DUE ANNI NELLA ZONA MORTA

Esattamente due anni fa “La Zona Morta”, resuscitata dalle sue ceneri cartacee, faceva capolino sul web, muovendo timidamente i suoi primi passi e supportata da un pugno di utenti. In occasione del primo compleanno quello sparuto gruppo di visitatori era arrivato a quota 40 mila… oggi a distanza di un altro anno siamo arrivati alla ragguardevole cifra di più di 120 mila visite totali, triplicando gli accessi e i nostri contatti, nonché ovviamente la nostra soddisfazione, segno che la passione che da sempre profondiamo in questo progetto anche stavolta è stata premiata.
Tantissime le novità che hanno segnato questi ultimi 365 giorni, compreso un aggiornamento della grafica, ma tantissime sono state anche le conferme: vecchi e nuovi amici hanno continuato ad aiutarci per rendere “La Zona Morta” sempre più interessante, appetibile, completa e ricca di spunti e di materiale di consultazione e anche di anticipazione.
Abbiamo partecipato come giurati a molti concorsi letterari e di alcuni siamo stati persino i promotori e gli artefici, cosa questa che non solo si ripeterà anche per il prossimo anno, ma che soprattutto ci ha regalato momenti impagabili e ricchi di orgoglio per il nostro “marchio”.
Vi abbiamo ancora regalato notizie doppie nel periodo natalizio e, come nostra consuetudine, anche in questo giorno speciale vi aspetta un’intera pagina di articoli nuovi di zecca.
Ma non temete, non abbiamo certo intenzione di fermarci qua, perché in serbo per voi abbiamo ancora molti progetti, a cominciare dal prossimo ritorno della versione cartacea: si chiamerà “La Zona Morta Magazine” e raccoglierà trimestralmente il meglio della versione web del nostro/vostro sito.
Per cui restate sintonizzate, perché ne vedrete ancora delle belle. Insomma, non abbiamo certo alcuna intenzione di fermarci qua né di riposare sugli allori!
Intanto permetteteci di ringraziarvi per esserci stati vicino in questi due anni: non mancheremo di stupirvi ancora… voi continuate solo a seguirci!
Arrivederci nell’aldilà!
28/02/2009, Davide Longoni