Le edizioni “Il Foglio Letterario” dell’amico Gordiano Lupi non riposano assolutamente in questa estate 2009: presenteranno infatti, venerdì 7 agosto l’incontro “Dal letterario al filmico – Genesi di un corto” presso il Comune di Perrero (TO).
Il programma prevede alle ore 16 presso la sala consiliare un dibattito con lo scrittore Gordiano Lupi, lo sceneggiatore Emanuele Mattana e il regista Stefano Simone, mentre alle ore 21 si terrà la proiezione del cortometraggio “Cappuccetto Rosso” ed eventuale discussione, in piazza del municipio e, in caso di cattivo tempo, all’area camper.
Si avverte il pubblico della presenza di scene che prevedono la presenza di adulti con i minori.
Per vedere il dvd potete acquistare una copia dell’antologia “Racconti sepolti” a cura di Emanuele Mattana, della quale già abbiamo avuto modo di parlare, e ordinabile scrivendo a: ilfoglio@infol.it o consultando il sito delle Edizioni “Il Foglio Letterario".
Tra gli extra del corto, potrete vedere anche un’intervista a Ruggero Deodato.
Ma, come dicevamo, il Foglio non si ferma e quindi ecco arrivare altre tre novità da leggere sotto il solleone.
Per la collana “Il Foglio Promo” esce “Tre – ovvero niente è come sembra” di Giuseppe Mussa (270 pagine, 15 euro).
Ecco in breve la trama. Cosa nasconde Carmen con i suoi comportamenti misteriosi? Cosa si nasconde nel passato di Lucrezia e chi le vuole fare del male? Cosa vuole ottenere Sally con il suo fascino provocante? Cosa lega le vite di queste tre donne così diverse e lontane tra di loro? Lo scoprirete leggendo questo racconto ricco di misteri e colpi di scena, fino all’epilogo sconcertante che vi farà capire perché “niente è come sembra”.
Giuseppe Mussa è nato a Torino il 27 dicembre del 1945 e residente a Grugliasco, dove vive e lavora. Si occupa di progettazione in genere, con prevalenza per la carrozzeria automobilistica dal 1967. Attualmente presta la sua opera in qualità di capo progetto in un’importante carrozzeria torinese. Verso la fine del 2006 ha scoperto la passione per la scrittura: “Il Manutentore” è la sua prima opera. Spinto dal successo ottenuto con il primo romanzo, ha deciso di pubblicare la sua seconda opera: “Tre – ovvero, niente è come sembra”.
In tutte le edicole invece potrete trovare la seconda edizione di “Delitti in cerca d’autore – 13 “cold cases” italiani” di Gordiano Lupi (170 pagine; 7,90 euro), edito da I.D.I. srl – GRUPPO SPREA nella collana “Storia e attualità”.
Si tratta della ricostruzione aggiornata dei casi: Girolimoni – Montesi – Omicidio per procura: Fenaroli e Ghiani – I diabolici coniugi Bebawi – I mostri di Firenze – Delitto alla Cattolica di Milano – Il mistero Pasolini – L’inafferrabile Unabomber – Strage di Bologna – Morte in via Poma – L’Olgiata – Cinzia Bruno – L’enigma della mamma di Cogne. Il libro propone per alcuni casi nuove ipotesi di soluzione alla luce delle tecniche investigative attuali con i commenti di un grande penalista, l’avvocato Nino Marazzita. Alcune di queste storie sono così sconcertanti, per come sono state condotte le indagini e per i risultati a cui gli inquirenti sono pervenuti, da sembrare opera di fantasia, per quanto improbabili appaiono molte circostanze. Eppure è tutto incredibilmente vero.
Ultimo consiglio estivo è “Sangue Habanero”, sempre di Gordiano Lupi, nella collana “Sottovoce Noir”, pubblicato da Eumeswill Edizioni (Euro 15).
Un mistero avvolto tra le braccia di una prostituta cubana, una jinetera, sprofonda nelle contraddizioni del regime castrista. La Cuba costretta a mangiare col volto nella polvere e quella votata al dio denaro sono un’unica entità in grado di inghiottire ogni anima umana. Simbolo della contraddizione è un assassino seriale che stronca brutalmente vite di jineteras, donne i cui sogni sono già stati irrimediabilmente stroncati dalle promesse della società nuova. La protagonista ci insegna che un destino di sesso a pagamento può essere sopportato per dare un futuro al proprio figlio, e che rischiare la vita di fronte a un serial killer può servire per riscattare tutte le prostitute che come lei annientano la propria vita ogni giorno. I corpi dilaniati di queste povere donne sul lungomare del Malecón indicano la strada per l’indagine della polizia, e indicano al lettore il metodo per interrogarsi sulle contraddizioni di una Cuba agonizzante ma ancora viva.
Ecco a voi uno stralcio, giusto per incuriosirvi un po’: “Sussurravano alle spalle quel marchio infamante di Jinetera che mi avevano appiccicato addosso. Meglio Jinetera che schiava, mi dicevo e andavo avanti verso la vita senza guardami indietro”.
Buona estate letteraria!
06/08/2009, Davide Longoni