da un destino comune. Avventure mozzafiato attraverso mondi fantastici e la ricerca di un misterioso personaggio lungo le strade di un’India tanto affascinante quanto pericolosa e mistica. Il viaggio intrapreso verso Caor per salvare la vita all’amico Tak si trasforma nel percorso di crescita interiore di un ragazzo che diventa finalmente uomo e scopre i valori importanti: l’amicizia, l’etica e il rispetto… e alla fine il cerchio si chiude. Il giovane Stefano Arosio al suo esordio letterario ci regala un romanzo fantasy con tutti gli ingredienti dei classici del genere ma contraddistinto da una trama insolita e originale.
Sempre nel corso del 2008, anno prolifico per l’editore, si consolida la collaborazione con l’autrice Barbara Risoli e Runde Taarn decide di pubblicare, in una nuova edizione, il suo romanzo d’esordio, “L’Errore di Cronos” (precedentemente edito da Fiori di Campo), e di offrirle la possibilità di completare la trilogia di cui costituisce il primo capitolo, prevedendo già per il 2009 l’uscita del secondo volume dal titolo “La Grazia del Fato”.
“L’Errore di Cronos” è un viaggio nel tempo. La giovane Zaira si sveglia nel 1200 a.C. nella Focile degli Achei ove gli dei sono padroni. L’incontro con Dunamis, re di un regno glorioso dà vita a un amore dai risvolti inconsueti e a un’avventura che coinvolgerà immortali e uomini nonché i più grandi ideali della vita quali l’amicizia, la lealtà e l’eroismo. E’ un inno all’amore in primis, con colpi di scena costanti e un finale che resta sospeso sino all’ultima pagina.
Con “La Grazia del Fato” invece assistiamo all’assedio ad Astos di colei che venne ferita dal rifiuto di Dunamis. Ciò lo non piega, ma il giungere di un dio con la neve di una maledizione macchierà del suo sangue la fredda pietra del regno caro ad Artemide, imponendogli la morte dentro con una concessione senza eguali e senza precedenti. Guerra. Colpi di scena. Pericoli e scontri fisici. Un mondo proibito ai mortali dai riflessi preziosi che la terra e il suo padrone celano. Un giuramento in nome di Ades il ricco e la forza di colui che devoto agli dei potrà scegliere se rinnegarli o servirli. Ancora una volta Zaira deve affrontare una dura prova del Fato che la metterà in ginocchio nell’errore inconsapevole eppure effimero che commetterà e con lei il re di Astos, ringhiante e feroce sino all’ultimo istante, costretto alla grandezza anche se spezzato.
Nel frattempo si unisce alla scuderia di Runde Taarn anche Michele Sufflico, autore del romanzo fantascientifico “Il Decimo Universo”, primo incontro con un autore per il quale l’editore ha già previsto l’uscita di altri romanzi, “Punto Zero” e “Angeli Caduti”, che andranno ad arricchire la fantascienza italiana.
Una catastrofe provocata da un popolo alieno. I Sacerdoti, che hanno distrutto la Luna. Il genere umano costretto a fuggire nei meandri dell’universo e un Grande Architetto che detiene il potere grazie alla capacità di prevedere il futuro. Questo il contesto da cui si dipana “Il Decimo Universo”.
Il 2009 si presenta quindi come un anno ricco di novità sul fronte del fantastico: Runde Taarn, infatti, oltre ai citati romanzi di Barbara Risoli e Michele Sufflico, ha già annunciato l’uscita di diversi romanzi fantasy tra i quali ricordiamo: “Valaeria” di Francesca Angelinelli, “L’Erede. La Spada del Re” del giovanissimo Mario de Martino, “L’Oonder” di Roberto Esposto e “La città proibita” di Alessandro Tulli (già autore di “In viaggio verso il mondo di Karash” edito da Kimerik).
Un altro libro di genere fantastico, anche se leggermente differente da quelli citati ma più simile alla narrativa fantastica classica russa, è quello di Natalia Soloviova, “La Madonna di Pskov”, edito nel dicembre del 2008.
Facciamo ora quattro chiacchiere con Cecilia e Stefano, i soci fondatori diRunde Taarn.
COME VI SIETE AVVICINATI ALLA NARRATIVA FANTASTICA E PERCHÉ LA SCELTA DI APRIRE LA VOSTRA CASA EDITRICE ANCHE ALLA NARRATIVA DI GENERE?
La Casa editrice era già operativa da diverso tempo quando abbiamo preso questa decisione. La scelta di aprire al genere fantasy, fantastico e fantascienza è venuta nel momento in cui abbiamo ricevuto un manoscritto in redazione, precisamente “Chariza. Il Soffio del Vento” di un’autrice allora sconosciuta, Francesca Angelinelli. La commissione di lettura lo ha visionato poi lo abbiamo letto noi per avere un’idea di una possibile pubblicazione (a volte purtroppo non tutti i titoli validi hanno anche i requisiti per essere pubblicati, soprattutto per quanto riguarda un discorso commerciale). Siamo rimasti affascinati da una scrittura fantasy che usciva completamente da ogni schema classico, sia per quanto riguarda il profilo psicologico dei personaggi che per le ambientazioni. Abbiamo deciso di contattare l’autrice. Da quel momento abbiamo varato una collana dedicata al genere.
OLTRE ALLE PROSSIME USCITE GIÀ CITATE, AVETE ALTRI PROGETTI RIGUARDATI IL FANTASTICO?
Ci sono un po’ di progetti a livello promozionale ma è prematuro parlarne, sono al momento idee allo stato ancora embrionale.
QUALE FUTURO IMMAGINATE PER LA COLLANA “ITHILIEN”?
Attualmente nella collana “Ithilien” abbiamo inserito anche titoli fantasy e fantascienza che si rifacevano al genere classico ma il nostro obiettivo è quello di aprire nuove strade (e, perché no, nuovi mondi) per rivisitare il genere creandone magari nuovi e originali filoni.
Grazie.
11/01/2009, Francesca Angelinelli