Nono capitolo della saga di “Star Trek“, terzo con i personaggi di “The Next Generation”. L’universo Trek è sempre lo stesso, senza innovazioni, con i medesimi personaggi e le stesse situazioni, l’anelito al progressismo umanista e l’ingenuità del fumetto, convenzionale ma pur sempre gradevole. A differenza dell’episodio precedente il regista Jonathan Frakes (l’attore che riveste i panni di Ryker) attenua i toni pesanti e quasi orrorifici ma rende allo stesso tempo la pellicola noiosetta e scarsamente spettacolare, con effetti speciali contenuti e già visti. Le atmosfere New Age (piuttosto ridicole) che permeano il pianeta dei Baku, la posizione anti-totalitaria nei confronti delle minoranze etniche, il rifiuto della guerra e la filosofia ottimistica, anche se un po’ spicciola, molto debitrice del ’68 (anni in cui l’originale “Star Trek” televisivo fece la sua prima comparsa) sono tutti elementi che cercano l’appiglio con l’attualità in modo piuttosto ambiguo (è inevitabile il rimando alla tragedia del Kosovo e il ruolo che l’America ha sostenuto nella guerra: come dire, sostenere le parti degli invasi sotto l’egida degli USA, poiché manifestamente la Federazione dei Pianeti Uniti rappresenta proprio la superpotenza occidentale). Senza infamia e senza lode, dunque, quest’ennesimo tassello dell’epopea, girato in splendide locations naturali come il lago Sabrina nella Sierra Nevada e alcune montuose zone della California meridionale. L’aliena silenziosa che cura il lifting di Ru’afo è Lorella Cuccarini.
STAR TREK – L’INSURREZIONE
SCHEDA TECNICA
Titolo originale: Star Trek IX: Insurrection
Anno: 1998
Regia: Jonathan Frakes
Soggetto: ispirato ai personaggi di Gene Roddenberry
Sceneggiatura: Michael Piller e Rick Berman
Direttore della fotografia: Matthew Leonetti
Montaggio: Peter Berger
Musica: Jerry Goldsmith
Effetti Speciali: Michael Westmore
Produzione: Rick Berman
Origine: USA
Durata: 1h e 45’
CAST
Con Patrick Stewart, Brent Spiner, Jonathan Frakes, Michael Dorn, Marina Sirtis, Gates McFadden, F. Murray Abraham, Anthony Zerbe, Daniel Hugh Kelly, Donna Murphy, Michael Welch, Gregg Henry
TRAMA
Una anomalia orbitale negli anelli del pianeta dei Baku fa sì che in superficie si ottenga un effetto rigenerante dei tessuti biologici, una sorta di fonte dell’eterna giovinezza perenne. I Son’a, una razza minata nel fisico e bisognosa dell’effetto rigenerante del pianeta, vogliono deportare i pacifici Baku ed essere i soli fruitori del fenomeno con l’appoggio della Federazione dei Pianeti. Ma l’androide Data, inviato dalla Flotta Stellare al servizio dei Son’a per studiare in incognito i Baku, scopre le intenzioni bellicose dei Son’a e gli si rivolta contro. Interviene l’astronave Enterprise del capitano Jean-Luc Picard, che recupera Data e riscontra i progetti dittatoriali di Ru’afo, capo dei Son’a. Dal momento che la Federazione, nei panni dell’ammiraglio Dogherty, è intenzionata a godere dell’alleanza coi Son’a e a chiudere un occhio sulla deportazione dei Baku, Picard e i suoi uomini scelgono di mettersi dalla parte della minoranza, ribellandosi alle direttive federali e scendendo sul pianeta per organizzare una guerriglia e la resistenza. Mentre il secondo di Picard, William Ryker, impegna con l’Enterprise le astronavi dei Son’a, riuscendo a dar loro scacco, il capitano, Data, il klingon Worf e il dottor Crusher portano in salvo i Baku e il loro leader Anija, della quale Picard si è innamorato. Una colossale stazione orbitale Son’a sta per intervenire negli anelli orbitali per potenziare l’effetto rigenerante a favore degli invasori, che come scopre Picard, sono in realtà della stessa razza dei Baku, esploratori spaziali fuggiti dal pianeta tempo prima ed ora tornati per conquistarlo. Picard riesce ad eliminare il folle Ru’afo (che nel frattempo ha ucciso il ravveduto Dogherty) e a distruggere l’artefatto spaziale grazie all’aiuto di Gallatin, aiutante di Ru’afo ansioso, come molti altri, di ricongiungersi con la sua specie d’origine. Finalmente le due razze possono riunirsi in pace sul pianeta.
NOTE
17/12/2007, Michele Tetro