DANILO MARANO

Autore del ciclo di “Lyadarland – La predestinata”, di cui già abbiamo parlato, Danilo Marano è uno degli scrittori emergenti più interessanti della nuova generazione fantasy italiana. Prepariamoci a conoscerlo meglio insieme.
COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È DANILO MARANO?
Danilo Marano è un fisicoricercatoreprofessorescrittoreredattoreattoreregistacestista
echipiùnehapiùnemetta! A parte il neologismo appena coniato, mi ritengo una persona curiosa di imparare e di esplorare percorsi nuovi. Per una mia breve scheda, vi passo la nota biografica che appare su “Lyadarland – La Predestinata”: Danilo Marano, nato a Barletta nel 1979, ha conseguito la laurea e il dottorato di ricerca in Fisica. È stato premiato come miglior laureato della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Anno Accademico 2000/2001 con il Sigillo dell’Università degli Studi di Bari. Insegna matematica e fisica nella scuola media superiore e collabora con il Dipartimento di Fisica e il Corso di Laurea in Scienza dei Materiali dell’Università degli Studi di Bari. Appassionato di musica e basket, cultore di teatro in veste di attore e regista, è un lettore incallito di romanzi fantasy e vanta una splendida esperienza di “collective writing” sul sito ufficiale italiano di Terry Brooks. “La Predestinata”, primo episodio della Saga di Lyadarland, è il suo primo romanzo edito.
VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI?
Il primo tentativo “serio” di spegnere dei pixel sul mio schermo mediante word (ora uso openoffice!) scrivendo fantasy risale a quando avevo 18 anni, e il solo pensare a quell’esperienza mi fa sorridere. È stato un tentativo decisamente senza pretese, al contrario del secondo, condotto a quattro mani con un amico, che mi ha fatto capire come la scrittura possa essere anche divertimento: 50 pagine scritte tra un milione di risate! È stata una tappa fondamentale, ma il progetto si è dovuto interrompere a causa di difficoltà logistiche (impegni differenti, tempi differenti…scrivere a quattro mani purtroppo ha questi aspetti negativi). Nel 2003 sono poi partiti i due progetti di scrittura più importanti: il primo è una fantastica esperienza di "collective writing" sul forum del sito italiano ufficiale di Terry Brooks, un romanzo a più mani (dove quel "più" corrisponde a circa una ventina di appassionati coinvolti nel progetto…un romanzo a quaranta mani insomma!) che continua tutt’oggi dopo circa (non esagero) tremila cartelle! La bellezza di questo progetto sta nell’essermi avvicinato a tanti stili di scrittura diversi dal mio, riuscendone ad apprezzare i punti di forza e riflettendo sulle debolezze del mio. Praticamente in contemporanea, durante un "interessantissimo" corso di fisica subnucleare (solitamente mi appassionano, ma questo, ahimè, era un corso obbligato!) mi folgorò un’idea: perché non unire due mie passioni (due tra le tante), cioè la scrittura fantasy e la mitologia classica? Così iniziai a pensare alla trama che poi si sarebbe sviluppata nell’intera Saga di Lyadarland, di cui "La Predestinata" è il primo volume. Il canovaccio è interamente definito, e vi assicuro che ne vedrete delle belle! Ultimamente poi mi sta stuzzicando l’idea di un nuovo progetto a quattro mani…ma questa, come direbbe un mio amico, è un’altra storia!
E’ USCITO DA POCO IL TUO ROMANZO D’ESORDIO “LYADARLAND, LA PREDESTINATA”. CE NE VUOI PARLARE?
"Lyadarland – La Predestinata" è stato un "romanzo in viaggio", nel senso che per la maggior parte è stato scritto in treno, durante i viaggi quotidiani per andare a lavorare all’Università. È stato l’appuntamento giornaliero con un mondo fantastico, in cui ho voluto inserire molto di me stesso, dei miei valori, del mio pensiero su tanti temi attuali. Un mondo nato dalla fusione tra la mitologia classica e il fantasy moderno. “Lyadarland” è un romanzo in cui vengono affrontati in chiave fantasy problemi esistenziali del nostro mondo: l’approccio a uno sviluppo ecosostenibile, le diversità come arricchimento della società, l’importanza del Destino nella vita di tutti noi, il ruolo fondamentale della donna nello sviluppo dell’umanità. Il tutto all’interno di una trama che è stato importantissimo organizzare in maniera coerente. Personalmente non riesco a scrivere “di getto”, forse per il tempo (poco purtroppo) che riesco a dedicare alla scrittura. Quindi ha avuto fondamentale importanza l’opera di progettazione dapprima del mondo (geografia, storia, politica, religione, popoli, usi e costumi), quindi del canovaccio e dei personaggi. Senza questa fase preliminare sicuramente il risultato sarebbe stato molto diverso da quello che potrete condividere con me leggendo “Lyadarland – La Predestinata”.
