Per tanti motivi, quello che è uscito in questi giorni, dopo tanta attesa e dopo averlo annunciato da tempo, è un numero epocale della rivista antologica “Short Stories” (la “Collector’s Edition”; 17,30 euro). Si tratta di un numero particolare, che sancisce la continuità con il passato, ma nel segno dell’eccezionalità dell’avventura che le Edizioni Scudo stanno vivendo in questo periodo, un numero che di per se stesso gode di una straordinarietà destinata a divenire un vero e proprio “evento”.
A partire dalla copertina, che potrebbe essere presa a simbolo ufficiale della fantascienza italiana, proprio per il semplice contrasto tra le tecnologia aliena del disco volante che sovrasta e sorvola una città cosi tipicamente e inequivocabilmente italiana. Ma quest’immagine è anche simbolo della nascita bolognese di “Short Stories”, perché questo numero è a tutti gli effetti IL PREQUEL della grande avventura della rivista, il mitico numero 1 e 2 che serve a completare degnamente la vostra collezione – ovviamente i numeri 3,4 e 5 del nuovo corso di “Short Stories” sono già disponibili presso il sito della casa editrice.
Già quando uscì il primo numero della nuova serie, molti dei primi lettori chiedevano a gran voce di poter avere i primi due numeri che, lo ricordiamo, apparvero nel lontano 1980. Così ecco che arriva la copia anastatica di quelle due riviste; e per di più restaurate, per limitare i danni causati dal tempo quanto i difetti puramente dovuti alla scarsa tecnologia dell’epoca.
Insieme alla riproduzione fisica di quelle due mitiche fanzine, potrete trovare anche la pubblicazione completa del racconto lungo di Luisella Vezzali, “Orizzonte senza confine”, che doveva in origine apparire in più puntate sulla rivista, ma la cui pubblicazione non fu condotta a termine. Una storia che, per di più viene corredata con le illustrazioni di una nuova leva grafica, Elena Este.
Alcuni altri racconti di autori di quell’epoca, faticosamente recuperati da ingialliti dattiloscritti su carta velina completano questa rievocazione storica autoreferenziale, insieme a un romanzo breve di Giorgio Sangiorgi, “Il disco”, che completa la rivista antologica degnamente e ne conferma l’eccezionalità.
Il romanzo prende spunto da una delle situazioni tipiche della fantascienza, e in particolare quella cinematografica: l’invasione mondiale dei dischi volanti. Siamo però abituati a vedere come reagiscono a questo evento i baldi e ben attrezzati americani, nulla sappiamo di cosa farebbero, in questo caso i nostri connazionali. Sangiorgi ce lo svela. Ma… dove va a cadere il disco? Basta vedere la copertina!
Non ci resta che augurarvi buona lettura!
17/10/2009, Davide Longoni