Autrice fantasy di grande successo, è stata definita la scrittrice italiana di genere più letta nel mondo: Licia Troisi ha raggiunto la fama grazie a due trilogie che hanno venduto 900 mila copie solo in Italia, “Le Cronache del Mondo Emerso” e “Le Guerre del Mondo Emerso”. Sempre impegnata tra la professione letteraria e quella di astrofisica, Licia, nonostante i suoi molteplici impegni, è stata gentilissima e si è resa disponibile per un’intervista per i lettori de LA ZONA MORTA. E allora cosa stiamo aspettando? Andiamo a conoscerla meglio!
COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È LICIA TROISI?
Domanda non facile: una ragazza che si barcamena tra astrofisica e scrittura.
VUOI PARLARCI DEL MONDO EMERSO? COME È NATO QUESTO UNIVERSO FANTASY?
L’ho inventato intorno ai ventuno anni. All’epoca avevo l’abitudine, che mi portavo dietro fin dall’infanzia, di raccontarmi delle storie prima di addormentarmi, storie che “scrivevo” nella mia testa proprio come libri, e che si sviluppavano notte dopo notte. Una sera mi è venuto in mente il personaggio di Nihal. Pian piano ho immaginato la sua storia e il mondo in cui era ambientata. Quando mi sono sentita pronta, ho iniziato a scrivere.
FINORA CI HAI REGALATO DUE TRILOGIE DEL MONDO EMERSO: LE CRONACHE E LE GUERRE, MA LA STORIA AVRÀ ANCORA UN SEGUITO? E, SE TRA IL PRIMO E IL SECONDO CICLO PASSANO QUARANT’ANNI, IN CHE EPOCA POTREBBE ESSERE AMBIENTATA L’IPOTETICA NUOVA SAGA?
Ho finito proprio da poco di scrivere un nuovo libro, il primo di una terza trilogia. La storia per ora (siamo ancora alla prima stesura, le cose potrebbero cambiare) è ambientata cinquanta anni dopo la fine delle Guerre.
RECENTEMENTE CON “LA RAGAZZA DRAGO” HAI DATO AVVIO AD UNA NUOVA TRILOGIA. CE NE VUOI PARLARE?
È il mio primo tentativo col fantastico in senso più ampio. Avevo voglia di scrivere qualcosa che fosse più strettamente legato al mio vissuto, per cui ho scelto di ambientare il libro in luoghi che conosco bene e che mi sono cari. È anche il mio primo tentativo di scrivere per un pubblico un po’ più giovane.
QUANTO SI DISCOSTA QUESTO UNIVERSO FANTASY DAL PRECEDENTE E QUALI SONO INVECE I PUNTI IN COMUNE?
L’ambientazione è probabilmente la differenza principale, oltre ad una leggerezza maggiore nel tono, anche se certi accenti malinconici e crepuscolari non mancano mai. I punti di contatto più importanti sono probabilmente la presenza dei draghi e le tematiche di fondo, sempre connesse alla ricerca di se stessi e alla visione della vita come un’eterna battaglia.
GIUSTO PER DOVERE DI COMPLETEZZA, VUOI PARLARCI ANCHE DE “I DANNATI DI MALVA” E DEL PROGETTO VERDENERO CONTRO ECOMAFIA?
È un libro che fa parte della collana Verdenero della Edizioni Ambiente, libri noir che parlano di storie di ecomafia con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulla tematica. È un progetto che ho trovato subito molto interessante, anche perché mi permetteva di fare un po’ di commistione di genere. Ho scritto quindi un fantasy-noir che parla di smaltimento illegale dei rifiuti tossici.
IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL FANTASY. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?
È l’ambientazione nella quale la mia creatività si esprime al meglio. Ci sono tutta una serie di elementi (l’importanza della natura, il duello all’arma bianca) che mi sono cari perché mi permettono di usare metafore molto efficaci per i contenuti che voglio veicolare.
MOLTI DICONO CHE IL TUO MODO DI SCRIVERE FANTASY SI DISCOSTA MOLTO DAL GENERE. TU COSA NE PENSI?
Non saprei. Sembra comunque che la cosa che più sconvolge nel bene e nel male i lettori sia il linguaggio, molto moderno e assai poco ridondante.
SE NON VADO ERRATO, OLTRE ALLA TUA ATTIVITÀ DI SCRITTRICE, COLLABORI ANCHE CON L’AGENZIA SPAZIALE ITALIANA. IN CHE RUOLO E COME RIESCI A CONCILIARE QUESTE DUE ATTIVITÀ?
Sto collaborando all’elaborazione del software per l’analisi dati di un satellite che verrà lanciato nel 2011, Gaia, e che studierà la nostra galassia. Conciliare le mie due anime non è facile, ma tutto sommato sono quattro anni che riesco a mantenere l’equilibrio.
VENIAMO AD UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?
Da tutto ciò che mi colpisce e che amo. Può trattarsi di un libro, di un film, di una canzone, di un panorama o di una esperienza di vita. A volte mi sembra di “vivere per raccontarla”, per parafrasare Marquez.
ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?
Per ora sono impegnata con questo nuovo libro che dovrebbe vedere la luce della pubblicazione a novembre. Poi uscirà un libro illustrato in cui l’autore delle copertine dei miei libri, Paolo Barbieri, ha realizzato una serie di illustrazioni sul Mondo Emerso, dai personaggi, ai luoghi, alle armi, alle creature. Per quel che riguarda i sogni nel cassetto, ora che sono sposata forse inizia ad essere tempo di mettere su famiglia.
In bocca al lupo per ogni cosa!
14/07/2008, Davide Longoni