Preparatevi, perché il 2010 sarà l’anno di “Mad in Italy” di Paolo Fazzini (foto a sinistra), ovvero la faccia sporca e maledetta di un’Italia dell’orrore.
Il film è il primo horror italiano indipendente che racconta di serial killer, crisi economica e precariato.
Vediamo la trama. L’economia globale è colpita dalla crisi economica americana e importanti cambiamenti politici sembrano stravolgere i governi. In un paese scosso da alterazioni sociali c’è Davide, un ragazzone di 30 anni, che vive in una casa isolata persa tra le colline del centro Italia. Licenziato dal lavoro, Davide si mette alla ricerca di un modo per sfogare con violenza tutte le frustrazioni di una vita trascorsa tra occupazioni precarie e la rigida educazione di un padre-padrone.
Ispirata a reali fatti di cronaca “Mad in Italy” ci trascina in una realtà agghiacciante e disturbante, in grado di scuotere le nostre certezze e di esaminare con piglio analitico aspetti della deviazione mentale e della paura.
La natura e gli scenari rurali della solare campagna italiana fanno da cornice a una vicenda di angoscia e di orrore quotidiano.
Il cast comprende Gianluca Testa (foto a destra), Eleonora Bolla (foto in basso a sinistra), Rodolfo Medina, Andrea De Bruyn, Giovanni Maria Buzzatti.
Il film sarà pronto per la distribuzione nazionale e internazionale durante il 2010, ma potete già vedere teaser, trailer e foto disponibili su Myspace.
Paolo Fazzini è l’acclamato autore di importanti documentari sul cinema horror italiano come “Le Ombre della paura”, presentato alla “Mostra del Cinema di Venezia” e al “Festival di Torino”, e “Hanging Shadows”, presentato al “Noir in Festival” di Courmayeur e distribuito in dvd negli Stati Uniti e in Italia.
E’ anche autore di fondamentali testi sul cinema di genere editi da Un mondo a parte Edizioni: “Gli artigiani dell’orrore – Mezzo secolo di brivido dagli anni ’50 ad oggi”, “Visioni sonore – Viaggio tra i compositori italiani per il cinema”, “Amici Miei – La trilogia”. Ha inoltre collaborato al volume “Il cinema di Dario Argento tra genere e autorialità” (Marsilio).
“Mad in Italy” segna il suo esordio nel lungometraggio.
Buona visione!
21/01/2010, Davide Longoni