Per arricchire la vostra biblioteca fantastica personale, sarà ordinabile dal mese di ottobre 2009 in libreria online il nuovo romanzo di Francesca Angelinelli intitolato “Werewolf” (260 pagine; 14,50 euro), edito da Linee Infinite.
Veniamo alla trama. Inghilterra. XIX secolo. Miti e leggende spaventosi aleggiano attorno alla casata dei Werewolf. Kate, figlia adottiva di Arthur Werewolf, intraprende un viaggio che la porta all’antica dimora dei suoi parenti adottivi, là dove tutto è cominciato. Costretta a scontrarsi con superstizioni, cacciatori di licantropi e un cugino dall’umore lunatico, riuscirà Kate a svelare il mistero che avvolge Wildfell Hall e a salvare Jonathan dal suo isolamento?
Come dice la stessa autrice sul suo blog, ovviamente “lo scoprirete solo leggendo il romanzo. Che, pur essendo la mia prima “apparizione pubblica” nell’universo del fantastico, non è in realtà il mio primo tentativo di sperimentare altre affascinanti strade oltre a quella della heroic fantasy. Prima di “Werewolf”, mi ero messa alla prova con un romanzo sui… di… per? vampiri (“La Congrega Bianca”, tutt’ora inedito); un testo dalla gestazione lunga e complessa, nel quale ho sperimentato alcuni elementi narrativi inconsueti per me, come l’ambientazione della storia nel mondo reale o il contesto urbano.
“Werewolf” è diverso e simile al contempo. L’ambientazione è sempre realistica, ma è quella, appunto, della campagna inglese del XIX secolo così come l’ho conosciuta dai romanzi di Jane Austen o delle sorelle Bronte. Trattandosi di supernatural romance, i personaggi non sono gli eroi di un “Chariza” o di “Valaeria”, non ci sono imperi da salvare e guerre da combattere. La salvezza qui riguarda più che altro l’animo umano, le battaglie sono spesso verbali o interiori.
La cosa che ricordo con maggior affetto della stesura di “Werewolf” è la facilità con cui la storia si è dipanata nella mia testa ed è passata alle pagine. A me piace “Werewolf”. Mi è piaciuto scriverlo, seguire le vicende dei personaggi, soffrire e gioire con loro. E questo è stato possibile grazie a una combinazione di fattori: prima di tutto la fantastica immagine di Francesca Resta, poi divenuta immagine di copertina, che ha instillato in me la voglia di mettermi alla prova con una storia che parlasse di licantropi; poi la frase, tratta da un romanzo di Agnes Bronte, data dal “Concorso What Women Write” di Donna Monderna e Mondadori, che mi ha spinto a scrivere subito la storia che già era in embrione nella mia testa (“Il cuore umano è come gomma: pochissimo basta a gonfiarlo, e moltissimo non riesce a farlo scoppiare. Se poco più che nulla lo turba, ci vuole poco meno che tutto per spezzarlo”. “Agnes Grey” di Anne Bronte); ultimo, ma non meno importante, l’ascolto di alcuni brani tratti dagli album “Black Roses” e “Hide from the Sun” dei “The Rasmus” che hanno fatto da colonna sonora alla stesura del testo…”.
Per ulteriori informazioni sul libro visitate il blog di Francesca Angelinelli.
Buona lettura!
02/09/2009, Davide Longoni