Decimo ed ultimo appuntamento cinematografico (per ora) con la saga di “Star Trek”, ormai completamente guadagnata ai protagonisti del serial “Next Generation”, mai uscito in Italia sul grande schermo e passato subito in DVD. E’ un’avventura spaziale quasi soporifera, del tutto scontata, scarsamente avvincente, ripetitiva nei suoi contenuti. Gli elementi in gioco sono sempre gli stessi, l’effettistica è di routine, la regia piatta, per non parlare della recitazione, all’insegna della stanchezza (l’età comincia a farsi sentire per gli stessi attori). Senz’altro uno dei tasselli meno vispi della saga, che ha il suo momento clou, peraltro prevedibile e forse utilizzato per alimentare l’interesse e la reazione dei fans, con la morte di Data, che riecheggia altre morti celebri come quella di Spock e Kirk. Senza dubbio i fasti del serial sono cosa appartenente al passato e solo il pubblico di veri appassionati trekker potrà godere realmente di quest’ennesima puntata. In un ruolo cameo Kate Mulgrew, utile a raccordare questo episodio con la serie TV “Voyager”.
STAR TREK – NEMESIS
SCHEDA TECNICA
Titolo originale: Star Trek X: Nemesis
Anno: 2002
Regia: Stuart Baird
Soggetto: ispirato ai personaggi di Gene Roddenberry
Sceneggiatura: Rick Berman, John Logan e Brent Spiner
Direttore della fotografia: Jeffrey Kimball
Montaggio: Dallas Pruett
Musica: Jerry Goldsmith
Effetti Speciali: Michael Westmore
Produzione: Rick Berman
Origine: USA
Durata: 1h e 57’
CAST
Patrick Stewart, Jonathan Frakes, Brent Spiner, Gates McFadden, Marina Sirtis, Michael Dorn, Levar Burton, Tom Hardy, Ron Perlman
TRAMA
Gli schiavi del pianeta Remus, sotto la guida del Pretore Shinzon, un clone del capitano Jean-Luc Picard che si è a suo tempo ribellato ai Romulani, intendono attaccare anche la Terra. L’equipaggio dell’Enterprise, proprio mentre si sta celebrando il matrimonio tra Ryker e Deanna, cade in un agguato, credendo alle loro false intenzioni pacifiche, e Picard è catturato da Shinzon, attirato dall’animo nobile dell’anziano se stesso. Un androide del tutto uguale a Data, B-4, creato dai Remani per agevolare la cattura del capitano, viene però riprogrammato dal fratello maggiore per agevolare la liberazione di Picard. In possesso di un’arma devastante basata su micidiali radiazioni, i Remani su una nave invisibile attaccano ripetutamente l’Enterprise, danneggiandola nonostante l’intervento in suo aiuto dei Romulani. Picard affronta il nemico scagliando la nave su una rotta di collisione con i Remani. Incastrate fra loro le due astronavi, i comandanti si affrontano viso a viso. Shinzon non riesce a vedere oltre il proprio desiderio di vendetta per un passato di schiavitù, scegliendo la morte non senza aver predisposto l’annientamento di tutti attraverso le letali radiazioni. Solo con il sacrificio personale di Data, che teletrasporta Picard sull’Enterprise poco prima di fare esplodere la nave di Shinzon con il suo devastante potere distruttivo, è possibile fare rientro sulla Terra. Mentre i Romulani aprono trattative di pace con la Federazione, gestite da Ryker, Picard si accorge che B-4 inizia a comportarsi come lo stesso Data.
NOTA
19/12/2007, Michele Tetro