Sono il buio e la luce, il bianco e il nero, Yin e Yang: sono Cloak & Dagger, la Cappa e il Pugnale. Nel lontano 1982 Bill Manto, grande sceneggiatore della casa editrice americana di fumetti Marvel, creò questa strana coppia di supereroi/antieroi (alla stregua del Punitore, per intenderci) e li fece incontrare con l’Uomo Ragno.
Da allora sono stati protagonisti di molte avventure, sia in compagnia dell’Arrampicamuri sia in duetto per conto proprio. La loro storia non è delle più felici e Manto l’ha raccontata in una miniserie di quattro episodi, pubblicata tra il 1983 e il 1984.
Dagger, il Pugnale, si chiama Tandy Bowen ed è cresciuta nell’Ohio, in un ricco sobborgo di Cleveland. Ha avuto un’adolescenza burrascosa: piena di soldi, ma senza l’amore di un padre, andatosene in India, e di una madre, risposatasi subito dopo avere ereditato le proprietà del marito e interessata solo a guadagnare altri soldi. A 16 anni Tandy fugge di casa e si reca a New York.
Cloak, la Cappa, si chiama Tyrone Johnson ed è cresciuto in un ghetto di Boston, fra miseria e povertà ed affetto da un grave problema di balbuzie. Un giorno, a causa di questo, non riesce a salvare il suo migliore amico dalle pallottole di poliziotti dal grilletto facile che lo credevano un assassino. Tyrone fugge così, braccato dalla legge, anche lui a New York.
I due si incontrano nella Grande Mela e fanno amicizia, ma vengono rapiti da loschi individui che li portano ad Ellis Island insieme ad altri ragazzi scappati di casa. Qui la malavita inietta loro un nuovo tipo di droga sintetica, inventata dal chimico Simon Marshall. Mentre tutti gli altri ragazzi muoiono, Tandy e Tyrone riescono a sopravvivere e a scappare. Durante la fuga, la droga risveglia dei presunti poteri mutanti latenti che i Nostri sembrano possedere: Tyrone acquista il potere di creare il buio attorno a sé, diventando Buio egli stesso, invece Tandy diviene Luce, capace di scagliare lame di luce viva.
Da allora sono sempre rimasti insieme per combattere ed uccidere tutti i malfattori legati al mondo della droga, senza pietà per nessuno.
E’ proprio questo loro modo radicale di agire che spesso li ha messi contro Spider-Man, seppur stiano dalla stessa parte… ma il Tessiragnatele è convinto di riuscire a portarli sulla retta via un giorno o l’altro.
Altro personaggio molto importante nella vita dei due eroi è padre Francio Xavier Delgado, che esercita il suo ministero nella Chiesa del Santo Spirito sulla 42esima strada. La chiesa è diventata, più che un quartier generale, un vero e proprio rifugio per Cloak & Dagger, che vi si fermano ogni qual volta hanno bisogno di riposarsi, dal momento che, essendo fuggiti di casa, non hanno ancora trovato una dimora.
Vivendo in un mondo come quello dei fumetti Marvel, popolato da “supereroi con superproblemi”, i Nostri due non potevano certo sottrarsi a quella che è la regola generale. Per loro Mantlo ha ideato un legame inscindibile che li costringe ad avere sempre l’uno bisogno dell’altra: l’oscurità di Cloak infatti è insaziabile e deve cibarsi di luce per non divorare il suo stesso creatore, mentre la luminosità di Dagger, per non surriscaldarsi ed esplodere, ha bisogno di essere assorbita. Ma soprattutto i problemi sussistono per l’insaziabile “fame” di Cloak che, per non ferire degli innocenti, si trova spesso a dover lottare contro se stesso e il proprio potere. Quando il legame fra i due si spezza, allora sono guai… guai seri!
Senza contare che i due sono uno di colore e l’altra bianca: che dire? Un fumetto veramente politicamente corretto!
Originariamente pubblicato sul numero 3 de LA ZONA MORTA, luglio 1990
Corretto e ampliato per il sito LA ZONA MORTA, febbraio 2007
26/02/2007, Davide Longoni