
COS’E’ SECONDO TE L’ORRORE?
E’ la morte… o meglio, la paura della morte. Ho notato che la maggior parte del pubblico di questo genere è formata da giovani, che non pensano alla morte… si sentono immortali e non ne hanno paura. Penso che l’orrore sia una forma di liberazione da questa paura, perché ti viene sempre messa davanti agli occhi e alla fine ti ci abitui.
I TUOI FILM SI ISPIRANO SPESSO A PERSONAGGI DI HOWARD PHILLIPS LOVECRAFT. COSA PENSI DI LUI?
Fu un personaggio eccentrico, gotico e con mille paure. Io credo che lui avesse molta paura di morire e così scrisse quei racconti… per allontanare le sue fobie.
SEI STATO DIRETTO DAI PIU’ PROMETTENTI ALLIEVI DI CHARLES BAND, OVVERO STUART GORDON E BRIAN YUZNA. CHE TIPI SONO?
Sono due persone completamente differenti. Stuart viene dal teatro ed è molto pignolo… vuole la perfezione in scena. Invece Brian ha iniziato come produttore, poi pian piano ha imparato il mestiere ed è diventato regista. Lui è un po’ più permissivo, lascia più spazio alla tua interpretazione. Comunque mi sono trovato benissimo con entrambi.
Originariamente pubblicato sul numero 1 EXTRA FUORISERIE de LA ZONA MORTA, giugno 1990
Corretto e ampliato per il sito LA ZONA MORTA, febbraio 2007
03/03/2007, Davide Longoni