Per arricchire la vostra biblioteca personale del fantastico vogliamo suggerirvi un libro uscito qualche anno fa che però merita assolutamente di essere letto: parliamo di “Quarta Dimensione – Avventura ai confini del tempo” di Claudio Paganini (104 pagine; € 12,00), pubblicato da Gammarò Edizioni.
La trama si presenta con un tipico schema ad anello: all’inizio troviamo i due protagonisti principali che, alla fine della loro avventura, si accingono a raccontarla ai posteri. Tutto nasce dal ritrovamento fortuito di uno strano manufatto in un punto dell’oceano molto particolare: il triangolo delle Bermude. Ciò scatena la curiosità e la brama della scoperta di un gruppo di scienziati della N.A.S.A. che, indizio dopo indizio, riescono alla fine a ritrovare tutti i pezzi mancanti di un puzzle cosmico che cambierà radicalmente tutte le loro convinzioni sulla struttura stessa del tempo. La ricerca dei manufatti mancanti e del loro reale utilizzo li porterà in giro per il mondo fino ad arrivare addirittura nelle profonde e inaccessibili valli del Tibet; questa però non è la meta finale del viaggio ma solo l’inizio dell’avventura. Infatti dovranno coinvolgere tutte le nazioni della Terra e le risorse aliene appena scoperte in Antartico per avere le conoscenze tecnologiche sufficienti a intraprendere un viaggio che li porterà molto lontano da casa, avanti e indietro attraverso i secoli, alla ricerca di un popolo che millenni prima aveva celato nel cuore inaccessibile dell’Himalaya le indicazioni per la costruzione di una navicella capace di viaggiare nel tempo.
Ci racconta Claudio Paganini in merito: “Ho iniziato la stesura di questo libro un giorno piovoso di tanto tempo fa. L’idea mi venne guardando un mio compagno di viaggio. Dopo averlo osservato per alcuni minuti mi accorsi che stava scrivendo qualcosa, forse un racconto. Con molta faccia tosta gliene chiesi la trama ed egli mi accennò a viaggi siderali e astronavi gigantesche. Era anche lui un appassionato della fantascienza. Dato che in quel periodo ero un pendolare, volli provare anch’io a scrivere qualcosa, sia per provare se n’ero capace, sia per far trascorrere più velocemente le lunghe pause d’attesa”.
E’ semplicemente così che è nato il progetto, un po’ ambizioso per un principiante, di “Quarta Dimensione”, primo libro dello scrittore, allora esordiente, Claudio Paganini. Il tempo, forse ultima incognita ancora senza risposta, è il filo conduttore che accompagna i personaggi del romanzo durante le loro avventure. Forse, implicitamente, l’autore vuole mettere in guardia l’umanità dalle facili conquiste mal pianificate ma, in tutta la durata del libro, non vi è mai un benché minimo accenno di rimprovero. Anzi, da un’attenta lettura, traspare quasi una sorta d’invidia nei confronti del protagonista John Cole e per ciò che egli rappresenta: il capo di un gruppo d’uomini che sfidano l’impossibile per appagare la sete di conoscenza tipica degli esseri umani. La suspense e la carica emotiva che traspaiono dalle pagine di questo romanzo, fanno di quest’ultimo una piacevole e avvincente lettura per gli appassionati di questo genere di narrativa e per quelli che si avvicinano per la prima volta a un testo di fantascienza.
Il libro è stato concepito per la prima volta nel lontano 1980, mentre la sua stesura finale è stata conclusa nel 2000, esattamente vent’anni dopo… e altri sette anni ci sono voluti a Claudio prima di vedere la sua opera finalmente pubblicata, esattamente nel 2007, segno che la perseveranza è la virtù dei forti e Paganini ha dimostrato di averne in abbondanza.
Nato a Genova nel 1963, l’autore risiede a Chiavari. Di professione è una guardia particolare giurata con la passione della lettura e della scrittura. Oltre a “Quarta Dimensione”, ha pubblicato nel 2012 un secondo libro con la casa editrice 0111 Edizioni: si tratta di un fanta-thriller intitolato “Pandemia”. Al momento sta scrivendo una raccolta di racconti brevi ambientati nel mondo del paranormale e in quello dei fenomeni inspiegabili e ha iniziato un altro libro, una fanta-avventura ambientata su un isola deserta.
Buona lettura.