SE NON VADO ERRATO SI TRATTA DI UN CICLO. DA QUANTI VOLUMI È COMPOSTO E COSA DOVREMO ASPETTARCI IN SEGUITO?
“Lyadarland” è una saga divisa in tre volumi, e le persone che mi hanno già onorato del loro viaggio nel mio mondo hanno apprezzato di più proprio la seconda parte del primo tomo. In effetti (e questo penso sia un elemento comune a molti romanzi fantasy) nella seconda parte i fili dell’enorme ragnatela che costituisce la trama della saga iniziano a tendersi, ingarbugliando il tutto, secondo però uno schema ben preciso. I ruoli iniziano a delinearsi e l’avventura entra nel vivo. Si conoscono personaggi nuovi, che daranno linfa con le loro caratteristiche uniche (studiosi del mondo divino, elementi di caste antichissime, druidi e maghi) daranno linfa anche al seguito de “La Predestinata”. Ovviamente non posso anticiparvi niente, ma vi assicuro che ne vedrete delle belle! Vi anticipo soltanto che si noterà sempre più quell’interazione tra mondo divino e mondo terreno che è l’aspetto cruciale e l’idea di base dell’intera saga.
IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL GENERE FANTASY. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?
La necessità di sognare, di immaginare mondi e storie, il bisogno di vivere avventure leggendarie, hanno sempre caratterizzato l’animo umano. Dalla mitologia greca e romana alle fiabe classiche, per arrivare ai classici moderni della letteratura fantastica, l’uomo è stato sempre affascinato da creature immaginarie, eroi senza paura, maghi e druidi dagli ineffabili poteri. Fanno parte di noi, popolano i nostri sogni, alimentano le nostre fantasie, fanno crescere il bambino che c’è in ognuno di noi. Il fantasy è questo e anche di più, è un modo diverso di vivere i problemi del mondo reale, affrontandoli con quell’inventiva, quella capacità di trovare una strada alternativa, quella verve che solo la fantasia può donare. Ecco perché non sono assolutamente d’accordo con chi tratta il fantasy come un genere letterario minore, definendolo letteratura di intrattenimento. Molto spesso in un fantasy si riescono a trattare temi scottanti della realtà quotidiana, ed è quello che ho cercato di fare io in “Lyadarland”.
VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?
Dice Fratello Jerylen, uno dei personaggi che personalmente mi piacciono di più in “Lyadarland”, nella sua tipica “terza persona”: «Fratello Jerylen non prende la magia da nessuna parte e la prende da tutto ciò che lo circonda. La natura offre generosa la sua energia e la magia, a sua volta, ricava dalla natura qualcosa di molto più potente. Entrambe sono necessarie l’una all’altra, magia e natura, in un circolo eterno e perfettamente equilibrato.» Penso che tra fantasia e ispirazione ci sia lo stesso rapporto che Fratello Jerylen descrive tra magia e natura. L’ispirazione è necessaria alla fantasia, ma senza fantasia l’ispirazione non lascerebbe traccia nell’animo umano. È un po’ come Il quotidiano moto del sole nel nostro cielo, che ha indotto l’uomo per oltre un millennio a pensare che fosse la Terra il centro dell’universo. Ci è voluta la fantasia di un uomo per immaginare un mondo diverso, un funzionamento diverso della realtà. Ecco perché i fisici sono ottimi scrittori fantasy!
ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?
Progetti per il futuro: sicuramente un figlio! In campo letterario invece ho così tante idee che preferisco non parlarne prima di metterle in pratica…ma sicuramente ve ne darò notizia su queste sponde e sul sito dedicato alla saga.
Un saluto a tutti e un augurio, per chi vorrà farmene l’onore, di buon viaggio nel mondo di “Lyadarland”!
GRAZIE A TE DANILO E IN BOCCA ALL’ORCO!
31/01/2009, Davide Longoni