STEFANO VISINTIN

Dopo aver parlato del suo ultimo lavoro, "Dimensioni", abbiamo il piacere di ospitare su LA ZONA MORTA il regista Stefano Visintin.
COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI E’ STEFANO VISINTIN?
Dopo essere stato il batterista degli ENTIRETY per diversi anni ed aver registrato due mcd, "IN CAELO OMNIA ACCIDERUNT" & "…TO FUCK", ho lasciato momentaneamente la musica suonata per dedicarmi alla mia "seconda" passione: il cinema. Ho deciso così di realizzare il mio primo cortometraggio: "VITTIMA DEL DESIDERIO UMANO"… non saprei definirne il genere, forse si potrebbe azzardare un thriller/horror visionario… guardatelo e date voi una definizione vostra. Penso, con la realizzazione di questo lavoro, di aver toccato il massimo della soddisfazione a livello creativo in quanto ho potuto finalmente (al contrario di quanto succede in una band) decidere io tutto dalla A alla Z senza compromessi. A distanza di poco ho realizzato il mio secondo lavoro intitolato "DIMENSIONI", anche questo senza una definizione ben precisa a livello di genere. Sono ora in procinto di realizzare la mia terza opera e completare due scenografie ancora in cantiere che diventeranno presto il quarto e quinto film.
COME MAI HAI SCELTO L’HORROR COME GENERE PER DEBUTTARE E COME MAI IL CORTOMETRAGGIO?
L’horror in tutte le sue sfumature è il genere per eccellenza che mi permette di rappresentare in modo estremo ogni mio sclero. Il cortometraggio è d’obbligo in quanto non ho assolutamente né i fondi né il tempo necessario per realizzare un film di 90 minuti. Considerato che i ragazzi che recitano lo fanno solo per divertimento nei ritagli di tempo, mi ci vorrebbero penso 3 anni per girarne uno completo. Impossibile!
COS’E’ PER TE L’HORROR?
Un mondo libero dove potermi esprimere in modo estremo.
A QUALI MAESTRI DEL CINEMA PENSI DI ISPIRARTI PER I TUOI LAVORI?
A nessuno, posso solo dire che adoro Stanley Kubrick, Rob Zombie e Quentin Tarantino.
E A CHI VORRESTI SOMIGLIARE DI PIU’?
Solo a me stesso.
QUALI SONO I TUOI FILM PREFERITI?
Clockwork Orange, Shining, Chopper, The devils rejects, Solaris ed un’altro centinaio almeno…
VENIAMO A “DIMENSIONI”, LA TUA ULTIMA FATICA. COME E’ NATA L’IDEA DI QUESTO FILM?
Tutte le idee mi vengono ascoltando musica. Le ispirazioni sono molto naturali in questo modo, la musica mi porta a viaggiare in spazi infiniti. Ma anche nei momenti più inaspettati, posso trovarmi nel posto più impensato, notare un particolare e ricamarci sopra scleri incredibili che poi rielaboro. Fondamentalmente non vedrete mai un mio film a falso lieto fine come il 99% delle cose che si vedono al cinema. Rappresento sempre la realtà e come il male domina da sempre incontrastato.
DURANTE LO SVILUPPO DELLA TRAMA, AD UN CERTO PUNTO LA STORIA PRENDE UNA PIEGA PIU’ FANTASCIENTIFICA CHE HORROR, ANCHE SE SOLO NEL CONCETTO ESPRESSO SUI PIANI DIMENSIONALI. QUALE E’ PER TE IL CONFINE TRA LA REALTA’ E L’INCUBO?
Nessun confine. La realtà e’ il vero incubo.
QUALI SARANNO I TUOI PROSSIMI PASSI, IN MERITO A “DIMENSIONI”?
Recensioni, promozione e concorsi… anche se in Italia e’ tutto vano, lo faccio solo per passione e soddisfazione personale.
UN SOGNO NEL CASSETTO? PROGETTI PER IL FUTURO?
Sogno impossibile nel cassetto, poter tornare indietro nel tempo e rinascere negli USA. Progetti per il futuro? Per me il futuro non esiste, vivo il momento e non guardo avanti: come già detto ho due bozze di scenografie che tramuterò presto in film… ad altro non voglio pensare.
ALLORA RESTIAMO SINTONIZZATI IN ATTESA DEI TUOI PROSSIMI LAVORI.
A presto.

 

23/09/2007, Davide Longoni