Per il nostro futuro l’alternativa energetica più probabile ai combustibili fossili, in sostanza ai derivati del petrolio, sembra essere sempre di più l’idrogeno. Addirittura in Giappone esiste un’isola, che fa parte di un esperimento denominato “Zero emissions”, in cui tutte le automobili, prodotte dalla Honda, e le abitazioni utilizzano questa forma di energia.
Ricavato dall’acqua, pertanto una fonte potenzialmente inesauribile, l’idrogeno è quasi del tutto non inquinante, visto che la sua combustione produce acqua e piccole quantità di ossidi di azoto.
Per contro, esistono alcuni svantaggi, che si ritiene possano essere superati entro i prossimi vent’anni: essendo un gas esplosivo ed estremamente volatile, i suoi costi sono ancora sostenuti.
Comunque applicazioni concrete sono già state attuate: abbiamo parlato dell’utilizzo dell’idrogeno come combustibile con gli aerei Scramjet e del progetto “Zero emissions”, mentre a Torino, durante le Olimpiadi invernali del 2006 un bus a idrogeno ha effettuato il suo primo servizio passeggeri (nella foto). Inoltre sono già state prodotte batterie per telefoni cellulari e computer portatili.
Tutto questo è stato reso possibile dal sistema “fuel cell” (cella a combustione), con cui si ottiene elettricità dall’idrogeno senza alcuna combustione termica.
02/06/2007, Davide Longoni